2021-12-08
Mi fronteggia la crisi di iscrizioni: «Sconti sui treni per chi aderisce»
Una mail pubblicizza «risparmi del 30% in prima e salotti su Italo». Ma è polemica.Tra i magistrati in queste ore gira una mail inviata da un giudice di Reggio Calabria, Giselda Stella, ad alcuni suoi colleghi. La donna li informa del risultato ottenuto dalla sua corrente, Magistratura indipendente. Ma non si tratta di una vittoria elettorale, bensì di un cospicuo sconto sul treno, del 30%, per viaggiare in salotto, club executive o prima classe con Italo.La Stella, entusiasta, scrive: «Care e cari colleghi, soprattutto ai pendolari come me, sono lieta di annunciare che Magistratura indipendente ha concluso una convenzione con Italo, che prevede una scontistica del 30% su qualunque tratta. Basta iscriversi alla nostra associazione». Il caso Palamara e la conseguente crisi di iscrizioni alle correnti si combatte anche così, in stile Achille Lauro: tu ti iscrivi e io ti faccio avere uno sconto sul treno. Posti di lusso, mica terza classe. I dettagli dell’accordo sono descritti in una mail firmata dalla segreteria della corrente, ovvero dal segretario generale Angelo Piraino e dal segretario organizzativo Pucci Lucantonio. I quali annunciano: «Magistratura indipendente ha definito una comoda convenzione con Italo treno per tutti i magistrati di Mi». E invitano i colleghi che non intendano aderire a comunicarlo.La scelta di stipulare convenzioni è un po’ una caratteristica della corrente moderata delle toghe che, in questo, fa concorrenza all’Associazione nazionale magistrati, il sindacato di categoria che ha siglato accordi con alcune compagnie assicurative per la responsabilità civile dei magistrati, ma anche con diverse aziende per l’acquisto di libri, codici, toghe, prodotti e servizi bancari e finanziari. A sua volta Mi offre ai propri iscritti convenzioni con BancaSai, Allianz, con una concessionaria campana di Jaguar, Land Rover e Volvo, e con una catena di hotel. Il segretario generale Piraino, nipote di Paolo Borsellino, difende l’accordo con Italo: «Per esempio molti magistrati della Cassazione sono napoletani e prendono il treno per Roma tutti i giorni a proprie spese. E comunque noi abbiamo già altre convenzioni. Abbiamo sempre fortemente spinto perché l’Anm segua con più decisione la sua vocazione sindacale, ma restiamo un gruppo di pensiero all’interno dell’associazione. Semplicemente vogliamo un’Anm meno “politica” e più attenta ai bisogni dei magistrati e lo testimoniamo con la nostra azione». Ma le correnti non dovrebbero occuparsi di studi, di convegni, di diritto? «Noi facciamo anche questo. A Napoli abbiamo organizzato un convegno di altissimo profilo sulle riforme della giustizia e su quelle istituzionali. Il nostro primo pensiero sono le linee di sviluppo, le esigenze e le riforme necessarie per la magistratura, ma le due cose non sono in contraddizione». Siete l’unica corrente che stipula convenzioni… «Lo ripeto: per noi è normale perché crediamo nella natura sindacale dell’Anm. L’attenzione di quest’ultima a materie come quella previdenziale ed economica sono frutto di una nostra stimolazione. L’ufficio sindacale che dà assistenza ai colleghi è nato su nostra richiesta. Quando si discute della condizione lavorativa del magistrato noi siamo come il tafano di Socrate, pungiamo l’Anm e lo facciamo in modo propositivo per dimostrare che le cose si possono fare. In questo momento l’associazione soffre di una grande crisi di rappresentatività e dà segnali di stanchezza perché per troppo tempo si è occupata della politica giudiziaria alta e meno dei problemi dei colleghi che cercano risposte». Mi sta dicendo che voi vincete le elezioni perché vi occupate di questioni concrete? «Anche». Ma proporre uno sconto in cambio dell’iscrizione non è stato un autogol? Piraino ammette: «Forse da una collega è stata usata un’espressione infelice che può aver dato vita a qualche piccolo equivoco. Ma di certo non ci si iscrive a Mi per avere uno sconto. In questo momento tutte le correnti hanno una grossa crisi di iscrizioni. Il magistrato medio, dopo il caso Palamara, è preoccupato per le conseguenze dell’adesione a una corrente. Non penso che possa essere uno sconto a fare la differenza». Oggi quanti iscritti avete? «Non lo so con esattezza. Posso dire che sono molti meno dei nostri votanti. Il rapporto è squilibratissimo».
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)