Dall’inizio dell’anno, l’Ftse mib è aumentato del 16%. Interessanti i titoli legati a lusso, tecnologia, yacht, Difesa e all’energia, mentre fanno ancora fatica l’immobiliare, le telecomunicazioni e le utilities.
Dall’inizio dell’anno, l’Ftse mib è aumentato del 16%. Interessanti i titoli legati a lusso, tecnologia, yacht, Difesa e all’energia, mentre fanno ancora fatica l’immobiliare, le telecomunicazioni e le utilities.Nonostante il periodo non certo facile, da inizio anno Piazza Affari svetta fra le Borse migliori in Europa con un +16% circa dell’indice Ftse mib. Meglio di noi fa solo di un punto percentuale la Borsa di Mosca, che però a tre anni è sotto del 5% ed è di fatto diventata un mercato vietato agli investitori occidentali. Anche a tre anni Milano (+56%) fa meglio dell’indice Eurostoxx 50 (quello composito delle migliori blue chip europee, le società ad alta capitalizzazione) ed è sopravanzata solo da Parigi (64%), trainata soprattutto dai titoli del lusso.Certo, se l’orizzonte temporale si allunga a partire dagli anni 2000, Piazza Affari sfigura perché i prezzi attuali dell’indice principale hanno raggiunto (dividendi compresi) solo in queste settimane i massimi del 2007, mentre nettamente meglio è andato l’indice azionario europeo e ancora di più di quello mondiale trainato da Wall Street.«A partire dal 2020, in realtà, Piazza Affari ha recuperato forza rispetto agli altri mercati», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf, «In particolare, questa volta, sono state soprattutto le blue chip a trainare la volata, mentre nel decennio passato erano stato soprattutto le small e mid cap (ovvero i titoli delle società a più piccola capitalizzazione) a essere preferite dagli investitori, in particolare stranieri», continua. Va detto che «gli utili delle società quotate italiane sono cresciuti del 43% all’anno negli ultimi tre anni e questo dovrebbe ricordare che le società quotate a Piazza Affari rappresentano comunque un campione migliore dell’economia italiana», conclude.Negli ultimi 36 mesi, in effetti, alcuni settori quotati a Piazza Affari si sono mossi con salite di oltre il 60-70% e fra questi in particolare ci sono quelli dei consumi discrezionali (lusso), tecnologia ed energia, mentre hanno perso o sono rimasti al palo sostanzialmente l’immobiliare, le telecomunicazioni e le utilities.Certo, non che Piazza Affari sia esente da difetti. Basta ricordare che nel 2022 ci sono state uscite dal listino per circa 40 miliardi di euro di capitalizzazione a fronte di nuove società quotate per soli 1,5 miliardi di euro. Il motivo? Diversi big hanno preferito quotarsi su altri mercati o liberarsi degli azionisti di minoranza. Negli ultimi mesi poi si è assistito a un ritorno di fiducia progressivo da parte degli investitori grazie ai segnali di rallentamento dell’inflazione e all’apparente superamento della crisi energetica, supportati dalla convinzione che i tassi di interesse siano giunti quasi ai massimi e dalla speranza che la riapertura cinese post pandemia possa dare un impulso positivo all’economia mondiale. Non a caso fra i titoli migliori da inizio anno si trovano quelli legati al lusso (come Brunello Cucinelli o gli yacht di Sanlorenzo) o quelli legati alla Difesa (Leonardo), dove la spesa europea e mondiale continua ad accelerare grazie anche all’invasione della Russia in Ucraina. D’altronde le opportunità anche su un piccolo mercato come quello di Piazza Affari non mancano. Ci sono titoli che hanno dato buone soddisfazioni ai risparmiatori, offrendo rendimenti anche a doppia cifra.Da inizio anno il titolo di Brunello Cucinelli è cresciuto di oltre il 30%, ad esempio. Lo stesso si può dire per Piaggio, salito nello stesso intervallo di tempo di quasi il 45%, e di Leonardo (+40%). Anche per chi punta a rischiare meno che con un singolo titolo, non manca l’offerta di fondi comuni che investono sul mercato azionario italiano. C’è ad esempio il fondo Fideuram Italia, cresciuto del 13% da inizio anno e dell’86% in 36 mesi. Lo stesso vale per il Fidelity Italy che da inizio 2023 ha reso oltre il 14% e negli ultimi tre anni quasi il 71%. Bene anche il Lemanik sicav high growth, salito di oltre l’11% quest’anno e di quasi il 90% negli ultimi tre anni. Non da meno l’Acomea PmItalia con una crescita di quasi l’8% nel 2023 e di oltre l’85% in 36 mesi. Anche l’offerta in Etf non manca. Per chi vuole essere certo di pagare poche commissioni ci sono l’iShares ttse Italia midsmall cap, in salita del 10% da inizio anno e del 60% in tre anni. Valori simili anche per l’Amundi is Italy mib esg, in crescita del 15% nel 2023 e di più del 73% negli ultimi 36 mesi. Quello che stiamo vivendo, insomma, è un momento di crescita per Piazza Affari, dopo anni di difficoltà per un listino che ha sempre visto nei titoli finanziari il suo cavallo di battaglia.
        Leonardo Apache La Russa (Ansa)
    
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
        Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)
Lo scienziato cattolico Howard Thomas Brady, ex sacerdote: «Con papa Francesco, ai ricercatori critici è stato vietato perfino di partecipare alle conferenze. La Chiesa non entri nel merito delle tesi: è lo stesso errore fatto con Galileo».
        (Istock)
    
Dopo aver sconvolto l’Unione, Pechino taglia dal piano strategico i veicoli green. E punta su quantistica, bio-produzione e idrogeno.
        Roberto Burioni (Ansa)
    
La virostar annuncia il suo trasloco su Substack, piattaforma a pagamento, per tenersi lontano dai «somari maleducati». Noi continueremo a «usarlo come sputacchiera».






