2023-03-31
Papa Francesco sta meglio ma dovrà rinunciare a celebrare i riti di Pasqua
Bergoglio migliora dopo il ricovero al Gemelli per una «bronchite». Già programmata la sua sostituzione nella Settimana Santa, con la speranza che sia almeno presente.L’atteso bollettino medico è confortante. Papa Francesco sta meglio. Ha avuto un’«infezione respiratoria acuta, ma senza complicazioni cardiache», fanno sapere dal Gemelli, dov’è stato ricoverato mercoledì pomeriggio dopo un malore. «Una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica», come fa sapere la Santa Sede. Il Pontefice adesso è sotto terapia. Ha un po’ di febbre, ma è in discrete condizioni. Tra i medici e il suo staff, è passata la paura: la tac toracica «avrebbe escluso conseguenze cardiache e polmonari». L’illustre degente resta comunque un ottantaseienne con qualche acciacco. Le notizie che filtrano dal policlinico romano lasciano però ben sperare. Sprazzi di normalità. Dopo la colazione, Francesco legge alcuni quotidiani e riprende il lavoro. Si sarebbe alzato dal letto, nella stanza al decimo piano del Gemelli, quella ormai riservata ai ricoveri papali. Prima di pranzo, avrebbe raggiunto la cappellina del suo appartamento privato, dove prega e riceve l’eucarestia. Poco dopo l’ora di pranzo, twitta ai fedeli: «Sono toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore ed esprimo a tutti la mia gratitudine per la vicinanza e la preghiera». Intanto, arrivano illustri auguri di pronta guarigione: da quelli del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quelli del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, preoccupato per la salute di «un caro amico».L’abituale nota ufficiale ragguaglia: «Sua Santità papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure», fa sapere il portavoce vaticano, Matteo Bruni. Che mercoledì pomeriggio, poco dopo le quattro, aveva diffuso il primo comunicato: «Il Santo Padre si trova da questo pomeriggio al Gemelli per alcuni controlli precedentemente programmati». Un laconico aggiornamento che era apparso, fin da subito, piuttosto opaco. Di programmato, ovviamente, non c’era nulla. Il Papa si è sentito male, come può accadere a un ultraottantenne. Ed è stato portato subito in ospedale per accertamenti, come ovvio. Non sarebbe stato allora più conveniente dire subito la verità, piuttosto che nascondersi dietro la solita cortina fumogena? No, non c’era nulla previsto, anche se pure ieri la Santa Sede ha parlato di «controlli clinici programmati». L’agenda, anzi, era fittissima. Un’intervista con il programma di Rai 1 A Sua immagine e alcune udienze a Casa Santa Marta. La corsa al Gemelli è diventata una decisione inevitabile e improvvisa. Soprattutto visto il calendario liturgico. Nei prossimi giorni si concentrano le celebrazioni più importanti dell'anno. Roma, come sempre, viene invasa da fedeli e turisti. Ma il Pontefice sarà costretto a saltare i riti della Settimana santa. Intanto, non celebrerà la messa della mattina nel giorno di Pasqua, il 9 aprile. Sarà sostituito da Giovanni Battista Re, il cardinale decano. Che ha comunque precisato: «È prevista la presenza di papa Francesco nella basilica di San Pietro».La messa della prossima Domenica delle Palme sarà invece officiata dal cardinale argentino Leonardo Sandri, sottodecano del collegio cardinalizio: «Si è fatto sempre così, negli ultimi tempi, per via del dolore al ginocchio del Santo Padre, che gli rende difficile stare in piedi troppo a lungo: il Papa era presente e presiedeva, restando seduto, mentre la messa era celebrata da un cardinale», spiega Sandri. Che aggiunge: «Il maestro delle cerimonie mi aveva avvertito già lunedì scorso, quando ovviamente nessuno immaginava un ricovero». Ulteriore e definitiva riprova che sconfessa la nota della Santa sede sui «controlli precedentemente programmati». Comunque, anche se Bergoglio venisse dimesso prima di domenica, i medici potrebbero comunque consigliargli assoluto riposo a Santa Marta. In serata la Santa Sede ha fatto sapere che «sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni». Se la degenza invece dovesse proseguire, non si esclude neppure la recita dell’Angelus dal Gemelli, come accadde l’11 luglio del 2021, durante il primo ricovero di Francesco per un intervento al colon. Insomma, sarà una Pasqua senza Papa? Il secondo assillo che avviluppa le mura vaticane è meno cristiano e più politico: Bergoglio si dimetterà? Negli ambienti più ostili si spera nel nuovo Conclave. Il Pontefice argentino, però, non ha intenzione di lasciare. Sta lavorando a una delle sfide simbolo: il sinodo sulla sinodalità, per rendere la Chiesa più aperta e dialogante. E ha un'agenda fitta di impegni internazionali. Un viaggio in Ungheria a fine aprile. Un altro in Portogallo, per la Giornata mondiale della gioventù, ad agosto. E non sono escluse future visite in Mongolia, India e Libano. Quel che conta è la lucidità, non gli acciacchi. Francesco lo va ripetendo da mesi. È vero: lui stesso ha recentemente ricordato di aver firmato in bianco e consegnato la rinuncia al pontificato, in caso di impedimenti gravi e permanenti. «Questo però non vuol affatto dire che i Papi dimissionari debbano diventare una moda, una cosa normale», ha detto lo scorso febbraio a un gruppo di gesuiti. Il suo ministero dovrebbe essere ad vitam, spiegò. «Se invece stiamo a sentire il chiacchiericcio, beh, allora bisognerebbe cambiare Papa ogni sei mesi...».