2022-05-03
Nuova udienza Cairo-Blackstone a Milano: sentenza rischia di slittare
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A palazzo di giustizia c'è attesa per l'appello contro il lodo arbitrale perso dal presidente del gruppo Rcs Media group nel 2021. L'appuntamento potrebbe essere interlocutorio.Continua la battaglia tra il patron di Rcs Urbano Cairo e il fondo americano Blackstone. Domani è prevista una nuova udienza per l'appello che il proprietario del Corriere della Sera ha promosso contro il lodo arbitrale dove è uscito sconfitto lo scorso anno. Saranno ascoltate le parti, ma fonti vicine al dossier assicurano che non sarà presa alcuna decisione. Bisognerà aspettare ancora qualche mese per capire se il presidente del Torino riuscirà a farcela, dopo aver già perso 2 volte nel tribunale di Milano. E soprattutto bisognerà capire cosa succederà negli Stati Uniti, dal momento che a New York continua a essere pendente il processo con la richiesta di risarcimento da parte di Blackstone per 600 milioni di euro legati alla mancata cessione degli immobili del Corriere al gruppo Allianz. Già nel 2021 Cairo, che aveva anche lui avanzato richieste risarcitorie nei confronti del colosso real estate made in Usa, era uscito sconfitto su tutta la linea. Il collegio composto dal presidente Renato Rordorf aveva stabilito la regolarità dell'impianto dell'operazione di dismissione degli immobili di via Solferino, all'epoca approvata all'unanimità dal cda del gruppo editoriale. Rcs, in particolare, aveva chiesto il risarcimento del danno quantificato nella differenza di valore tra il prezzo d'acquisto del fondo, 120 milioni, e il valore che, per la casa editrice, aveva realmente il blocco immobiliare oggetto della cessione, ovvero oltre 200 milioni. Una tesi che non era stata giudicata corretta da parte del collegio arbitrale che dopo il primo pronunciamento aveva nominati nuovi periti, oltre a quelli di parte, per una valutazione complessiva dell'operazione di cessione e del mercato immobiliare dell'epoca. Nelle scorse settimane, come anticipato dalla Verità, la corte newyorchese aveva pubblicato sul suo sito, in chiaro, i 59 documenti depositati da accusa e difesa. All'interno c'è la storia di una vicenda che non si risolverà probabilmente con una semplice transazione.
Vladimir Putin e Donald Trump (Ansa)