2024-04-09
I magistrati di Firenze confermano: «La relazione di Schillaci è sul loro tavolo»
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Orazio Schillaci (Imagoeconomica)
La relazione sull’ospedale Careggi di Firenze a proposito del trattamento dei minori con disforia di genere, redatta dagli ispettori del ministro della Salute Orazio Schillaci, è ora sul tavolo dei magistrati fiorentini. A renderlo noto, nelle scorse ore, è stato lo stesso procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, il quale, rispondendo ai cronisti a margine di un evento cittadino, ha confermato di essere a conoscenza del documento ministeriale.«Noi siamo stati notiziati della relazione ispettiva», ha detto Spiezia, «e la stiamo valutando». Trova così conferma quando ha riportato domenica La Verità, a proposito della risposta data da Schillaci alla all’interrogazione che il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri aveva presentato lo scorso 18 dicembre, asserendo d’aver avuto notizia che, all’ospedale Careggi di Firenze, la triptorelina venisse somministrata ai minori affetti da disforia di genere senza rispettare le procedure dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che prima della terapia ormonale prevedono un percorso psicoterapeutico.Rispondendo a Gasparri, infatti, il ministro ha fatto sapere d’aver trasmesso la relazione dei suoi ispettori - esito degli approfondimenti effettuati ad inizio anno, e che il 31 gennaio aveva già portato l’Ansa a diramare un lancio in cui si anticipava che «non in tutti i casi di disforia di genere pediatrici trattati all’ospedale Careggi di Firenze sarebbe stato effettuato il percorso preliminare indicato di psicoterapia prima della somministrazione del farmaco triptorelina» - anche al procuratore di Firenze. Cosa che, appunto, Spiezia ha confermato e che potrebbe portare a nuovi sviluppi sulla vicenda. Non va a tal proposito dimenticato che la magistratura fiorentina segue da vicino il caso Careggi. Prova è il fatto che oltre un mese fa, ai primi di marzo, si era appreso come la procura di Firenze sull’ospedale Careggi – precisamente sul reparto che si occupa delle terapie per i minori con disforia di genere – avesse avviato un’indagine esplorativa; quindi senza ipotesi di reato né senza indagati, ma comunque per svolgere accertamenti per verificare se le pratiche adottate siano appropriate.Uno scenario, quello dell’appropriatezza delle pratiche di somministrazione ai giovani pazienti con disforia di genere della triptorelina - il farmaco usato per bloccare la pubertà -, che la relazione degli ispettori del ministero della Salute, basata sui documenti di 85 casi trattati dall’ospedale negli ultimi anni, ha escluso. Gli ispettori di Schillaci hanno infatti rilevato serie criticità sotto almeno tre profili. Il primo è quello del «non corretto recepimento della determina Aifa n. 21756/2019, con particolare riguardo all’obbligo di esigere necessariamente il supporto psichiatrico per l’avviamento al trattamento con triptorelina»; il secondo riguarda «non trasmissione dei dati all’Aifa» sui trattamenti di disforia di genere in pazienti minorenni; il terzo, di carattere organizzativo, afferisce al «ruolo del neuropsichiatra infantile nell’ambito del percorso di presa in carico e gestione del paziente». Su questi tre aspetti ora c’è anche la lente della magistratura fiorentina, anche se è ancora presto per stabilire o ventilare ipotesi di reato. Certo è che il ministero il ministero della Salute, nel trasmettere la propria relazione, ha anche formalmente invitato la Regione Toscana a procedere con «una serie di azioni correttive». Segno che le anomalie riscontrate al Careggi, evidentemente, non risultano tollerabili.
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti (Ansa)