2024-11-22
«Facciamo dell'Italia la culla della qualità della vita»
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Il presidente del Coni Giovanni Malagò e il fondatore di Technogym Nerio Alessandri
Il presidente e fondatore di Technogym, Nerio Alessandri, traccia la strada in vista di Milano Cortina 2026, di cui sarà fornitore ufficiale: «I Giochi rappresentano una grande occasione per l’intero Paese per promuovere la cultura dello sport e del wellness con un duplice obiettivo: diffondere la cultura della salute e della prevenzione e presentare l’Italia al mondo come il Paese del benessere e della qualità della vita».Mancano poco più di 14 mesi all'inaugurazione delle Olimpiadi invernali 2026 che si terranno in Italia a Milano e Cortina. Ieri, presso la sede milanese di Technogym, è stata presentata la partnership tra l'azienda leader a livello mondiale nei prodotti e tecnologie digitali per il wellness, il fitness, lo sport e la salute e Fondazione Milano Cortina 2026.Si tratta di un accordo di collaborazione che ufficializza l’ingresso dell’azienda italiana nella squadra dei partner dei prossimi Giochi olimpici e paralimpici invernali e che definisce la continuità di una storia che va avanti da 24 anni, precisamente da Sydney 2000. Da allora Technogym ha fornito con i suoi prodotti e la sua tecnologia ben nove edizioni delle Olimpiadi e Milano Cortina 2026 sarà la decima che vedrà l'azienda fondata e guidata da Nerio Alessandri partner di riferimento del movimento olimpico. Per l'occasione Technogym ha presentato due progetti: uno dedicato all'allenamento dei 3.500 atleti olimpici e paralimpici che parteciperanno ai Giochi, l'altro per dare e lasciare un contributo importante alla legacy, ovvero all'eredità che le Olimpiadi lasceranno al territorio. Il primo progetto, Technogym ecosystem, prevede l'allestimento di sei villaggi olimpici completati da tutte le tecnologie in grado di rispondere alle esigenze di tutti gli atleti e coach di ogni disciplina e 22 centri di preparazione atletica con circa 1.000 attrezzature installate, oltre un team di 50 trainer messi a disposizione per aiutare gli atleti a usare al meglio i prodotti.Oltre a ciò, però, sarà importante farsi trovare pronti per quello che queste Olimpiadi lasceranno in eredità non solo a Milano e Cortina, ma a tutto il Paese. Si tratta sì di un grande evento sportivo, ma soprattutto una enorme opportunità culturale per l'Italia, motivo per cui sarà di fondamentale importanza lasciare una legacy, sia a livello di infrastrutture che a livello culturale, legata alla diffusione della cultura dello sport, della prevenzione e della salute. Vanno in questa direzione i due Per questo Technogym ha ideato e progettato Milano wellness city, per creare a Milano la prima città del wellness, e Cortina in wellness, per contribuire a fare di Cortina non solo una destinazione di sport invernali o estivi, ma anche una meta legata al wellness e alla qualità della vita.Ne è fermamente convinto Nerio Alessandri: «Oggi siamo pronti per fare dell'Italia, Milano Cortina, un progetto imprenditoriale che significa realizzare qualcosa contro tutto e tutti quelli negativi» - ha spiegato il fondatore di Technogym - «Sono convinto che grazie alla nostra esperienza possiamo fare un qualcosa che va molto oltre: perché non far diventare l'Italia il primo produttore al mondo di qualità della vita, di sport, di benessere, mettendo a sistema tutte le eccellenze che già esistono, ma che non si parlano tra loro: fashion, food, sport, fitness, design, tecnologia. Abbiamo tutto perché l'Italia possa diventare la culla della qualità della vita». Alessandri ha puntualizzato poi: «Milano Cortina deve rappresentare un punto di partenza, non di arrivo, perché quando il giorno dopo si spengono i riflettori ci sono due possibilità: o ti sei preparato prima per una legacy, oppure sei impreparato e vai in depressione. Noi non ci andremo, perché stiamo parlando ora di come lasciare una legacy. Milano sarà la prima wellness city al mondo. Abbiamo gli stakeholders: Milan, Inter, Fondazione Milano Cortina, Bocconi, Politecnico, Confindustria, Humanitas, San Raffaele, Federalberghi, Intesa Sanpaolo. Cortina deve tornare ai fasti degli anni Sessanta. Ho detto ai cortinesi, senza offesa, che oggi al di fuori della valle e dell'Italia non la conosce nessuno. La conoscevano, ma se oggi vai in Asia, in America, non la conoscono. Le Olimpiadi rappresentano una grande fortuna, perché da quel momento la conosceranno in tutto il mondo». Infine, ha concluso Alessandri: «Tutti insieme sogniamo le Olimpiadi, ma sogniamo il dopo Olimpiadi, perché sarà un'opportunità per lo sport e per l'economia dell'Italia. Lo sport è l'abilitatore per una sana longevità, per una prevenzione e per risparmiare soldi per lo Stato. Star bene conviene allo Stato, alle imprese e alle persone».A raccogliere le parole del presidente e fondatore di Technogym, è stato il ministro dello Sport Andrea Abodi, intervenuto da Roma in collegamento video: «Noi dobbiamo fare in modo di non fermarci solo a Milano e Cortina, ma far diventare l'Italia il centro del benessere. Dobbiamo solo lavorare nella logica delle sinergie, della collaborazione ed è possibile, perché ogni volta che in giro per il mondo si chiede "in quale Paese vorresti andare", quasi sempre si indica l'Italia, nonostante tutte le difficoltà e i limiti che abbiamo». Presente alla conferenza di presentazione dell'accordo tra Technogym e Fondazione Milano Cortina 2026, anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: «È una sfida nella sfida, perché puoi organizzare i migliori Giochi del mondo, ma devi assolutamente lasciare qualcosa che rimane subito dopo, sennò hai fallito. E poi devi avere anche degli atleti italiani che vincono, perché io so come funziona, sei bravissimo a organizzare, ma poi non hai il successo sportivo, c'è quel retrogusto dell'opinione pubblica e cerchiamo di evitarlo».
Jose Mourinho (Getty Images)