2024-09-15
Siamo tutti Salvini. Difendiamo i confini
Matteo Salvini (Instagram)
«Sequestrare» gli italiani, come fece Conte, è consentito; fermare i clandestini, no. Mentre mezza Europa cambia linea sui migranti, il leghista rischia la galera per aver fatto la stessa cosa cinque anni fa: è un processo alla politica.Giuseppe Conte ha sequestrato per mesi 60 milioni di italiani, rinchiudendoli in casa e privandoli del diritto di passeggiare e di andare dove volevano, ma a nessun magistrato è saltato in mente di accusare l’ex premier grillino di sequestro di persona. Anche se forse c’erano gli estremi. Men che meno i procuratori hanno chiesto di processare Mario Draghi per aver abolito con decreto del presidente del Consiglio il diritto di lavorare e di poter usufruire di mezzi e servizi pubblici a quanti non si erano vaccinati. E anche in questo caso, di ragioni per aprire un fascicolo in Procura non ce n’erano poche. Perciò risulta ancor più grave e più politica la richiesta, non soltanto di mandare alla sbarra Matteo Salvini per aver negato, quando era ministro dell’Interno, lo sbarco in Italia a 147 migranti, ma addirittura di condannarlo a sei anni di carcere. Forse i diritti degli italiani di viaggiare liberamente lungo la penisola hanno meno peso dei diritti di chi non è italiano e pretende però di poter andare a spasso nel nostro Paese a spese della collettività e senza esserne stato invitato? O forse il diritto internazionale, quello che tutela la Libertà - con la L maiuscola - e assicura la tutela - anche legale, ovviamente a spese di chi paga le tasse, cioè degli italiani - a qualsiasi persona, vale solo se si è migranti? Le domande sono legittime di fronte alla requisitoria dei pm di Palermo, che nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, hanno invocato una sentenza contro un ministro che ha il solo torto di aver difeso i confini nazionali, come aveva promesso agli italiani e dai quali aveva ricevuto un mandato.Già era apparso incredibile che dei magistrati disapplicassero i decreti del governo, procedendo direttamente a una propria interpretazione del diritto. Già avevamo giudicato insostenibile la posizione di alcune Procure, che con misure ad hoc hanno nel passato reso inefficace la lotta all’immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani. Ma nel caso che vede coinvolto il leader della Lega siamo oltre. Qui non è a processo un uomo politico, di cui si può condividere oppure no la linea. Qui è a rischio di condanna la stessa politica, che è privata del potere di decidere ciò che è giusto nell’interesse degli italiani, pena finire alla sbarra con accuse incredibilmente gravi: sequestro di persona aggravato. Lasciamo perdere il fatto che dopo Salvini altri ministri dell’Interno hanno fermato in porto per giorni una nave carica di migranti, ma essendo cari alla sinistra o al Quirinale nessuno ha osato trascinarli in giudizio. E accantoniamo pure il fatto che questo processo non sarebbe mai potuto partire se in maniera vigliacca, per far fuori un avversario, i 5 stelle e il Pd non avessero concesso l’autorizzazione a procedere. Come sappiamo, perché è già avvenuto in passato, la sinistra se non riesce a battere il centrodestra nell’urna prova a farlo nei tribunali, grazie all’aiuto della magistratura. Ma a parte questi fatti oggettivi, che già dovrebbero indurre a severe riflessioni, ciò che emerge è lo strapotere dei pm, i quali sono in grado di processare non soltanto l’onorevole Matteo Salvini, ma l’intera classe politica che osa mettere in pratica ciò che gli italiani vogliono, ovvero lo stop a un’immigrazione dissennata e pericolosa.Mentre il mondo va in una direzione, la magistratura procede in direzione ostinata e contraria. Mentre i principali Paesi europei chiudono i confini, scegliendo di respingere la folla di extracomunitari che cerca di varcare la frontiera, noi, secondo le Procure, non possiamo fare nulla per fermarla, altrimenti rischiamo la galera. In Olanda il nuovo governo ha appena chiesto la sospensione di tutti gli ingressi, respingendo anche i richiedenti asilo. In Germania, Olaf Scholz ha di recente rivendicato il diritto di bloccare i profughi, reclamando la difesa del territorio nazionale. E la Svezia, patria dell’accoglienza, l’altra settimana si è detta disponibile a pagare 30.000 euro per rimandare a casa anche un solo straniero. Sì, l’Europa si chiude. Il mondo si chiude. Noi invece, grazie alle Procure che vedono solo un diritto, quello dei clandestini ma mai quello degli italiani a vivere sereni, apriamo.Chi ha a cuore il nostro Paese, oggi si sente Salvini, pronto a difendere i confini. È un diritto degli italiani che vale più dei diritti di chi, pur non essendo italiano, piace tanto ai compagni e alle toghe rosse.
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