
Angelo Onorato trovato strangolato nell’auto a Palermo, con una fascetta di plastica al collo. L’eurodeputata: «Lo hanno ucciso». Gli inquirenti: «Aperti a tutte le ipotesi».«Hanno ucciso mio marito». Sono le parole che l’eurodeputata Francesca Donato, vicesegretario della Democrazia cristiana di Palermo, sarebbe riuscita a dire ad alcuni suoi amici, che l’avrebbero chiamata al telefono per avere conferma della tragica notizia che ieri ha scosso la città siciliana. Suo marito Angelo Onorato, 54 anni, palermitano, è stato trovato senza vita all’interno della sua auto, una Range Rover, con una fascetta da elettricista attorno al collo.Contrariamente a quanto si è saputo in un primo momento, sul cadavere non sono state trovate ferite da colpi di pistola: l’auto era in ordine e non è stata ritrovata alcuna traccia di una ipotetica colluttazione. La morte, dunque, sarebbe stata provocata da strangolamento. C’era, invece, una chiazza di sangue sulla camicia, compatibile probabilmente con un getto uscito dalla bocca. L’uomo era al posto di guida mentre lo sportello posteriore dell’automobile era aperto. Gli investigatori non escludono che Onorato avesse un appuntamento con qualcuno proprio nella zona dove è stato trovato cadavere, una strada che si trova a poca distanza dall’imbocco dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo (in via Ugo La Malfa, per la precisione), in direzione Trapani. Un testimone ha detto alle agenzie di aver notato, poco dopo le 15, due donne che urlavano disperate accanto al suv dell’uomo, che aveva uno sportello aperto: «Erano le 15.15, c’erano due donne che urlavano accanto allo sportello aperto dell’auto e mi sono avvicinato: sul petto aveva del sangue e una fascetta sul collo», il suo racconto raccolto dal Quotidiano nazionale. Le due donne erano, in realtà, la moglie e la figlia Carolina, che si erano attivate per cercarlo. Per gli inquirenti e i magistrati restano aperte tutte le ipotesi, anche quella del suicidio.Architetto e proprietario di due negozi di arredamenti, Onorato era sposato dal 1999 con l’eurodeputata Donato, sua coetanea. La coppia ha due figli di 21 e 25 anni. Secondo le prime ricostruzioni, proprio la moglie ieri mattina stava cercando il coniuge al telefono ma, nonostante le chiamate e i messaggi, non era riuscita a ottenere risposta. Quindi la decisione di cercarlo, localizzando il cellulare. Poi la tragica scoperta, effettuata dalla moglie con la figlia. La Donato, che a giugno non si ricandida, fu eletta con la Lega nel 2019, dopo un primo tentativo con lo stesso partito nel 2014, ma da indipendente e con oltre 28.000 preferenze. Era iscritta al gruppo di estrema destra Identità e democrazia. Si era distinta per le sue posizioni fortemente euroscettiche e contrarie alla moneta unica. Due anni dopo lasciò il Carroccio e fondò la lista civica «Rinascita repubblicana e rinascita Palermo», con la quale si presentò alle elezioni comunali del capoluogo siciliano ottenendo il 3% dei voti. Negli anni della pandemia e dei lockdown, è stata spesso vicina alle istanze dei no vax e dei no green pass. Poi è passata a «Democrazia cristiana Sicilia nuova» di Salvatore Cuffaro a inizio 2023 ed è stata nominata commissario del partito in Sardegna. Secondo la Donato, come scritto in un post su Instagram, il progetto politico della Dc di Cuffaro rappresenta «un partito giovanissimo, sebbene con una storia antica e appassionante cui ispirarsi».Sul sito ufficiale della Dc, nella scheda di presentazione dell’eurodeputata, Francesca Donato sottolinea che «L’importante è che il nostro partito sappia cogliere e interpretare la domanda di rappresentanza che oggi proviene da parte di ampie categorie di cittadini che si sentono ormai politicamente orfani, incarnando con coerenza la difesa dei valori cristiani e umani, a partire da quello dell’uguaglianza, della solidarietà vera, della dignità e sacralità della vita umana, della pace e del dialogo».Donato è una avvocato ed è originaria di Ancona. Coetanea del marito e si era trasferita a Palermo dopo le nozze.
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