2020-07-24
Le partecipate regionali dell'Umbria e gli uomini di Veltroni-Zingaretti
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Walter Veltroni, Nicola Zingaretti e Francesco Rutelli (Ansa)
Nonostante la vittoria della governatrice Donatella Tesei con la Lega nel 2019, in diverse aziende ci sono ancora uomini del centrosinistra, come Mauro Agostini, già tesoriere del Pd ai tempi del Lingotto, o Carmelo Campagna o ancora Marcello Giannico, già in regione Lazio negli anni passati. A breve le nomine in Umbria mobilità.
Nonostante la vittoria della governatrice Donatella Tesei con la Lega nel 2019, in diverse aziende ci sono ancora uomini del centrosinistra, come Mauro Agostini, già tesoriere del Pd ai tempi del Lingotto, o Carmelo Campagna o ancora Marcello Giannico, già in regione Lazio negli anni passati. A breve le nomine in Umbria mobilità. A un anno di distanza dalla vittoria in regione Umbria della Lega, il centrosinistra continua a resistere nei gangli dell'amministrazione pubblica regionale. E' difficile scalfire decenni di governo di Pci, Ds e Pd. Accade così che una lunga lista di fedelissimi dell'ex governatrice Catiuscia Marini si trovi ancora in posizioni chiave nonostante un anno di ruspa leghista. Non sono nomi qualunque. In passato hanno occupato i vertici dei Nazareno, sede del Pd, o sono ex fedelissimi di Matteo Renzi o uomini vicini all'attuale segretario Nicola Zingaretti. Capita così che l'ex parlamentare dem Mauro Agostini, già tesoriere ai tempi di Walter Veltroni, sia ancora al timone di Sviluppo Umbria, partecipata con in pancia milioni di euro per sostenere le imprese.Stessa situazione si trova in Gepafin, società finanziaria regionale, dove il presidente è ancora Carmelo Campagna, che durante il precedente mandato era stato indicato dall'ex vicepresidente del Pd regionale Fabio Paparelli.La stessa linea c'è nelle nomine della sanità, dove è stato richiamato come commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera Perugina Marcello Giannico, prima a servizio della USL 2 Umbria sotto la guida del centro sinistra negli anni bui degli scandali sanitari - e poi dato in prestito al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti - per fargli gestire i conti della sanità Laziale nel 2016.Lo stesso Giannico, non appena insediato, non ha fatto che proseguire il percorso di lottizzazione inversa delle nomine. E' stata così confermata Simona Bianchi, già vicina alla ex presidente Marini alla direzione sanitaria dell'istituto, e a direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera Perugina viene promosso Enrico Martelli uomo di riferimento della ex Maria Rita Lorenzetti, da una vita ai vertici della sanità Umbra.Se poi tutto ciò non fosse sufficiente a mantenere fluidi i rapporti con le minoranze rosse, ecco che anche su Mobilità Umbra, altra società strategica, potrebbe arrivare un nome di sicuro non vicino al centrodestra.Due i nomi che circolano. Marco Rettighieri, renziano della prima ora, ai vertici prima della romana Atac (cacciato poi dalla sindaca 5 Stelle Viginia Raggi), poi insieme con il sindaco Giuseppe Sala a Milano per l'Expo, ed infine nominato dall'allora ministro Danilo Toninelli come commissario per il Terzo valico.A contendere la presidenza di Umbria Mobilità Cristian Cavazzoni, figlio d'arte nella Perugia che conta, già amministratore delegato di Umbria TPL per i due esercizi 2010 -2011, prima di cedere le attività caratteristiche a Busitalia e lasciare sul groppone della regione un buco multimilionario ed il raddoppio delle tariffe. La nomina era stata allora timbrata dalla presidente Marini. Negli esercizi precedenti, invece, sotto la giunta Lorenzetti, era stato proprio lo stesso Cavazzoni ad elaborare progetto di fusione che ha portato oggi la mobilità Umbra allo stato in cui si trova, ovvero un buco di 104 milioni di euro. Dulcis in fundo la moglie di Cavazzoni, Francesca Ceccacci, è giusto fresca di nomina nel consiglio di amministrazione di Umbria Jazz.