2024-12-27
Operazione negata al non vaccinato. Mattarella, ministro e sinistra muti
Altro che autonomia: la segregazione denunciata dal Pd c’è già. Solo che si fonda sulle inoculazioni. In barba alla Costituzione.Alla sinistra non piace l’autonomia differenziata. Teme che la riforma Calderoli istituisca cittadini di serie A e altri di serie B. Con i primi a cui è assicurato il diritto alla salute nelle regioni del Nord, dove la sanità è più efficiente, e i secondi costretti a emigrare a pagamento, senza veder riconosciuti i principi dell’articolo 32 della Costituzione, oppure rassegnati a farsi ricoverare in ospedali di serie C del Sud, rischiando la vita. Ma la sanità differenziata che viene agitata da Elly Schlein e compagni è già una realtà e non divide l’Italia settentrionale da quella meridionale, come sostengono il Pd e i partiti di opposizione. Già ora ci sono un’ideologia e un’intolleranza che spaccano il Paese, e non fra Nord e Sud, ma fra persone che essendosi rassegnate al ricatto vaccinale vedono riconosciuti i diritti all’assistenza ospedaliera, mentre chi non ha offerto il braccio alla patria viene discriminato, in ragione di non si sa quale ragionamento scientifico.Chiariamo subito una cosa: la Costituzione garantisce a tutti l’assistenza sanitaria. Si può essere di destra o di sinistra, bianchi o neri, eterosessuali o omosessuali, persone per bene o delinquenti ma, in base alla Carta su cui si fonda la nostra Repubblica, tutti hanno diritto a ricevere le cure, perché tutti - senza distinzione di ceto o di reddito, di religione o di professione, di orientamento politico progressista o conservatore - sono uguali davanti alla legge, e dunque anche davanti a un medico. Tuttavia, mentre a sinistra si affannano a ribadire che non si può rischiare di dividere l’Italia, e perciò la sanità deve rimanere una e una sola, in mano allo Stato e non alle regioni, ecco spuntare una vicenda che, nel silenzio di tomba di questi giorni natalizi, fa capire non solo che la polemica sia strumentale, ma che qualcuno predichi bene razzolando male.La storia è quella raccontata la vigilia di Natale dalla Verità. Un paziente gravemente malato si mette in fila per l’intervento chirurgico, sperando che gli sistemino presto il cuore ormai po’ ballerino. Il malato fa tutto ciò che viene richiesto ai cardiopatici: si sottopone a controlli e si prepara all’intervento, come da prassi. Ma all’ultimo scopre che l’appuntamento con i cardiochirurghi è rinviato a data da destinarsi. Che cos’è successo, si domanda incredulo il malato? È capitato che in un ospedale del Nord, precisamente di Trieste, qualcuno ha deciso che se il paziente non è vaccinato non si può fare l’intervento. Già, quando ormai tutto sembrava predisposto per il ricovero, qualcuno ha deciso che le cure non siano garantite a tutti, ma soltanto a quanti si sono fatti iniettare il vaccino anti Covid e pure quello contro l’influenza stagionale e l’herpes zoster.Che cosa c’entrino il Covid, il fuoco di Sant’Antonio e l’australiana, ovvero l’ultima influenza conosciuta, con un intervento programmato da tempo per consentire a un cardiopatico di non rischiare la pelle non è chiaro. È certo però che qualcuno ha messo i bastoni fra le ruote, complicando un’operazione salvavita inserendo requisiti che nulla hanno a che fare con i principi statuiti nella Costituzione. Lo stop è ufficiale, messo nero su bianco su carta intestata dell’ospedale e sottoscritto dal primario del reparto. La Verità, unico quotidiano sensibile all’argomento che riguarda non chi non sia vaccinato, ma il diritto alla cura a prescindere da ogni orientamento, ha pubblicato la notizia e i documenti il giorno prima di Natale, eppure al momento ci pare che nessuno sia insorto, rivendicando il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione. Non la sinistra, tanto preoccupata dall’autonomia differenziata. Non il ministro della Salute, il cui compito dovrebbe essere quello di assicurare le cure a ogni cittadino italiano. E nemmeno il presidente della Repubblica, che di solito è sempre pronto a impartire lezioni e prediche in nome dell’uguaglianza e dell’assistenza.In nessuna parte nella Costituzione sta scritto che si debbono discriminare le persone in base ai vaccini o alle cure a cui si sono sottoposte. E a noi sembra molto grave che in un ospedale pubblico si introduca questo principio. Anche perché oggi si vieta il trapianto a chi non ha offerto il braccio alla patria in funzione dell’herpes zoster, ma domani la differenziazione potrebbe essere applicata anche a chi è troppo avanti negli anni, non si è messo a dieta, non ha smesso di fumare, oppure non ha seguito la profilassi indicata da un’autorità suprema. La china è pericolosa, perché si sa dove si comincia, ossia contro i cosiddetti no vax, e non si sa dove si finisce. O meglio: si sa. E noi questa discriminazione affidata alle mani di uno Stato etico-sanitario non la vogliamo vedere. Così come ci siamo opposti al green pass, che violava i diritti costituzionali delle persone, ci opporremo alla tessera annonaria - in base ai vaccini - della salute. Non si hanno meno diritti e non si è meno italiani se non ci si è vaccinati. L’Italia è una e indivisibile, e non la separa il numero di iniezioni imposto a ciascun cittadino.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.