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Mazzoncini (Fs) ai suoi dipendenti: «Lascio per spoil system del governo»

Mazzoncini (Fs) ai suoi dipendenti: «Lascio per spoil system del governo»
Ansa

Pubblichiamo la lettera che l'amministratore delegato ha inviato ai suoi dipendenti dopo l'annuncio del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli di azzerare i vertici di Ferrovie dello Stato.

Cari amici, dopo poco meno di tre anni, a seguito della decisione del nuovo Governo di applicare lo spoil system, lascio l'incarico di ad di Ferrovie dello Stato Italiane. Per chi come me ha il trasporto pubblico nel sangue non è difficile raccontare il privilegio e l'esperienza di arrivare a 47 anni alla guida di questa straordinaria azienda del Paese e di farla crescere come mai prima d'ora. In questo triennio FS crescendo al ritmo del 18% annuo ha chiuso i migliori bilanci di sempre con un utile medio di 645 Ml€, cresciuto del 60% rispetto al triennio precedente.

Contemporaneamente ha portato gli investimenti dai 4 miliardi di euro medi del triennio precedete a 6 nel 2017 e a 8 nel 2018 con l'arrivo di Anas. Vale oggi il 2% del PIL del Paese e occupa 81.000 persone dirette e 240.000 con l'indotto. E soprattutto tra il 2014 e il 2018 il numero di passeggeri sui treni è cresciuto del 25%, vero obiettivo del nostro lavoro. Finalmente in accordo con le Regioni si rilancia il trasporto ferroviario regionale con il mega investimento di 5 miliardi di euro di nuovi treni che sono in costruzione nelle fabbriche italiane di Hitachi e Alstom e arriveranno sui binari dalla prossima primavera portando la loro anzianità media da 24 a 9 anni in linea con i migliori benchmark. Anche in attesa di questi nuovi investimenti è cresciuta la customer satisfaction dei treni regionali di 5 punti percentuali. Busitalia è passata dal 2012 a oggi da 100 a 600 Ml€ di ricavi diventando il benchmark del mercato.

Con la nascita di Mercitalia, 1,5 miliardi di euro di investimenti, abbiamo posto le basi per il rilancio del trasporto merci su ferro secondo gli obiettivi di Cop 21. Fs è anche finalmente diventato un grande player europeo capace di crescere in Europa in questi tre anni ben più dei tedeschi, dei francesi e degli inglesi che da anni si dividevano il palcoscenico. FS è oggi il primo operatore in Italia e in Grecia, il secondo in Germania, il terzo in Olanda ed è già attivo in Uk, Francia e Svizzera e ha guidato - con il mio personale impegno - l'Uic, l'associazione mondiale delle ferrovie. È cresciuta l'ingegneria in Italferr e il mondo digitale con il lancio della piattaforma Nugo. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un grande board, che ha tra l'altro rafforzato tutti i presidi di governance per assicurare trasparenza e integrità alla gestione aziendale, un grande team di manager impegnati e preparati e alla grandissima famiglia dei ferrovieri, autentico patrimonio del Paese che ringrazio di cuore per il quotidiano impegno e per la straordinaria accoglienza che mi hanno riservato.Ora mi riposo un po', buona estate e in bocca al lupo a tutti. Renato

«Ho provato anch’io un “Truman Show”»
Giovanna Rei (Getty Images)
L’attrice napoletana Giovanna Rei: «Ne “Il Protagonista” facevo credere a un ragazzo di amarlo, ho vissuto una vita fittizia per un mese Fu uno scherzo terribile. Carlo Vanzina ha cambiato la mia esistenza, al suo funerale ho pianto come a quello di mio nonno»

Giovanna Rei è un’attrice che ha conosciuto la grande notorietà, senza inseguirla, spesso quasi per caso, ma non hai mai avuto paura di fare un passo indietro pur di difendere se stessa e la sua vita. È appena apparsa nella serie tv Noi del Rione Sanità di Luca Miniero, trasmessa da Rai 1 con ottimi riscontri di pubblico. Una buona occasione per fare il punto sulla sua carriera.

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content.jwplatform.com
Il Gourmet Bus porta in giro le eccellenze della nostra tradizione culinaria. A bordo nella sosta romana il ministro Santanchè: «Noi meglio dei francesi, ma siamo disuniti».

Se pochi giorni fa qualcuno avesse sottovalutato lo storico riconoscimento che l’Unesco ha accordato alla cucina italiana, da quest’anno patrimonio culturale immateriale globale, è il ministro del Turismo Daniela Santanchè, a bordo del Gourmet Bus, a spiegare cosa significhi: «Non è soltanto una questione di immagine, che pur è importante, ma di numeri, perché aiuta e fa crescere il valore delle nostre aziende, dei nostri ristoratori e si traduce in posti di lavoro stabili. Nel settore del turismo abbiamo ancora molti lavoratori stagionali che vorremmo stabilizzati. Grazie a riconoscimenti come questo potranno lavorare di più, anche 12 mesi l’anno». Non solo: secondo le associazioni di settore il titolo riconosciuto dall’Unesco potrà determinare nell’arco di due anni un incremento dei flussi turistici fino all’8%, pari a circa 18 milioni di pernottamenti aggiuntivi.

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Bottiglie di spumante a rischio col regolamento Ue sugli imballaggi
iStock
Per il consorzio del riciclo, le norme in discussione penalizzano i contenitori di vetro scuro e spesso, tipici ad esempio del Prosecco e fondamentali per il metodo classico. Un regalo agli Stati del Nord, senza vino.

Messaggio in bottiglia da Bruxelles: per boicottare il vino ci occupiamo del vetro, così come suggerito dai tedeschi. Cancellare le bottiglie scure in vetro pesante vuol dire impedire che in Europa si producano spumanti, a cominciare dallo Champagne, e olio extravergine di oliva. Vuol dire sottrarre all’Ue un ammontare di esportazioni che vale circa 11 miliardi (8 dagli spumanti, 3 dall’extravergine). Tutto perché nella nuova direttiva sugli imballaggi, figlia del Green deal (che è durissimo a morire), c’è scritto: «Entro il 2030 un imballaggio o una bottiglia costituiti per più del 30% del proprio peso da materiale non riciclabile non può più essere messo in commercio». È il seguito del regolamento sugli imballaggi che si pensava fosse stato accantonato: prevede che il vuoto a perdere sia riciclato al 90%, però si continua a discutere se debba invece essere del tutto abolito (si fa fatica a pensare che uno vada - tanto per restare nel vino - a Beaune a farsi rabboccare La Tâche o da Antinori a chiedere di fare il pieno di Solaia), e ancora se debbano andare fuori commercio le bottiglie che pesano più di 700 grammi.

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«Porterò in Senato il caso di Andrea, ferito dai rapinatori e mai risarcito»
Maurizio Gasparri (Ansa)
Maurizio Gasparri: «Sono gravemente indignato. Lui e i suoi genitori meritano la tutela negata dalle lungaggini della burocrazia».

Fuori è già Natale. Ma dentro la casa della famiglia Furlan, a Padova, non ci sono addobbi. L’ultima volta che mamma Cristina e papà Fabiano hanno fatto l’albero era il 2013. Pochi giorni dopo, la sera del 14 dicembre, un bandito entra in un supermercato e spara a suo figlio Andrea, allora ventitreenne, assunto al Prix Quality Spa di Albignasego da appena due mesi.

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