2024-09-05
Nubifragio a Milano, il Seveso esonda e paralizza la città. Frane in Val Susa
Ponti crollati nel Torinese, tromba d’aria a Marina di Grosseto. Venezia allagata, a Rovigo un fulmine manda in tilt l’acquedotto.Fiumi esondati, frane, persone isolate, allagamenti, trombe d’aria, ponti crollati e un disperso. Il computo dei danni che la rasoiata del maltempo ha lasciato sul Nord Italia ieri è impressionante. A Milano, dove in alcune zone si sono registrati fino a 100 mm di pioggia in poche ore, sono esondati i fiumi Seveso e Lambro, causando allagamenti in molte strade. Nel Nord Ovest, a Mattie (Torino), l’esondazione del torrente Gerardo ha fatto crollare due ponti, isolando 22 persone nella località Combe. Il Comune si trova in Val di Susa, area particolarmente colpita dal maltempo. Sempre in quella zona, la borgata Santa Petronilla di Bussoleno è rimasta isolata a causa della caduta di detriti sulla strada di accesso. Nella valle sottostante, la Val Chisone, all’altezza di Perosa Argentina si sono verificati allagamenti a causa dell’esondazione di corsi d’acqua minori, che hanno invaso la strada provinciale 23. Più a Nord, a Feletto (Torino), un agricoltore di 58 anni che stava lavorando con il trattore è stato travolto dalla piena del torrente Orco. Al momento della chiusura del giornale, l’uomo è ancora disperso e i soccorritori sono all’opera per ritrovarlo. Diverse altre strade sono state chiuse in Piemonte per precauzione.In Liguria, si sono verificate frane a Ponente e allagamenti nella piana di Albenga (Savona) a causa dell’esondazione del rio Carenda, provocando notevoli danni alle aziende agricole locali. A Genova, venti di oltre 100 km/h hanno causato la caduta di alberi, cartelloni e gazebo. In Valle d’Aosta, sono state chiuse le strade per Valnontey e Lillaz, oltre alla strada regionale per Cogne all’altezza di Lexert. Il Comune di Cogne, in una comunicazione ufficiale ai residenti e ai turisti, ha precisato che la situazione è sotto controllo e non vi sono rischi per la sicurezza.Nel Nord Est la situazione, nonostante i danni, è apparsa più sotto controllo. In Veneto, unica Regione in allerta rossa per rischi idrogeologici, erano previsti tra i 60 e i 100 mm di pioggia in meno di 24 ore, motivo per cui la Protezione civile aveva predisposto l’apertura della sala operativa regionale.In mattinata, le preoccupazioni maggiori hanno riguardato il Vicentino e il Sud di Padova. Nel pomeriggio, invece, l’attenzione si è spostata nella provincia di Rovigo, dove un forte temporale ha causato allagamenti in diverse zone e abbattuto vari alberi. Nella stessa area, un fulmine ha colpito la centrale dell’acquedotto, causando la sospensione dei servizi idrici in otto Comuni (coinvolgendo circa 70.000 persone). A Venezia, invece, l’acqua è tornata a salire a livelli che non si vedevano da tempo. Ciononostante, non è stato attivato il Mose, che normalmente viene alzato a partire dai 110 cm di piena. Nel corso della giornata, la perturbazione si è spostata anche nel Centro Italia e nel Meridione, in particolare lungo la costa tirrenica. A Marina di Grosseto, una tromba d’aria proveniente dal mare ha causato gravi danni ad alcuni stabilimenti balneari (fortunatamente senza feriti). Un violento acquazzone si è abbattuto nel pomeriggio anche a Bari, provocando allagamenti (in particolare nei sottopassi) e disagi alla circolazione stradale.Tornando a Milano, tra le 5.30 e le 11.30 del mattino sono caduti, a seconda della zona, fino a 100 mm di pioggia. Il livello di allerta diramato dalla Protezione Civile era arancione per rischio idrogeologico e giallo per rischio idraulico. Le precipitazioni nel capoluogo lombardo sono iniziate già durante la notte, ma la vera e propria bomba d’acqua è arrivata intorno alle 9.30, provocando i noti problemi di sottopassi allagati, tombini rigurgitanti e alberi pericolanti. A partire da viale Isonzo, dove i soccorritori sono dovuti intervenire in diversi allagamenti stradali, come nel sottopasso di via Silla (quartiere Figino). Qui i vigili del fuoco hanno liberato quattro vetture rimaste in panne. Situazione simile nel sottopasso Dionigi Bussola di viale Cassala, mentre nel sottopasso di viale Rubicone gli automobilisti sono stati costretti a salire sul tetto delle macchine per via dell’acqua piovana infiltratasi negli abitacoli.Alle 11.30 è stata attivata la vasca di laminazione del Seveso che, tuttavia, non è stata sufficiente a impedirne l’esondazione, avvenuta intorno alle 14.35 per poi rientrare alle 16.30. Anche il Lambro ha superato le soglie limite, motivo per cui sono state evacuate le comunità che si trovano nell’omonimo parco. Il quartiere Ponte Lambro si è allagato «perché il fiume è salito oltre 2,40 metri e quindi è entrato in fognatura rigurgitando nel quartiere e nel cortile delle case popolari», ha spiegato Marco Granelli, assessore meneghino alla Sicurezza. Anche i treni sono andati in tilt, con ritardi fino a 120 minuti.Il procuratore generale di Milano, Francesca Nanni, ha disposto la chiusura dell’accesso al Palazzo di giustizia da corso di Porta Vittoria perché «la situazione fa ipotizzare un pericolo per la sicurezza e la tenuta dell’intera copertura dell’androne». Al terzo piano, sono stati collocati secchi per raccogliere la pioggia entrata nell’edificio. A Peschiera, due persone disabili bloccate in casa dall’acqua sono state salvate dai vigili del fuoco.
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