2023-03-16
Nella guerra dei cieli ora irrompe la Nato
Due caccia dell’Alleanza intercettano un aereo russo a pochi chilometri dal confine estone: sale la tensione in Ucraina dopo l’abbattimento del drone Usa sui cui resti litigano Mosca e Washington. Da Wagner una taglia di 15 milioni su Guido Crosetto.Continua a salire la tensione nei cieli tra Washington e Mosca dopo che ieri mattina un aereo militare russo da rifornimento, in volo tra San Pietroburgo e Kaliningrad, mentre si trovava fuori dallo spazio aereo dell’Estonia, ma comunque molto vicino al confine, è stato intercettato da due caccia Nato, uno della Raf britannica e da uno dell’aviazione tedesca in quella che la Bbc ha descritto come «la prima operazione condotta insieme dai due Paesi». Secondo quanto affermato dal ministero della Difesa britannico, l’aereo russo è stato intercettato «vicino ai cieli estoni e l’intervento si è reso necessario poiché l’equipaggio dell’Il-78 russo ha ignorato di comunicare con il controllo aereo» di Tallinn. L’episodio di ieri arriva dopo quanto accaduto lo scorso 14 marzo sul Mar Nero a sud dell’Ucraina (ma nello spazio aereo internazionale), quando c’è stato uno scontro tra un aereo militare russo e un drone statunitense MQ-9 Reaper, che poi è stato fatto precipitare. Secondo il Comando europeo dell’esercito statunitense lo scontro è avvenuto a un’altitudine di circa 7.500 metri dopo che due aerei russi avevano condotto «un’attività di intercettazione pericolosa e non professionale». Per l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, che ha parlato alla Tass, l’episodio «è una provocazione. Questo dispositivo stava volando con i transponder spenti ed è entrato nella zona di un’operazione militare speciale. La Russia chiede agli Usa di mettere fine alle inaccettabili attività militari vicino ai confini russi». Ieri sera, il Dipartimento di Stato americano ha spiegato che l’incidente «probabilmente non è stato intenzionale», bensì il frutto «di una profonda incompetenza da parte di uno di questi piloti russi». E che fine farà il drone? Il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Nikolai Patrushev ha detto che la Russia proverà a recuperarlo: «Non so se saremo in grado, ma è quello che dobbiamo fare e ce ne occuperemo e spero, ovviamente, in un successo». Sul recupero del drone è intervenuto anche direttore del Russian foreign intelligence service, Serghei Naryshkin: «Ci sono le possibilità tecniche per recuperare i resti del drone americano precipitato ieri e studiarlo». E gli Stati Uniti che ne pensano? Alla Cnn il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha dichiarato: «Il drone di sorveglianza americano MQ-9 che si è schiantato nel Mar Nero non è stato recuperato e potrebbe non essere mai recuperato», poi incalzato dalle domande, ha affermato che «non è stato recuperato. Non sono sicuro che riusciremo a recuperarlo. Dove è caduto nel Mar Nero ci sono acque molto profonde. Quindi stiamo ancora valutando se ci possa essere qualche tipo di sforzo di recupero. E potrebbe non esserci. Abbiamo fatto del nostro meglio per ridurre al minimo qualsiasi valore di intelligence che potrebbe derivare se qualcun altro mette le mani su quel drone». Sul tema è intervenuto anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che all’agenzia russa Ria Novosti ha affermato: «Non ci sono stati contatti ad alto livello tra la Russia e gli Stati Uniti sull’incidente avvenuto ieri nei cieli sul Mar Nero che ha portato alla distruzione di un drone americano». Sempre a proposito di guerra nei cieli, il portavoce della 93sima Brigata meccanizzata separata ha dichiarato al Kiev Independent che ieri «i soldati hanno abbattuto un bombardiere tattico supersonico russo Su-24 vicino a Bakhmut nell’oblast di Donetsk». In precedenza, il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andrii Yermak aveva pubblicato sul suo canale Telegram un video con l’abbattimento dell’aereo. Nel filmato si vede che il pilota dell’aereo è riuscito ad espellersi con un paracadute. Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine ha inoltre riferito che «la Russia ha perso 304 aerei e 289 elicotteri dall’inizio della guerra». A proposito dell’andamento della guerra ieri Vladimir Putin ha dichiarato che la situazione nelle nuove regioni russe (quelle ucraine annesse con il referendum farsa) «rimane difficile, è necessario rafforzare le autorità locali». Sul fronte diplomatico si è appreso dal governo finlandese che la Turchia avrebbe preso la sua decisione sull’adesione di Helsinki alla Nato, che sarà annunciata ufficialmente venerdì in occasione della visita del presidente finlandese Sauli Niinisto. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto capire che risponderà positivamente alla richiesta di adesione di Helsinki. Disco rosso invece per la Svezia: la Turchia ha sospeso i negoziati con Stoccolma dopo le proteste di gennaio contro Ankara, anche se le parti sono tornate al tavolo negoziale a Bruxelles lo scorso 9 marzo. Ieri è stata anche la giornata delle rivelazioni del Foglio che ha reso noto che sul ministro della Difesa italiana Guido Crosetto sarebbe stata messa una taglia da 15 milioni di dollari dai mercenari del gruppo Wagner. Tutto questo sarebbe stato comunicato allo stesso ministro una decina di giorni fa, dopo una segnalazione dei servizi segreti italiani. Una vicenda a dir poco preoccupante visto che i mercenari del gruppo Wagner operano per il governo di Mosca.