Fino a pochi mesi fa, parlare di reazioni alle punture era da «complottisti». Adesso, la rivista Usa dedica la copertina ai pazienti resi invalidi da quei farmaci. E ammette: «Medici troppo riluttanti a denunciare».
Dal primo maggio, senza obblighi di bavagli, il tasso di positivi è crollato. E la più alta incidenza d’infezioni si trova tra i giovani in età scolare, ancora costretti a metterseli.