2024-11-14
Re Sergio: «L’Italia bada a sé stessa». Mr Tesla: «Spero di incontrarlo»
Sergio Mattarella ed Elon Musk (Ansa)
Giorgia Meloni: «Rispetto per il Colle». L’imprenditore parla di «autocrazia», poi chiude il caso.Il nuovo governo americano non si è ancora insediato (lo farà il 20 gennaio), ma in Italia è già scoppiata la bomba Elon Musk. Il braccio destro di Donald Trump, che non ha mai nascosto le sue simpatie per Giorgia Meloni, ha infatti mandato su tutte le furie la sinistra italiana. Galeotto fu un tweet dell’altro ieri, in cui il magnate sudafricano - commentando l’annullamento dei respingimenti verso l’Albania da parte del tribunale di Roma - ha scritto lapidariamente: «Questi giudici se ne devono andare». La polemica è montata rapidamente. Tanto che, nella giornata di ieri, si è scomodato persino Sergio Mattarella: «L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire che sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione», ha tuonato il presidente della Repubblica. «Chiunque», ha proseguito, «particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettare la sovranità dell’Italia e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni». A quel punto, anche il presidente del Consiglio ha rotto il silenzio: «Ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del presidente della Repubblica», hanno riferito fonti di Palazzo Chigi. Quello che in Italia è passato per un temporale, però, per Musk è poco più di una pozzanghera. Incurante dell’infuriare della polemica nel Belpaese, infatti, ieri il patron di Tesla è tornato sull’argomento affondando il coltello nella piaga: «Il popolo italiano vive in una democrazia, oppure è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?», si è chiesto quello che sarà il mattatore del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge), che lo stesso Trump ha definito come il «nuovo progetto Manhattan». In ogni caso, dopo aver ricevuto il «timbro» di Mattarella, ha alzato la voce pure Elly Schlein: «Imbarazzante che i sedicenti sovranisti di casa nostra si facciano dettare la linea da un miliardario americano come Musk. Cosa aspetta Meloni a difendere la sovranità nazionale?». Sulla stessa linea d’onda «sovranista» si è sintonizzato anche Giuseppe Santalucia: «Un magnate americano tanto influente nella nuova amministrazione degli Usa parla di affari interni allo Stato sovrano italiano e si intromette nelle questioni dell’Italia, dando giudizi immotivati, ingenerosi nella migliore delle ipotesi, senza che nessuno del governo pensi di rispondere», ha affermato ieri a Radio24 il presidente dell’Anm. Alla sagra dell’indignazione ha partecipato persino un redivivo Giuseppe Conte, che si è detto «preoccupatissimo per la nostra democrazia». Peccato solo che, a poche ore da queste parole, Beppe Grillo abbia pubblicato sul suo blog un articolo del sociologo Isaac J.P. Barrow - con tanto di immagine ammiccante - per vantarsi di essere un innovatore come Musk. A conferma che i due ormai sono divisi su tutto.Sul fronte opposto, invece, Forza Italia ha deciso di smarcarsi: «Mi sembra che il presidente Mattarella abbia detto cose sagge, in linea con la logica democratica e della sovranità di ogni singolo Paese», ha dichiarato Paolo Barelli, il capogruppo azzurro alla Camera. Sulla vicenda, infine, sono intervenuti anche autorevoli esponenti di Fratelli d’Italia: «Giusto e doveroso che il presidente della Repubblica, vertice della magistratura e garante della Costituzione, faccia sentire la sua voce», ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari. Che poi ha proseguito: «Non ci servono ingerenze straniere di altri governi, di Ong, di grandi media». Tuttavia, ha puntualizzato Fazzolari, «stupisce che la sinistra si scopra sovranista a corrente alternata, invocando l’ingerenza esterna contro questo governo e scandalizzandosi quando a commentare le vicende italiane è una persona come Musk, che a oggi non è in carica in nessun governo». Dichiarazioni simili sono state rilasciate anche da Giovanni Donzelli, responsabile nazionale di Fdi: «Non sarà una persona dall’altra parte del mondo a decidere della carriera dei giudici in Italia», ha affermato Donzelli a La 7. «Detto questo», ha aggiunto, «il Pd su questa vicenda ha fatto una campagna sopra le righe, esagerata». Alla fine della fiera, comunque, Musk ha voluto tenere il punto, ritwittando il post di un’influencer olandese, Eva Vlaardingerbroek, che ha commentato così le parole di Mattarella: «No. Elon Musk e Giorgia Meloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia. Non sono una Corte costituzionale, quindi stanno oltrepassando la loro competenza in violazione della separazione dei poteri». In seguito, però, il referente del patron di X in Italia ha diffuso un nota in cui si afferma che «l’imprenditore Elon Musk esprime il suo rispetto per il presidente della Repubblica Mattarella», che vorrebbe avere l’opportunità di incontrare, «e la Costituzione italiana. Tuttavia sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal primo emendamento e dalla stessa Costituzione italiana, pertanto da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni».
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