2023-08-31
Missili contro droni, a soccombere è Kiev
Mosca colpisce pesantemente la capitale ucraina: «È il peggiore attacco da primavera». E affonda cinque navi nel Mar Nero. Gli invasi rispondono dal cielo in sette regioni russe. La voce di Evgenij Prigozhin torna sul Web. Il Cremlino: «Possibile schianto doloso».«La guerra si sta spostando nel territorio della Russia e non può essere fermata». Parola di Mykhailo Podolyak, il consigliere più fidato della presidenza ucraina. Una dichiarazione che sa più di minaccia, ma anche, in parte, di attualità. Sono più di sette giorni consecutivi ormai che Mosca dichiara di abbattere droni che piovono in territorio russo. Ieri notte sono stati presi di mira gli aeroporti, tre scali di Mosca sono stati chiusi per un drone disinnescato dalla contraerea russa, mentre quello di Pskov, nella zona Nord occidentale è rimasto chiuso per tutto il giorno (forse aprirà oggi) a causa dei detriti di almeno dieci droni che hanno distrutto quattro aerei da trasporto militare.Per la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, «l’attacco con i droni sul territorio russo dimostra l’agonia del regime di Kiev». Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, dopo le parole di apertura su una possibile soluzione politica sulla Crimea, torna sul tema per rassicurare gli umori interni al Paese: «Il lavoro di un gruppo delle forze armate ucraine ha permesso a un’intera brigata di attaccare Robotyne e di liberarla dopo settimane di assalti», ha detto, aggiungendo che «dopo averne messo in sicurezza i fianchi, ci siamo aperti la strada verso Tokmak e, infine, Melitopol e il confine con la Crimea». Kuleba si è anche recato dal presidente francese, Emmanuel Macron, per parlare «di un ulteriore sostegno militare, della Formula di pace e delle nostre esportazioni di grano verso i Paesi dell’Africa e oltre. L’ho ringraziato per aver riaffermato il continuo sostegno della Francia».Anche Kiev torna a esser colpita. «Non subiva un attacco così potente dalla primavera», hanno riferito le autorità militari. L’attacco missilistico di ieri ha causato la morte di due persone, mentre altre tre sono rimaste gravemente ferite. Mosca ha colpito e affondato anche cinque imbarcazioni ucraine che trasportavano uomini delle forze speciali da sbarco di Kiev, almeno 50 secondo le ricostruzioni.Nel frattempo anche da morto, Evgenij Prigozhin continua a far parlare di sé. La sua voce torna in Rete dopo la celebrazione dei funerali ai quali non ha partecipato il leader del Cremlino, Vladimir Putin. Nel video registrato e pubblicato su Telegram si può ascoltare una sua frase che dice: «Ricordatevi del passato ma vivete del futuro». Non si sa quando sia stata pronunciata né a cosa si riferisse. Poi lo stesso canale ha postato una base musicale con la voce di Prigozhin, una specie di rap. Il 24 giugno scorso, mentre era in corso la marcia dei suoi miliziani verso Mosca, rispondendo a Putin, che aveva denunciato l’azione di quelli che aveva definito «i traditori», Prigozhin rispondeva: «Il presidente si sbaglia, noi non siamo traditori, siamo patrioti».Mosca ha assicurato che sulla sua morte si seguono tutte le piste, compresa quella di un «crimine premeditato». Gli inquirenti russi non hanno finora sposato alcuna ipotesi in particolare, mentre in Occidente è diffusa la convinzione di un coinvolgimento del Cremlino nella catastrofe aerea. E si pensa già al dopo. «Sono sicuro che troveranno presto un sostituto alla guida della Wagner: è il braccio armato della Russia in Africa, sono mercenari assolutamente allineati a Mosca, al servizio di Putin. E in Africa non fanno certo missioni della pace». Le parole dell’Alto Rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in una pausa del Consiglio Ue informale dei ministri della difesa a Toledo.Nei prossimi giorni le attività diplomatiche della Russia si intensificheranno molto. Oggi e domani il ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov, e il capo della diplomazia turca, Hakan Fidan, si incontreranno per parlare dell’accordo sul grano. Ma sarà solo un accordo preliminare in vista del colloquio che si dovrebbe tenere l’8 settembre, forse a Sochi, tra Putin e il presidente turco Erdogan. Putin nei giorni scorsi ha accettato l’invito a recarsi a Pechino per incontrare il presidente XI Jinping. La visita dovrebbe avvenire a ottobre e sarebbe la prima uscita del presidente russo da quando è stato emesso il mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. Ordine di arresto in ogni caso non valido in Cina, che non ha mai sottoscritto lo Statuto di Roma. Sul tema la Cina non si esprime. il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, ha detto, tenendosi sul vago: «Il terzo Forum Belt and Road per la cooperazione internazionale si terrà entro fine anno. La Cina e i partner della nuova Via della Seta sono in contatto su questo. Daremo le informazioni a tempo debito». Intanto dal libro di Franklin Foer, The last politician: inside Joe Biden’s White House and the struggle for America’s future, atteso a breve nelle librerie, qualche piccola curiosità anche sul presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: Il primo incontro fra il presidente americano, Joe Biden, e il presidente ucraino nel settembre del 2021 non andò bene: i due non riuscirono a instaurare un rapporto con Zelensky che avrebbe avanzato la richiesta di entrare nella Nato cavalcando «analisi assurde» che avrebbero fatto «arrabbiare» il leader americano.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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