2021-06-11
Nasce il controspionaggio cyber. Deciderà pure di 5G e golden power
Il Cdm approva il decreto per la nuova agenzia. Recepite le osservazioni del CopasirPronti e via. Ricomposto l’equilibrio del Copasir, il governo ha subito sottoposto il testo del decreto al comitato per il lancio della nuova agenzia di cybersecurity. E ieri pomeriggio ha riunito il Cdm per avviare subito i motori dell’imponente macchina che dovrà sovrintendere alla sicurezza nazionale in tutti i suoi campi virtuali. La maxi agenzia che a regime avrà circa 1.000 dipendenti non si occuperà solo di Web, cyber security e difesa virtuale, ma anche di golden power e 5G. Avrà la possibilità si chiudere accordi con altre nazioni o con singole aziende private. Potrà suggerire aggiornamenti normativi ma anche comminare sanzioni e utilizzare i propri dipendenti in qualità di pubblici ufficiali. In sostanza, l’Acn (questo l’acronimo) va ad accentrare poteri che prima erano in capo al ministero dello Sviluppo economico o ad altri dipartimenti di Palazzo Chigi e avrà l’ultima parola sui dossier più delicati. Un enorme potere che riferirà a due figure a basta. Il presidente del Consiglio e il Copasir. Lo schema iper accentrativo ha un suo enorme vantaggio: consentirà di limare i tempi morti della burocrazia e le difficoltà di dialogo tra un comitato e l’altro. «L’Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria», si legge nel testo. «I regolamenti previsti dal decreto possono recare disposizioni anche in deroga alle norme vigenti, in relazione all’assolvimento delle funzioni di tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico attribuite all’Agenzia stessa», prosegue il decreto. Gli incarichi, si spiega inoltre «del direttore generale e del vice direttore generale hanno la durata massima di quattro anni e sono rinnovabili, con successivi provvedimenti, per una durata complessiva massima di ulteriori quatto anni». L’Agenzia «può richiedere la collaborazione di altri organi dello Stato, di altre amministrazioni, delle forze di polizia o di enti pubblici per lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali».Ovviamente delegare a una struttura pubblica (ma svincolata dai ministeri) tutto questo potere impone una particolare attenzione. Senza dimenticare che nel corso dei prossimi sette anni transiteranno diversi miliardi nei budget di spesa. Va comunque segnalato che l’approccio di Mario Draghi su questa tematica è completamente diverso dagli schemi messi in cantiere e per fortuna non realizzati da Giuseppe Conte. Un solo esempio per capire la differenza. L’avvocato del popolo voleva creare un Fondazione alla diretta dipendenza del Dis con uno schema un po’ confuso. Soprattutto le bozze di decreto bypassarano il Copasir e quindi il vaglio democratico del Parlamento. Il bliz di Conte fu fermato - va detto - grazie a Fdi, Pd e Italia viva. Ieri invece il governo ha condiviso le bozze e a quanto risulta a La Verità recepito nel testo finale alcune osservazioni avanzate dal Copasir. Ci sarà l’audizione del direttore dell’Agenzia e il controllo del comitato sulle assunzioni. Va segnalato che saranno gestiti al di fuori delle prassi della Pa. Inoltre il governo dovrà informare preventivamente il Copasir della nomina di direttore e vicedirettore e avviare una relazione periodica sull’attività dell’agenzia. Nella bozza circolata mercoledì non erano presenti tutti questi dettagli. Segnale che il dialogo tra istituzioni sembra essere ripartito. Un tema fondamentale per evitare qualunque tipo di abuso in un comparto per definizione segreto e al tempo stesso potenzialmente invasivo. Va ricordato che l’Acn pescherà personale dal Dis e da altre strutture ma non avrà dipendenza formale dalle altre agenzie di sicurezza nazionale. Due i candidati per la direzione. L’attuale responsabile della cyber del Dis, Robero Baldoni, e Nunzia Ciardi, attuale capo della polizia postale.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.