2024-04-22
Trasporti in panne, ratti e sporcizia. Parigi tradisce le promesse
A meno di 100 giorni dall’apertura dei Giochi, i servizi per i disabili sono assenti. L’Eliseo minimizza: «I taxi ci aiuteranno». Il governo improvvisa: «Usate la bici». E i 5 milioni di topi? Basta chiamarli «surmolotti».Mancano poco meno di 100 giorni alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi del 26 luglio prossimo, ma l’organizzazione è ancora in alto mare. Rischi di attentati, problemi di trasporto, mancanza di pulizia e minacce di scioperi sono alcuni dei pesi che zavorrano il carrozzone fortemente voluto dal presidente francese, Emmanuel Macron. Dopo aver costituzionalizzato l’aborto e dopo il progetto di legge per legalizzare l’eutanasia, il leader transalpino vuole passare alla storia attraverso i Giochi. La scorsa settimana infatti si è fatto intervistare da media non ostili per annunciare che quelle di Parigi saranno le migliori Olimpiadi di tutti i tempi.Ma la realtà è ben diversa dai proclami e così la fiamma olimpica rischia di ardere sopra una Parigi impreparata ad accogliere i cinque cerchi. Lo si poteva immaginare, visto che le promesse fatte dalla Francia in fase di candidatura non erano assolutamente facili da mantenere. E poi a complicare la situazione è arrivata anche la guerra in Ucraina e quella in Medio Oriente. I conflitti non si possono prevedere, ma altre cose sì. È il caso ad esempio della rete di trasporto parigina, totalmente incapace di accogliere milioni di visitatori. Un servizio che, come hanno ammesso dalle autorità, non sarà all’altezza. L’ultimo a riconoscerlo è stato proprio Macron il 15 marzo, in un’intervista a Bfm Tv e Rmc, due testate acquisite da Rodolphe Saadé, il magnate franco-libanese proprietario del gruppo Cma-Cgm, molto vicino al presidente francese. L’inquilino dell’Eliseo non ha negato che in tema di accessibilità per le persone diversamente abili la situazione «non è all’altezza» per l’età della rete, ma anche perché abbattere le barriere architettoniche non aveva un costo «sostenibile». Per ovviare a questo problema il leader francese ha trovato una soluzione surreale, che ricordava la regina Maria Antonietta nel famoso invito a sfamare il popolo senza pane con le brioches. Da bravo tecnocrate, Macron ha assicurato che «durante i Giochi saranno predisposti dei taxi per le persone a mobilità ridotta».E dire che nel 2016, quando era stata lanciata la candidatura di Parigi, la rete di trasporti era stata «venduta» come uno dei punti forti della Ville Lumière. Il comitato aveva promesso la costruzione, o il prolungamento, di nuove linee di metrò o delle Rer, il treno regionale di Parigi. Purtroppo però le promesse non saranno mantenute e sarà difficile spostarsi durante l’evento. Nonostante le passerelle di Macron, dei suoi ministri o del sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, le autorità sanno che ci saranno dei problemi ma la parola d’ordine è «arrangiatevi». Il governo ha aperto addirittura il sito ad hoc Anticiperlesjeux.gouv.fr. Un nome che suona come un avvertimento visto che significa «Organizzarsi per i giochi». Il sito dice candidamente che «l’importante è prepararsi» (al peggio?). Va anche detto che, durante le Olimpiadi, il biglietto del metrò costerà una fortuna: 4 euro, rispetto ai normali 1,73 euro. Altra conferma della prospettiva di trasporti caotici, è arrivata dalla presidente dell’Ile-de-France, Valérie Pécresse, e dal ministro dei Trasporti, Patrice Vergriete. La prima ha detto che «camminare fa bene», il secondo che per gli abitanti è «venuto il momento di tirare fuori la bici».Come detto, anche a causa delle tensioni internazionali, sulle Olimpiadi aleggia la minaccia di attentati. Per questo persino il presidente ha dovuto rassegnarsi: se la cerimonia di apertura non si potesse svolgere sulla Senna, è già previsto un piano B, al Trocadero, e un piano C, allo Stade de France. Non solo, chi arriverà a Parigi troverà una città sporca e infestata da ratti, pardon, «surmolotti», come li chiamano gli ecologisti parigini per connotare «meno negativamente» i circa 5 milioni di roditori presenti. I topi quindi non mancheranno, ma si vedranno pochi clochard e migranti. Questo perché le autorità spediscono queste persone verso altre regioni francesi. E pazienza per i diritti umani con i quali Macron e compagni si riempiono la bocca. Il carrozzone olimpico targato Emmanuel Macron è pronto a partire. A giudicare dal malaugurante tuffo dell’atleta Alexis Jandard, caduto come un sacco di patate sul trampolino, rischia di andare fuori strada.
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Ll’Assemblea nazionale francese (Ansa)