2018-07-09
«Dopo le Ong, stop alle navi delle missioni europee. Portino i migranti altrove»
La nuova sfida del ministro dell'Interno Matteo Salvini: «Perché devono sbarcarli proprio in Italia? I miei predecessori hanno firmato accordi assurdi. Giovedì in Europa dirò che si cambia».Ministro, non arrivano più le navi delle Ong....«Le Ong forse hanno capito. Adesso sono in Francia, in Spagna, a Malta.»Però arrivano quelle delle missioni internazionali...«Non sarà più così semplice. Ne ho appena parlato con il presidente del Consiglio».E che cosa gli ha detto?«Proprio questo: che le navi delle missioni internazionali (Themis, Triton, Sophia) non devono arrivare tutte in Italia. Qualcuna sì, tutte no».Le navi internazionali come le Ong?«Prenda Sophia. Missione europea, e va bene. Salva le vite, e va bene. Guida italiana, ne siamo orgogliosi. Ma perché gli immigrati recuperati devono per forza arrivare in Italia?».Forse perché avevamo firmato un accordo?«Sì, negli accordi firmati da chi mi ha preceduto, cioè dai simpatici governi del Pd, c'è scritto proprio quello. Forse non capivano…».Come non capivano?«Guardi: la missione europea Themis prevede 32 imbarcazioni. Di queste 30 sono italiane. Dico io: ma che missione europea è?».Ora lei conta di cambiare quegli accordi?«Yes. Giovedì sono a Innsbruck, prima riunione del Consiglio europeo dei ministri dell'Interno. E questo sarà uno dei dossier che metterò sul tavolo. Mi toccherà fare il bastian contrario come sempre».Alzerà la voce.«Alzare la voce serve. Ha visto che cosa ha detto Jean Claude Juncker? Che ci vogliono 10.000 soldati di Frontex per controllare le frontiere europee. In un mese la sveglia all'Europa l'abbiamo suonata in maniera evidente».E in Italia? «In Italia stiamo riprendendo in mano tutti gli appalti dell'accoglienza per ridurre le spese». Per esempio?«Il contratto per la manutenzione del maxi centro di Mineo in Sicilia è stato ridotto da tre anni a un anno».Conviene?«Beh sì. Anche perché il mio obiettivo è chiudere». Perché non chiude subito?«L'ho già fatto, dove possibile. Per esempio alcuni hotspot che dovevano partire in Sardegna, Sicilia e Calabria sono stati bloccati sul nascere».Per ridurre i costi, però, bisogna anche velocizzare i tempi in cui si risponde alle domande dei richiedenti asilo…«Sì, infatti abbiamo appena stanziato 33 milioni di euro proprio per questo». L'arretrato è pesante.«Abbiamo 130 mila richieste pendenti».Quanto ci vuole in media per arrivare alla fine dell'iter? Due anni?«Anche di più. Dallo sbarco all'esame del ricorso si arriva quasi a tre anni». Bisogna accorciare i tempi.«Sì, bisogna portarli alla media europea». Quindi?«Quindi almeno dimezzarli». E come?«Con i 33 milioni appena stanziati. E con i 250 nuovi funzionari per le commissioni esaminatrici che sono entrati in funzione proprio in queste ore». Per ogni richiedente asilo oggi lo Stato spende 35 euro al giorno.«Stiamo lavorando con Raffaele Cantone, quindi con l'Autorità anticorruzione, per ridurre drasticamente questa somma».A quanto?«A 25 euro. Anche qui, in media con il resto d'Europa».Entro quando lo farete?«Entro la fine del mese di luglio».Risparmio previsto?«500 milioni di euro: mezzo miliardo».In Italia per chi non è profugo (7% dei richiedenti asilo) e non ha la protezione sussidiaria (5%), ci si è inventati la protezione umanitaria, che allarga la platea di quelli che dobbiamo accogliere. Lei ha chiesto una stretta.«Ho solo chiesto ai Prefetti di applicare la norma».Che cosa dice la norma?«C'è una sentenza della Cassazione che dice che la protezione umanitaria deve avere carattere eccezionale e residuale». E invece?«Invece qui l'abbiamo portata al 28% del totale. Si dichiarano tutti malati o omosessuali. Cosa che evidentemente non è possibile». Quindi meno permessi umanitari.«Meno permessi umanitari, per essere più umanitari con chi ne ha davvero diritto».Hanno detto che se la prende con bimbi e donne incinte.«Mentono sapendo di mentire. Anche se fossi il più cattivo del mondo, non è possibile. Donne e bambini non si possono espellere». A proposito di espulsioni: con i rimpatri come siamo messi?«Ho in agenda una missione in Tunisia e contatti con altri governi per migliorare i contratti di riammissione. O per farli laddove non esistono». E come si fa?«Ci vogliono quattrini. Per questo abbiamo appena dirottato 42 milioni dal capitolo accoglienza al capitolo rimpatri».La Tunisia è uno dei Paesi con cui abbiamo l'accordo.