2024-04-22
Caro Fratoianni, fai il rosso col reddito di Soros?
Nicola Fratoianni (Imagoeconomica)
Caro compagno Fratoianni, è con emozione che ti scrivo qui, dal collettivo Polpetta Rossa, dove si riuniscono i tuoi sostenitori, per complimentarmi per il risultato ottenuto. È una vita che chiedi di far pagare i miliardari e spremere i ricchi, e finalmente ce l’hai fatta: un miliardario ha pagato, un ricco è stato spremuto come si deve.Abbiamo saputo infatti che il finanziere George Soros, o meglio: un’associazione a lui molto vicina, ti ha sganciato 110.367 euro, pochi per loro, tantissimi per noi. L’unico dubbio che ci è venuto è perché quei soldi, compagno Fratoianni, sono finiti tutti nelle tue tasche. Mentre noi, alla faccia del comunismo, non abbiamo visto un centesimo.Scusaci, compagno Fratoianni, ma non abbiamo proprio capito. Davvero i ricchi bisogna tassarli per permettere a te di andare in Parlamento con relativo stipendiuccio da 16.000 euro al mese, in aggiunta agli altri 16.000 che prende tua moglie (totale 32.000 euro al mese)? Lo so che è una vita dura, come dice la compagna moglie Elisabetta Piccolotti, perché, pensa un po’, lì in Parlamento si comincia a lavorare finanche «alle 8 di mattina». Trentaduemila euro al mese sono il minimo per chi fatica in questo modo, ovvio. Ma i soldi di Soros? Ne avevi proprio bisogno?Non vorremmo che tu ti arrabbiassi, compagno Fratoianni perché quando ti arrabbi diventi cattivo (hai querelato persino Striscia la Notizia e loro si sono vendicati mettendo il tuo volto sulla carta igienica, quei borghesi controrivoluzionari). Ma se tu prendi soldi da Soros per farti eleggere a noi viene il sospetto che più che tassarlo tu voglia aiutarlo. Scusaci ma dalla lotta ai miliardari al libro paga dei miliardari è un attimo. Non te ne accorgi e ci finisci dentro.Ti preghiamo non ti adirare, compagno Fratoianni. Noi siamo sempre con te. Ti abbiamo seguito nelle varie frantumazioni della sinistra, con la paura di sbagliare a ogni cambio di nome, da Rifondazione comunista a Sel, da Sinistra Italia ad Alleanza Verdi Sinistra. Abbiamo chiamato il collettivo Polpetta Rossa dopo averti visto ai fornelli impegnato nella preparazione di polpette di polpo. Abbiamo istituito corsi Guevara ping pong quando abbiamo scoperto che tu condividi la passione del Che per il tennistavolo. E, dopo averti visto sposo in smoking nel nobile Palazzo Trinci di Foligno, cerchiamo pure di essere comunisti eleganti anche se senza i tuoi 32.000 euro al mese è dura. Facciamo tutto per te, insomma. Ora, però, non ci tradire con Soros.Lui non lo accettiamo. Passi per le candidature figurine. Passi per la tua passione di far le liste elettorali come fa bambini facevamo l’album Panini. Passi per Soumahoro prima e Ilaria Salis ora («nessuna candidatura della Salis», dicevi il 17 aprile. Il 18 l’hai candidata). Passi per Ignazio Marino e Mimmo Lucano alle Europee. Passi per tua moglie alle politiche (ovviamente perché è brava, mica perché è tua moglie). Passi per l’alleanza con il Pd dell’agenda Draghi, dopo aver sempre votato contro Draghi. Accettiamo tutto. Ma che tu prenda i soldi da Soros senza dirci nulla, quello no, non possiamo accettarlo. Perché, vedi compagno, quando noi qui al circolo Polpetta Rossa cantiamo «avanti popolo alla riscossa», non pensiamo mai alla riscossa dei quattrini. Ma soprattutto non capiamo perché a riscuotere debba essere sempre tu.