
Un libro raccoglie le lezioni di «teologia del corpo» tenute dal cardinale ai sacerdoti. Riflessioni che svelano una Chiesa capace di intervenire nei dibattiti senza snaturarsi.Il pensiero più umano su Giulia Cecchettin, un caso tanto inflazionato quanto banalizzato e poi abbandonato, non contiene la parola «patriarcato». L’ha espresso un signore circa sei anni prima dell’omicidio della ventiduenne di Padova per mano dell’ex fidanzato: «Il bisogno-desiderio di essere definitivamente amati e di amare definitamente non è sufficiente all’io per adeguare l’oggetto dell’amore. Questo non è a mia disposizione, la possibilità che qualcuno mi ami mi sorprende sempre da un oltre, da un altrove, mi è altra. Così il desiderio e la decisione di un amore fedele e indissolubile non pone alla mia mercé l’altro».Sono parole di un cardinale sull’amore. Angelo Scola, 82 anni, dopo aver lasciato l’Arcidiocesi di Milano per raggiunti limiti di età nel 2017, è stato invitato a tenere un corso di «teologia del corpo» a un gruppo di sacerdoti. Gli appunti di quelle lezioni sono diventati un prezioso testo ora pubblicato da Marcianum press (L’evidenza del corpo, 160 pagine, 18 euro). Per chi segua la pubblicistica del prelato, non può destare stupore l’avventurarsi con piglio sicuro e agilità filosofica nelle riflessioni antropologiche sulla differenza sessuale, l’amore, le neuroscienze, perfino il cyborg. Qui però l’impressionante sintesi del percorso rende il volume particolarmente utile al tempo presente, soprattutto come documentazione di ciò che possa offrire la Chiesa all’uomo in termini di parole e pensieri pertinenti alla vita.Gli anni che separano le lezioni di Scola dalla pubblicazione ne sottolineano la forza: in essi si è parlato di gender, di emancipazione, di parità, in un cicaleccio che spesso ha restituito l’impressione di non aggiungere nulla. I primi capitoli del volumetto spiegano la volontà di riprendere in modo sintetico e sistematico argomenti già trattati in scritti o discorsi precedenti, dichiarando un punto di vista esplicito: quello derivante dall’Incarnazione, ma che ambisce a tenersi tutto nella dinamica della razionalità. Il lettore è guidato in complesse sponde tra le Encicliche, che affrontano con coraggio e laicità anche i passi che mancano per un adeguato sviluppo del Magistero, alle prese con le complessità delle neuroscienze, dei cambiamenti sociali, degli sviluppi tecnologici. Al quinto capitolo inizia una catechesi sul mistero nuziale che illumina tante chiacchiere su recenti casi di cronaca. «Mistero», cioè dimensione non sondabile né definibile dell’esperienza di ciascuno: «Il fatto di esistere sempre e solo come femmina o come maschio (differenza sessuale) conduce a una scoperta affascinante: l’esperienza, a un tempo realissima e inesprimibile (per questo “mistero”) del fecondo donarsi all’altro (per questo “nuziale”). La differenza sessuale rinvia quindi, oggettivamente, all’amore come dono fecondo. Un vero e proprio mistero nuziale segna l’esistenza di ciascuno». Non è una definizione pacificata, eppure cancella ogni concezione di rapporto tra uomo e donna come minaccia o pretesa: «L’originarietà della differenza sessuale […] documenta in modo eminente il carattere drammatico dell’umana esistenza. Per il fatto di esistere necessariamente solo nella differenza sessuale, ognuno di noi è sospinto sulla strada dell’amore, la cui tensione unitivo-procreativa tende obiettivamente al frutto della vita». Ciò non significa che la domanda di felicità sia compiuta solo in chi diventi padre o madre, come ovvio. Piuttosto, «di fronte al rischio di abolizione dell’humanum che oggi incombe», nota Scola, «poter trattenere in unità analogica tutte le manifestazioni dell’amore ha un’importanza decisiva», derivante dal fatto che nessuno si compie da sé.Il cardinale insiste particolarmente sull’idea di «differenza» sessuale, ben separata dalla «diversità»: la prima porta in sé un tratto comune che la diversità esclude. Anzi: «Il tentativo dell’odierna cultura di scavalcare l’elemento originario della differenza sessuale» (in fondo sta qui la vera radice dell’ideologia gender: negare il dato e subordinarlo a una scelta culturale) finisce per rivelarsi un’utopia violenta che allontana l’uomo dalla sua felicità. Un simile discorso è distante anni luce da ogni possibile moralismo, e la sua lettura restituisce la vertigine del vero: «Nell’ambito dell’amore, alla dimensione del tempo è strappata ogni malizia. Non è un caso se lo stesso fenomeno dell’innamoramento, quando è ascoltato in tutta la sua imperiosa serietà, dica essenzialmente il per sempre. Ciò è dovuto al suo carattere di avvenimento che suscita attesa e che in prima battuta si imporrà, inaspettato e immeritato, senza chiedere permessi, del tutto estraneo alla sequenza dei fenomeni comuni e tuttavia unico capace di assicurare l’io. Ma, in seconda battuta, esso si rivolge alla libertà per formulare il suo invito: se ami, fatti avanti; decidi per l’amore. Ed il vero amore - come documenta ogni umana esperienza - contiene in sé il sacrificio».Da vero teologo, Scola rifugge l’astrazione e dilata le implicazioni di questa antropologia del corpo in giudizi sulla società: «Se l’individualismo moderno appariva fondato sulla figura prometeica di chi vuole sottrarre il fuoco agli dei per poter realizzare una più ampia autodeterminazione dell’uomo, l’individualismo postmoderno si configura con i tratti di Narciso, piegato ultimamente su sé stesso e sulla propria misura, incapace di riconoscersi come io in relazione e destinato a una deriva solitaria quando non autodistruttiva». È difficile non cogliere, nel solipsismo violento così descritto, un tratto profetico: non nel senso di anticipare ciò che accade, ma di riconoscere e dire ciò che esiste.
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Retroscena sul vertice con l’ucraino. Che rilancia: «Andrei a Budapest da Putin».
Claudio Durigon (Ansa)
Il sottosegretario leghista: «Le critiche di Pd e M5s sono staccate dalla realtà. Se Landini continua con le sue uscite, governeremo altri dieci anni. Adesso le aziende devono fare la loro parte e alzare i salari».