2018-07-30
«Noi che facciamo il sindaco in coppia»
Tutti casa e municipio: marito e moglie, lui ex primo cittadino di Orbassano, lei appena eletta. Di fatto amministrano insieme «Ci siamo sposati a dicembre, in gran segreto, per evitare i curiosi. E di sera, anziché passeggiare, andiamo a mappare i tombini».C'è un Comune, in Italia, dove il sindaco è, di fatto, una coppia. Marito e moglie. Prima lui. Ora lei. Praticamente insieme. Sindaco ed ex sindaco. Uniti nella vita come in politica. In ufficio e a casa. Apparecchiano la tavola e le delibere, si occupano delle faccende domestiche e di quelle cittadine, amministrano la loro famiglia e il loro paese. E proprio questo ha causato problemi con gli alleati. Al punto da spaccare la coalizione di centrodestra sul territorio. Una scelta, quella di candidare la moglie del primo cittadino uscente Eugenio Gambetta, che non è piaciuta alla Lega. Siamo a Orbassano, in provincia di Torino. Alle ultime elezioni amministrative, lo scorso giugno, al ballottaggio ha vinto Cinzia Bosso (Forza Italia). Con il 58% dei voti ha battuto lo sfidante (del partito di Matteo Salvini) Giovanni Falsone. La città ha premiato la continuità e la coppia tutta «casa&Comune»: Cinzia ed Eugenio, una famiglia al potere. Li abbiamo incontrati nel luogo dove passano - insieme - la maggior parte del loro tempo. Il municipio, ovviamente.Sindaco, ma suo marito dov'è? Dobbiamo fare l'intervista doppia.Cinzia: «È nel suo ufficio, ora lo raggiungiamo».Ha un ufficio in Comune? Ma non aveva lasciato il timone a sua moglie?Eugenio: «Mi hanno gentilmente omaggiato della carica di presidente del Consiglio comunale».Siete proprio inseparabili. La tiene d'occhio?Eugenio: «Un ruolo nuovo, per me. Non sono entrato in Giunta perché temevo di diventare rompiballe. Allora meglio starne fuori».Suo marito è una figura ingombrante?Cinzia: «Assolutamente no».Eugenio: «Io cerco di defilarmi».Intanto però è ancora qui. Come è nata la candidatura di sua moglie?Eugenio: «È nata una coalizione, c'è stata la scelta di un candidato...».Sia sincero: l'ha scelta lei?Eugenio: «No, no, non è stata una mia scelta visti anche i rapporti personali con il candidato, eh eh eh».E chi avrebbe deciso?Eugenio: «Un gruppo di persone nominate all'interno della coalizione ha messo giù una serie di parametri per individuare il miglior candidato sindaco possibile…».E, guarda caso, è spuntata sua moglie…Eugenio: «Sono state individuate quattro, cinque persone: alcuni hanno detto “no grazie, il mio lavoro non me lo permette", altri “non me la sento"… E così l'unica che si è detta disponibile è stata la consigliera Cinzia Bosso che poi è anche la coordinatrice cittadina di Fi».Sua moglie, appunto. La Lega ha protestato.Eugenio: «Volevano avere più voce in capitolo di quanto spettasse loro. Nel 2013 hanno preso il 2,5%…».L'hanno accusata di familismo.Eugenio: «Sì, ma questo non c'entra».Alla fine però sono andati per conto loro.Eugenio: «Bene così. Tra Lega e Forza Italia del resto ci sono differenze sostanziali: da un lato c'è chi porta avanti dei ragionamenti, dall'altro chi usa solo slogan».Sindaco, è stata dura questa campagna elettorale?Cinzia: «Gli attacchi non sono mancati da parte degli avversari, del resto non avevano altro da dire».Ha vinto lei.Cinzia: «La nostra campagna è stata chiara sin da subito: continuità nel rinnovamento. E siamo stati premiati».Come è stato il passaggio di consegne con l'ex sindaco?Cinzia: «Un adempimento formale».Fatto nella vostra cucina o in Comune?Cinzia: «Mah no! In Comune, ovviamente. Sono qui pronta a studiare tutto quello che c'è da studiare per eguagliare la grande capacità del nostro sindaco uscente».Suo marito.Cinzia: «Proprio lui».Ma non litigate mai?Cinzia: «Certo, come tutte le coppie!».Come vi siete conosciuti?Eugenio: «Fuori dalla politica, otto anni fa».Mai visti prima, possibile? Orbassano è un paesone...Eugenio: «Me la ricordo ai Consigli comunali quando eravamo giovani, negli anni Ottanta. Io socialista, lei dc».Quando è scattato il colpo di fulmine, cosa l'ha colpita di Cinzia?Eugenio: «Siamo abbastanza simili, entrambi testoni».Sindaco, cosa mi dice di Eugenio?Cinzia: «Innanzitutto è un gran bell'uomo. Lo è sempre stato. Quando ero giovane, la mamma mi diceva in piemontese: “Però, Gambetta l'è proprio 'n bell'omm!", eh eh eh».Ah, piaceva a sua mamma?Cinzia: «Sia a me che a mia mamma, eh eh eh».C'è anche una grande differenza di età tra voi, lei è più piccola di lui di dieci anni, se non sbaglio. È mai stato un problema?Cinzia: «No, assolutamente. Il nostro sindaco è ancora giovane nonostante gli anni che ha...».Sindaco? Ex sindaco, vorrà dire.Cinzia: «Ah, certo, scusi».Ora il sindaco è lei.Cinzia: «Ma sa com'è… L'abitudine».Poi, lo scorso dicembre, vi siete sposati in gran segreto…Cinzia: «Su questo lascio la parola all'ex sindaco che ha organizzato tutto».Eugenio, mi racconti.Eugenio: «Volevo evitare il matrimonio cittadino, tutti a curiosare…».Cosa ha fatto?Eugenio: «Ho organizzato una cena con i nostri amici più stretti, una trentina di persone, per festeggiare la fine del mio mandato».Una bugia.Eugenio: «Assolutamente sì, eh eh eh. “Prima passiamo a salutare il prete che alla cena non può venire", ho detto».Altra bugia.Eugenio: «Un buon politico non deve dire mai bugie, però anche se qualche volta non dice completamente tutta la verità, non succede nulla».Ma lei ha mentito a tutti…Eugenio: «Macché, il prete siamo andati a salutarlo davvero. E lui, però, ha anche celebrato le nozze».Un dettaglio.Eugenio: «Ovviamente, tutti sconvolti».Niente abito bianco, immagino.Cinzia: «Quel giorno ho lavorato fino alle due e mezzo del pomeriggio. Potrà capire...».E il viaggio di nozze?Cinzia: «Niente, avevamo la campagna elettorale…».A casa parlate di politica?Cinzia: «Assolutamente sì. Dicono che siamo una coppia tutta casa e Comune. Le posso svelare un segreto?».Prego.Cinzia: «Negli anni passati, la sera, dopo cena, si usciva insieme con le scarpe da ginnastica con la scusa di fare la passeggiata per il paese, un po' di movimento, attività fisica…».E invece?Cinzia: «Eh, invece si finiva per andare alla ricerca delle zone buie, delle criticità dei quartieri e nel fare la mappatura dei tombini».Eugenio: «Quando si dice unire l'utile al dilettevole».
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti (Ansa)