2024-03-13
Tutti i misteri dei nomi in codice. L’eredità Agnelli diventa un rebus
Marella Caracciolo (Ansa)
Nei documenti dell’inchiesta in cui si parla della residenza svizzera di Marella Caracciolo vengono usate sigle, da «Signora X» a «Mr L» e «Mimma». L’identità di tanti protagonisti della vicenda resta ignota.La Signora X, la Signora Y, Mister A, Mister L. E poi Mimma, Umberto e una signora che si presenta come «ex compagna» di Gianluigi Gabetti, uno dei più stretti collaboratori dell’avvocato Gianni Agnelli. Nelle prossime settimane gli inquirenti che lavorano all’inchiesta sull’eredità Agnelli dovranno anche chiarire chi sono i vari personaggi che appaiono nelle carte sequestrate tra cantine a «caveau» nel corso dell’indagine.Il documento più importante è quello trovato nella cantina dello studio di Gianluca Ferrero, commercialista di fiducia della famiglia Agnelli come lo era prima di lui il padre. Contiene le istruzioni alle quali attenersi per far sì che la residenza svizzera della Signora X non possa essere messa in discussione. Si intitola «Domicilio a Gstaad - Riassunto della situazione». Qui compaiono la Signora X e la Signora Y sulle cui identità gli inquirenti hanno pochi dubbi: la Signora X è Marella Caracciolo, la Signora Y è la figlia Margherita. Il documento è stato trovato all’interno di una cartellina intestata «D. M. Successione». Non c’è né firma né data, ma dal testo si può desumere che risalga all’inizio del 2010, quando diventa chiaro che le condizioni di salute di Marella non le consentono di vivere nella sua residenza di Sainkt Moritz, la mitica Chasa Alkione, per via dell’altitudine troppo elevata della località dell’Engadina. C’è l’esigenza di trovare una sistemazione adeguata e la scelta ricade appunto su Gstaad, che si trova a una quota sensibilmente inferiore e dove vivono alcuni amici di Marella. Nel documento - ampiamente citato dai giornali in questi giorni - c’è anche un passaggio particolarmente bizzarro. Riguarda il rinnovo del permesso C di Marella. Il permesso C è il documento che consente il diritto di soggiorno senza restrizioni agli stranieri in Svizzera e viene rilasciato a chi soggiorna regolarmente in Svizzera da almeno dieci anni. Quello di Marella dovrà essere rinnovato. «Non sono ovviamente in grado di garantire che questo permesso verrà rilasciato, ma lo ritengo verosimile se la richiesta verrà fatta tempestivamente, se siamo in grado di sostenere la nostra richiesta con una storia pertinente e la medesimo tempo plausibile (come pure vera) e se arrangiamo tutto il necessario per confermare questa storia». Con questo documento ne vien trovato un altro, questa volta in lingua inglese. Anche questo è senza firma né data e presumibilmente è stato redatto da un consulente svizzero. Spiega che «è importante che riceviamo le maggiori informazioni possibile tra quelle citate in queste carte». Si chiede il nome e indirizzo dell’amico che avrebbe ospitato «la Signora X» (indicata come «Mrs. X»), corredate da «alcune informazioni di contesto di questo amico», se si tratta di una casa o di un appartamento, se la Signora X potrà avere una propria linea telefonica e portare il proprio personale di servizio. E magari, se possibile avere una lista di «amici e conoscenti» che già vivono a Gstaad o che hanno una casa a Gstaad. Allegata a questa c’è anche una sorta di «modello» destinato all’amico che ospiterà la Signora X: «Sono molto lieto di apprendere quanto abbia gradito l’utilizzo della mia casa l’estate scorsa come sua residenza e che vorrebbe stabilire il suo domicilio e vivere nella mia casa, in quanto la sua salute non le permette di tornare nella sua casa di S» (Sainkt Moritz, ndr.). Infine, il consulente chiede la conferma di una serie di punti: ovvero che «Mr L non ha obiezioni alla registrazione del suo indirizzo come indirizzo della Signora X con le autorità municipali e l’ufficio postale. Non ha obiezioni per dotare la Signora X di una sua linea telefonica personale. La Signora X è invitata a portare durante i mesi estivi il suo personale di servizio a G (Gstaad) dato che in questo periodo lo staff di Mr A in G sarà ridotto. Non c’è nessun riferimento a nessuna compensazione pagata dalla Signora X a Mister A». Se le Signore X e Y sono di facile individuazione, manca di sapere l’indentità di Mister A e Mister L, che avrebbero dovuto fornire la «base logistica», per così dire, al soggiorno di Marella a Gstaad. Un dubbio che potrà essere chiarito dal professionista estensore dei documenti. Che è evidentemente un professionista di fiducia della famiglia dato che in un appunto allegato a questi documenti si chiede anche di sapere se «dobbiamo contattare noi l’avvocato svizzero che utilizziamo solitamente o se il cliente preferisce utilizzare un altro legale locale». Giova ricordare - anche se nei documenti non è citato - che tra gli indagati c’è anche il notaio svizzero Urs von Gruenigen.E poi ci sono Umberto e Mimma, entrambi da identificare. Umberto è colui che consegna, probabilmente a mano, una lettera sua datata 8 novembre 2018, che a sua volta trasmette a John Elkann un’altra lettera firmata da una certa Mimma. Viene trovato insieme ad altre lettere nel cosiddetto «caveau» di Villa T.O., la residenza fatta costruire da John nella collina torinese, a due passi da Villa Frescot. Documento «rilevante», secondo gli inquirenti, in quanto come gli altri trovati nello stesso locale «afferenti all’origine della decisione presa dalla famiglia Agnelli di far transitare l’eredità di Giovanni Agnelli direttamente in capo a John Elkann, escludendo la figlia Margherita». Chi sia Mimma però non si sa, o non si sa ancora. Potrebbe essere un diminutivo di Margherita? Due diverse fonti con una profonda conoscenza della famiglia lo escludono in modo assoluto. Né risultano altre Mimma nell’entourage della famiglia. Così come è da individuare Umberto, colui che consegna la lettera. Sempre nel caveau viene trovata una lettera firmata da una signora che afferma di essere la «ex compagna» di Gianluigi Gabetti. La lettera è datata 25 agosto 2014 e anche qui si parla dell’eredità e del patrimonio dell’avvocato Agnelli. Ma il nome riportato nella lettera risulta «sconosciuto» a una persona interpellata da questo giornale che ha lavorato a lungo con Gabetti, scomparso nel 2019. Mitomani, dice qualcuno tra le persone interpellate per questo articolo. Ma allora, perché conservare le lettere nel caveau?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.