2021-09-04
Noi c’impuntiamo con i minorenni. Londra invece frena sugli under 15
Tra i Paesi che forzano la puntura, solo l'Indonesia la propina a chi ha meno di 18 anni.Il vaccino anti Covid ai minori è una priorità per il nostro Paese, il coordinatore del Cts Franco Locatelli non passa giorno senza accorati appelli ai genitori prospettando loro scenari luttuosi, il generale Francesco Paolo Figliuolo preme perché gli adolescenti siano intruppati verso gli hub. Ieri il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha detto che «l'obiettivo è vaccinare entro la metà di settembre con almeno una dose tutti gli studenti di età compresa tra i 12 e 19 anni che aderiscono alla campagna vaccinale». Nel Regno Unito, invece, gli esperti del comitato medico scientifico che assiste il governo di Boris Johnson sulla campagna vaccinale anti Covid (Jcvi) hanno detto no alla somministrazione dei vaccini ai bambini e ragazzi della fascia 12-15 anni. Secondo l'organismo di vigilanza, il beneficio marginale della vaccinazione per questa fascia d'età «è insufficiente». Solo i bambini con condizioni di salute che li rendono clinicamente vulnerabili dovrebbero ricevere due dosi del vaccino Pfizer, poiché sono più a rischio del virus. Non è che gli inglesi stiano bene quanto a contagi, ieri si registravano 42.076 casi nell'arco delle 24 ore, nel Regno Unito aprono le scuole con inevitabili preoccupazioni, ma anche se l'agenzia regolatoria britannica ha autorizzato il vaccino per gli over 12, la Jcvi non giustifica il via libera basato solo su considerazioni di cautela sanitaria generale. In Italia, invece, che cosa si farà? Nell'obbligo previsto per la popolazione rientrano anche gli over 12? Se così fosse, finiremmo in brutta compagnia assieme a Paesi quali l'Indonesia, dove le vaccinazioni anti Covid sono obbligatorie dallo scorso febbraio, la Micronesia che ha introdotto l'obbligo il 29 luglio per gli over 18, così pure il Turkmenistan dallo stesso mese e a partire dalla medesima fascia d'età. Gli adolescenti, anzi i bambini italiani con più di 12 anni che non si vaccineranno, resteranno a casa obbligati alla didattica a distanza? Verranno esclusi da ogni attività sociale come già accade per gli allenamenti sportivi, vietati se non si ha il green pass già a quella età? Possiamo solo immaginare lo sconcerto, la rabbia che sta invadendo milioni di mamme e papà, immaginandosi con un obbligo così esteso. Potrà accadere di tutto, per non vedere ghettizzati i propri figli. Due giorni fa, il New York Times spiegava che ci sono molti genitori così spaventati dalle previsioni che fanno pediatri e virologi (anche negli Stati Uniti non scherzano quanto ad allarmismo), che implorano il proprio medico di somministrare ai figlioletti di otto o dieci anni vaccini off label, ovvero fuori dalle condizioni autorizzate dagli enti predisposti. Mettono a repentaglio la salute dei loro piccoli, senza aspettare farmaci appositi, perché subiscono una pressione esagerata, mentre i bambini «sono a basso rischio rispetto al Covid. I vaccini devono essere eccezionalmente sicuri per poterli inoculare», ha sottolineato Robert Dingwall, del Comitato congiunto per la vaccinazione e l'immunizzazione del governo inglese.
Charlie Kirk (Getty Images)