«Sì, ed è quello che funziona meglio. Sono due charter a settimana, 80-90 persone. Ma con tutto il pregresso che ci hanno lasciato…».E poi ci sono richiedenti asilo che fanno ricorso in tribunale quando la domanda è respinta.«Sì, quello è un problema. La riforma Minniti, che aveva alcuni aspetti positivi, ha intasato i tribunali. C'è gente che con il gratuito patrocinio si sta arricchendo». In che senso?«È una catena di montaggio basata su ricorsi palesemente infondati, come i falsi incidenti stradali in alcune province italiane». Passiamo all'economia.«Passiamo».La flat tax arriva? «Certo. Il primo mattoncino lo mettiamo già nel 2018».Che cosa intende per primo mattoncino?«Un primo segnale». Solo un segnale?«Non si può far tutto subito».In concreto: quante persone pagheranno meno tasse?«Non glielo so dire. Ma si parte delle partite Iva e dalle imprese».E le famiglie?«Nel 2018 non ancora».Nel 2019?«È in programma».E la legge Fornero?«Anche sulla legge Fornero interverremo in autunno, checché ne dicano Boeri e compagnia bella».Sarà introdotta quota 100?«Questa è la mia richiesta». Le misure del decreto dignità contro il precariato hanno creato un po' di scompiglio fra i piccoli e medi imprenditori, che sono la sua base elettorale.«Ho chiesto di sondare le reazioni al decreto fra i nostri elettori: il 70 per cento è soddisfatto». Il 70 per cento?«La lotta al precariato è sacrosanta. Ma adesso ci sta qualche limatura».Che limatura?«In alcuni settori (turismo, servizi, agricoltura…) è necessario intervenire, per aggiungere nuove opportunità». Pensa ai voucher?«Sì, sui voucher non molliamo. E poi bisogna evitare i contenziosi che arricchiscono solo gli avvocati».Le piccole aziende in Italia si sentono come Cenerentola…«E infatti noi interverremo anche sul pubblico, con il ministro Giulia Bongiorno, per introdurre criteri di merito e di premi per gli statali. Così riavviciniamo un po' i due mondi».Un sistema di premi per gli statali?«Sì, i sindacati non saranno d'accordo. Ma chissenefrega».Riassumendo…«Riassumiamo pure».Abolizione Fornero, reddito di cittadinanza e primi passi di flat tax: ci saranno tutti nella manovra d'autunno.«Esatto».E senza aumentare le tasse? «Esatto».Niente patrimoniale?«La patrimoniale è esclusa dal contratto di governo. E poi c'è il discorso Equitalia…».Intende la pace fiscale? Cioè il condono?«No, non è un condono. Il condono riguarda gli evasori». E invece la pace fiscale?«La pace fiscale tocca solo quelli che hanno dichiarato correttamente i loro redditi, ma poi non sono riusciti a pagare perché non ce la facevano. Anche quando si tratta di piccole somme».Cioè fino a che soglia?«Io l'avevo chiesta sotto i 100.000 euro proprio per limitarla ai casi dei pensionati, degli artigiani…».E invece la soglia potrebbe aumentare?«Mi dicono: c'è tanta gente sui 130.000 euro o 150.000… E io ho detto: va beh, a me interessa il principio. Che non siano quelli che devono due milioni di euro».Quindi la soglia potrebbe essere 200.000 euro?«Sì, ma la metà della gente è sotto i 100.000».E da questo quanto sperate di incassare?«Minimo 20-25 miliardi di euro».Tanti soldi. Ma non basteranno per coprire tutto.«È ovvio che dovremo andare a discutere in Europa. Il ministro Paolo Savona è pronto».E il ministro Tria?«Il ministro dell'Economia ha come compito quello di essere prudente. Ma la squadra di governo accompagnerà questa prudenza verso lidi coraggiosi».O si cambia l'Europa o si muore.«Ovvio: bisogna farsi valere, bisogna farsi sentire. Il ministro Savona ha ben chiari in testa tempi, modi e dossier».Passiamo al capitolo dei fondi della Lega. Che dirà al presidente Mattarella?«Innanzitutto è doveroso rendergli conto di un mese di lavoro al Viminale, sul fronte immigrazione e sulla lotta alla mafia». E poi?«Poi gli farò presente che noi siamo tranquilli e sereni, che la nostra è una gestione trasparente da anni. E se fosse necessario gli racconterò che cosa è successo dieci anni fa».Dicono che avete rubato…«Sono già partite le querele. Non si devono permettere. Noi siamo parte lesa. Abbiamo studiato il caso: l'unico precedente del genere è in Turchia». La Turchia?«Sì, noi rischieremmo di essere peggio. Dove sono quelli che si preoccupano sempre di libertà e diritti civili?».Il presidente della Camera Roberto Fico ha detto che le sentenze definitive vanno rispettate.«Ho appena mandato un messaggio a Luigi Di Maio e al ministro Bonafede: comunicate al presidente Fico che qui siamo al primo grado. Altro che sentenza definitiva. E la contestazione, per altro, è tra i 300.000 e i 400.000 euro». E dove spuntano allora i 49 milioni?