2022-07-31
Mentre governo e sindacati parlano le aziende danno bonus anti carovita
Quello di Intesa è l’ultimo caso: in tutta Italia le imprese erogano aiuti ai dipendenti.La crescita superiore delle attese del Pil italiano è una «buona notizia» ma «nel secondo semestre dell’anno c’è il rischio che il trend di crescita del Pil si inverta» e quindi per il governo che verrà sarà prioritaria una «riduzione della contribuzione per aumentare il netto in busta paga, ma il taglio deve essere consistente, superiore cioè all’una tantum dei 200 euro», ha detto ieri il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista. Ma mentre il sindacato parla al futuro e anche i tavoli aperti con la politica non portano ad azioni immediate, le aziende cominciano a fare da sole. L’ultimo annuncio, in realtà, è arrivato da una banca ovvero da Intesa Sanpaolo che ha deciso di destinare agli 82.000 dipendenti in Italia e all’estero, eccetto chi ha funzione di dirigente o equivalente, un contributo economico straordinario di circa 500 euro, per un ammontare complessivo di circa 50 milioni. Obiettivo: mitigare l’impatto del rincaro dei prezzi e delle difficoltà provocate dalla pandemia. La banca deve essere considerata come una «parte della famiglia», ha spiegato venerdì l’ad Carlo Messina presentando i conti alla comunità finanziaria. Il contributo di 500 euro non sarà parte integrante del salario e Messina spera che si tratti di una situazione transitoria, «altrimenti dovremo trovare una forma di compensazione anche il prossimo anno».Intesa non è la sola a muoversi con il welfare aziendale. Bonus speciali, premi in busta paga e anche buoni carburante sono stati previsti anche da numerose imprese, grandi e piccole. Come la Fonti di Vinadio che ha deciso di sostenere i 200 dipendenti di Acqua Sant’Anna con una mensilità aggiuntiva lorda. C’è la Valeo di Mondovì, che ha concesso un superminimo in busta paga senza richiedere l’assorbimento fino al 2024. Marco Piccolo, amministratore delegato dell’azienda torinese Reynaldi cosmetici, ha donato un terzo degli utili aziendali ai dipendenti: «Sono cinque mensilità in più in busta paga. Più dai, più ti viene restituito», ha detto. Mentre a Madonna dell’Olmo, dove si concia pellame rettile per la francese Hermès, si applica un bonus fisso in busta paga per i circa 80 dipendenti. La Labomar, in provincia di Treviso con circa 300 addetti, quotata sul mercato Euronext growth di Borsa italiana, a maggio ha dato un bonus di 700 euro ai dipendenti con almeno sei mesi di anzianità, allo scopo di aiutare le loro famiglie «ad affrontare i rincari degli ultimi mesi che incidono in maniera sempre più rilevante sulle spese di casa e per i carburanti». Un premio straordinario di 1.000 euro lordi a ciascuno dei propri collaboratori in Italia è quanto ha deciso, sempre a maggio, la bergamasca Brembo, leader del settore nello sviluppo e nella produzione di impianti frenanti per veicoli, per «dare un segnale» in un «contesto macroeconomico italiano in cui il carovita è aumentato significativamente». Anche Radicigroup ha stanziato oltre 2 milioni per erogare un contributo di 1.000 euro lordi quale premio una tantum ai circa 1.500 addetti delle sedi italiane (compresi i lavoratori interinali). E la Atlante, azienda di Casalecchio di Reno (Bologna) attiva nel settore della grande distribuzione alimentare in Italia e all’estero, alla fine di giugno ha destinato un bonus anti inflazione di 458 euro per ognuno dei suoi 90 dipendenti. Replicando un intervento già messo in campo durante il primo lockdown con un contributo settimanale di 150 euro ai lavoratori con figli.