2021-05-10
Su Cdp decide Draghi, ai partiti non restano che gli enti più piccoli e la Rai
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Il presidente del Consiglio seguirà da vicino i dossier delle partecipate del ministero dell'Economia, in particolare quelle più importanti che vanno in scadenza. Ai partiti non resta che la televisione pubblica e le poltrone in istituzioni più piccole. Entro il 31 agosto 2021 devono essere nominati anche 55 componenti degli organi apicali di 27 enti nazionali, come riporta il centro studi Comar.Entra nel vivo la partita sulle nomine pubbliche. Entro la fine di maggio ci saranno da indicare le liste delle società partecipate del ministero dell'Economia, con attenzione particolare ai casi di Cassa depositi e prestiti e Ferrovie dello Stato. Qui c'è attesa di capire se Fabrizio Palermo sarà confermato in via Goito, oppure sarà destinato a nuovi incarichi. E' già noto come il presidente del Consiglio Mario Draghi abbia affidato alla società di cacciatori di teste Egon Zhender la scelta dei possibili candidati. A quanto pare il presidente del consiglio seguirà da vicino le nomine nelle partecipate, lasciando poco spazio ai partiti. Sulla Rai invece Draghi non sembra intenzionato a intervenire, tanto che, come già anticipato dalla Verità, il dossier di viale Mazzini è nelle mani del capo di gabinetto Antonio Funiciello che sarà arbitro delle esigenze della politica. Come noto in totale vanno a rinnovo 90 società del Mef – 15 a controllo diretto e 75 a controllo indiretto che terranno le proprie assemblee, oltre che per l'approvazione dei rispettivi bilanci. Si rinnovano in totale 115 Organi sociali, di cui 74 Consigli d'amministrazione e 41 Collegi sindacali, attualmente composti da 518 persone, di cui 342 Consiglieri e 176 Sindaci (91 persone nelle Società controllate dal Mef direttamente e 427 nelle indirette). Tra queste Amco, Banca Mps, Cassa Depositi e Prestiti, Enel, Eni, Eur, Ferrovie dello Stato Italiane, Gse-Gestore Servizi Energetici, Invitalia, Sogin, Sport e Salute. Sarà una prova di forza della nuova maggioranza, anche se da quanto filtra il premier avrà l'ultima parola, senza lasciare troppo spazio alle richieste di tutti i partiti.Ma oltre a queste entro il 31 agosto 2021 devono essere nominati anche 55 componenti degli organi apicali di 27 Enti pubblici di rilevanza nazionale, nei settori della tutela ambientale (Parchi nazionali, Comitato sicurezza operazioni in mare, Consorzio dell'Oglio, Ispra), della mobilità (Autorità portuali, Enac), della ricerca e formazione (Anvur, Cnr, Inapp, Infn, Invalsi), della vigilanza dei mercati (Agcm, Consob, Covip, Ismea), a base associativa / sportivi (Uits), della cultura (Pompei). Qui i partiti potrebbero farsi sentire. A riportarlo è il monitoraggio Centro studi – CoMar sulle nomine pubbliche. Il 16 maggio per esempio Camera e Senato dovranno nominare un nuovo membro dell'Antitrust. Ma c'è in scadenza anche l'Ente parco nazionale del Gran Sasso o ancora il Grande Progetto Pompei, dove in pista ci sono Mauro Cipolletta e Giovanni Di Biasio. «Alcune di queste nomine sono già in itinere e prossime a completarsi (Autorità portuali, Consorzio dell'Oglio, Pompei); altre, sono scadute da tempo (Anvur, Cnr, Comitato sicurezza operazioni in mare, Covip, Enac, Inapp, Infn, Ismea, Uits, Parchi)», spiega il centro studi.Alcune nomine sono già stata portate avanti, come Aci, Consorzio area scientifica di Trieste, Ente nazionale risi, Centro sperimentale di cinematografia, Istituto nazionale di ricerca metrologica. O come per esempio il Cnr con Maria Chiara Carrozza, che si trova sotto il cappello del Mur. Fatte le nomine anche nel Csc, Fondazione centro sperimentale cinematografia, con Cristina Capotondi e Andrea Purgatori tra i nuovi consiglieri. Sono scaduti i 2 commissari del Covip, commissione vigilanza fondi pensione. Come ancora in alto mare è la situazione dell'Enac.Riguardano la maggior parte dei ministeri, dove quello delle Infrastrutture ha la parte del leone con circa 8 enti di nomina, quindi il ministero della Transizione ecologica e molti altri. Nelle procedure di nomina vi è un vero e proprio concerto di pareri, tra le istituzioni, palazzo Chigi, ma anche commissioni parlamentari competenti sino al Quirinale.«Tali Enti, dotati di personalità giuridica di diritto pubblico, hanno, nel confronto, diversa natura giuridica: economici o non economici», aggiunge il centro studi Comar, possono essere «indipendenti dall'Esecutivo o meno (quando non autonomi, pur disponendo di organismo centrale ed articolazioni territoriali); con variegabile raggio di competenze proprie, sotto il profilo amministrativo, di bilancio e finanziario, organizzativo, regolamentare; ed altrettanto per attività, quali vigilanza, monitoraggio, controllo, certificazione, analisi, sanzionatorie, di rappresentatività in organismi internazionali».
Giorgia Meloni e Donald Trump (Ansa)