«Sembra di essere su Topolino, quando Paperone si lancia nelle monete del suo deposito. Quel numero non lo prendo nemmeno in considerazione».Ripeterebbe che è una sentenza politica?«Mi rifaccio alle parole del giudice Carlo Nordio, che ha detto esattamente questo». Se i magistrati andranno avanti ha idea di fare un partito nuovo?«Non saranno i magistrati a farmi decidere l'azione politica».Capitolo sicurezza. Si farà la legge sulla legittima difesa?«Sì, prima possibile. Entro il 2018. E abbiamo anche un altro passaggio importante, di cui ho appena parlato con il ministro Bonafede».Quale? «Cancellare gli sconti di pena e il rito abbreviato per reati particolarmente gravi, come stupro e omicidio. Ci stavamo già riuscendo nella scorsa legislatura».E poi?«Poi si mise di mezzo Forza Italia, in nome del garantismo. Ma che c'entra il garantismo con lo stupro?».Visto che ha citato Forza Italia, vogliamo parlare un po' del centrodestra? «Parliamone».Come va con Berlusconi?«Mi sono visto l'altro giorno».Che vi siete detti?«Più di un'ora di chiacchierata sulla vittoria alle amministrative, sulle alleanze regionali e sulle prossime scadenze elettorali d'autunno. In cui, ovviamente, ci presenteremo insieme».L'alleanza dunque regge?«La nostra squadra è quella del centrodestra che, per altro, stando ai sondaggi (per quel che valgono i sondaggi) è pure in ottima salute».Berlusconi le ha detto qualcosa sul governo?«Mi ha fatto i complimenti per quello che sto personalmente facendo».È vero che sono in molti a voler passare da Forza Italia alla Lega?«Passaggi? Non siamo un tram, né una diligenza. È vero che la Lega sta vivendo una fase di crescita e attrattività, ma non voglio fare un torto agli alleati». Ma se governate cinque anni con i 5 Stelle non sarà poi difficile andare separati alle elezioni?«Con i 5 stelle abbiamo fatto una scelta coraggiosa: un governo per realizzare delle cose insieme e cambiare l'Italia. Ma restiamo sempre due forze politiche diverse, con due culture politiche diverse». Se ve lo dimenticaste c'è sempre il presidente Fico a ricordarvelo.«Per fortuna che ce lo ricorda».Insieme alla fiducia dei cittadini per lei sono aumentati anche gli attacchi. Si sente un pericolo pubblico?«Gli attacchi non mi spaventano, anche se alcuni sono di uno squallore che non immaginavo».Si riferisce alla copertina di Rolling Stone?«Anche a quella dell'Espresso. E ad alcune trasmissioni Rai. Parlano di razzismo ma sono loro i primi razzisti».Ha annunciato querele.«Sì, io non querelo facilmente perché le critiche non mi dispiacciono. Ma se mi accostano alla mafia, come ha fatto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando l'altro giorno, la querela parte subito». Ha querelato Orlando?«Sì. E anche Saviano. E l'Espresso».Con i magistrati però c'è un po' di tensione in queste ore…«Solo con una minoranza politicizzata. Il nostro sottosegretario Morrone ha fatto un errore di abbondanza».In che senso?«Non vanno condannate le “correnti di sinistra" della magistratura. In una magistratura sana non dovrebbero esserci proprio le correnti. Né di destra né di sinistra, né di sopra né di sotto».Fare insieme il segretario e il ministro non può essere pericoloso?«No, come ministro incontro tutti. La Raggi, il sindaco di Pozzallo, quello di Palmi, dove sarò domani, Nardella…».A proposito di Nardella: l'ha visto con la ruspa?«Sì, l'ho visto. Evidentemente contaminiamo». Ministro e segretario, mi scusi se insisto: non rischia la sovrapposizione fra i due ruoli?«Penso di saper distinguere tra l'attività istituzionale e la mia passione politica».C'è una cosa su cui ha cambiato idea da quando è al ministero?«Sì, ho sempre sostenuto l'idea liberale ed einaudiana di eliminare i Prefetti. Invece ho trovato tanti Prefetti in gamba. Però, sia chiaro, resto autonomista e federalista».Lei usa spesso l'espressione «da padre». Che cosa dicono i suoi figli di quello che sta facendo?«Mio figlio ha 15 anni e mi segue sui social e in tv, s'informa, mi segnala delle cose».E la piccolina?«Con lei faccio in modo di essere quello di sempre. Ieri, per esempio, l'ho portata al mare».
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Un uomo ha travolto pedoni e ciclisti gridando «Allahu Akbar» sull’isola d’Oléron, nella Francia occidentale. Dieci feriti, tre gravi. Arrestato dopo aver tentato di incendiare l’auto con bombole di gas. Indagine per tentato omicidio, esclusa per ora la pista terroristica.