2022-01-01
Il «mito» del vischio che piace tanto agli americani è nato in Europa
True
Cespugliosa caratterizzata da bacche bianche o giallastre e foglie dalla forma oblunga, è da sempre oggetto di studio per le sue proprietà mediche, ed è anche al centro di numerose leggende essendo considerata una pianta sacra, probabilmente a causa della sua fioritura, che avviene durante e nonostante l’inverno.Chi non ha mai visto il classico film natalizio all’americana? Quelle pellicole i cui protagonisti si innamorano e, dopo una serie di ostacoli, si mettono insieme. Il tutto prima di baciarsi sotto un rametto di vischio, a conclusione del percorso amoroso. Una tradizione molto sentita negli Stati Uniti, un po’ meno da noi. Singolare, considerato che le leggende che avvolgono questa pianta usata come decorazione durante le Feste sono di origine europea, scandinava in particolare… Il vischio è una pianta cespugliosa caratterizzata da bacche bianche o giallastre e foglie dalla forma oblunga. Da sempre oggetto di studio per le sue proprietà mediche, è anche al centro di numerose leggende: è infatti considerata una pianta sacra, probabilmente a causa della sua fioritura, che avviene durante e nonostante l’inverno.Durante le Feste è utilizzata come augurio (pare che tenga lontane malattie e disgrazie) e, tra le altre cose, è simbolo d’amore.La leggenda parte dal figlio di Odino, il divino Baldur, analogo pagano di Cristo. Il dio della luce di scandinava ascendenza nacque e morì proprio con il tramite del vischio: il padre Odino, infatti, lo si identificava con l’albero cosmico, da cui, appunto, nasce il vischio. Quanto alla morte di Baldur, essa avvenne quando un ramo della pianta lo trafisse per mano del fratello, invidioso della sua bellezza e del suo potere: nulla avrebbe potuto scalfirlo, tranne la sacra pianta, che a differenza delle altre cresce tra cielo e terra, ovvero sui tronchi di alcuni alberi. La madre di Baldur si sciolse in un pianto le cui lacrime divennero bacche bianche e risvegliarono il figlio. Frigg, per la felicità, cominciò così a baciare tutti coloro che passavano sotto il vischio. Da allora gli innamorati che si baciano sotto questa pianta hanno la benedizione della dea.Come sempre, però, le leggende si intersecano tra loro e con la storia, creando confusione e avvolgendo i dettagli di mistero. Secondo lo storico Mark Forsyth, per esempio, la tradizione del bacio sotto il vischio non è da ascriversi a questa leggenda, ma a un’usanza nata in Gran Bretagna tra il 1720 e il 1784.Non solo nordici, però: in realtà le tradizioni sul vischio si sprecano in quasi tutta Europa e da epoche ormai remote. La mitologia greca, per esempio, narra che Enea potè accedere alla dimora dei morti grazie a un ramo di vischio (il «ramo d’oro»), guidato nel suo ritrovamento da due colombe.Anche i druidi erano amanti del vischio, almeno stando ai racconti di Plinio Il Vecchio. Secondo lo storico, erano soprattutto i sacerdoti a venerarlo. I loro rituali e le usanze mediche pare che si basassero su un modo particolare di raccogliere la pianta: i sacerdoti si arrampicavano sugli alberi che ospitavano il vischio, lo tagliavano con una sorta di falce dorata e lo lasciavano cadere all’interno di una pelle o di un mantello: se avesse toccato direttamente il suolo, infatti, avrebbe perso i suoi poteri speciali.Visto che la storia del vischio si lega inestricabilmente alle leggende pagane, non si tratta di una pianta ben vista dalla Chiesa e appare strano che essa sia tradizionalmente associata alle Festività natalizie. Vero è che il miscuglio di cristiano e pagano vige da tempo immemore e il vischio fa parte di quelle piante sempreverdi utilizzate in questo periodo (si pensi all’agrifoglio).In tutto il mondo esistono circa 1.500 specie di vischio, ma quello che conosciamo noi è il Viscum album. In alcuni Paesi - come la Gran Bretagna - è legato al Natale, mentre in altri - come la Francia - al Capodanno.Sta di fatto che la pianta è così amata per la sua resistenza alle asperità. Sarà per questo che è simbolo d’amore? E come l’amore, è anche un po’ parassita, in grado di rubare nutrienti dalla pianta ospite, ma di donare i suoi ad alcune specie di uccelli. Insomma, male e bene uniti come nelle migliori famiglie.Amore, poi, significa anche interconnessione: come quella tra le diverse culture che hanno sviluppato credenze e consapevolezza su questa bella pianta.Il nome è dovuto alla sostanza all’interno delle bacche bianche: vischiosa, appunto, per alcuni come il seme maschile, per altri come l’amore in sé. Il vischio è citato da Charles Dickens: ne Il Circolo Pickwick, lo scrittore racconta proprio l’usanza di baciare le ragazze sotto il vischio durante le Feste. Se si fossero sottratte, la sfortuna le avrebbe perseguitate.Ne Il libro degli schizzi, invece, Washington Irving crea, in qualche modo, la tradizione natalizia del vischio nella sua forma definitiva: gli americani presero spunto e da quel momento non si sono più fermati.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)