2024-04-15
Massimo Cacciari: «Il codice etico del Pd è acqua fresca»
Il filosofo: «Lasciamo stare la parola moralità, dall’inchiesta in Puglia emerge la scarsa qualità della classe dirigente del partito. E noi siamo costretti a parlare di cose miserevoli mentre si va verso la guerra mondiale».«Scusi, il mondo sta andando a fuoco e lei vuole farmi parlare di Michele Emiliano? Cosa vuole che me ne freghi dei capibastone, dei cacicchi… è tutto surreale». Il professor Massimo Cacciari risponde al telefono all’alba, mentre il fronte progressista si squaglia sotto i colpi delle inchieste pugliesi: «Rischiamo la terza guerra mondiale, e siamo qui a parlare di cose miserevoli, come i 50 euro per comprare un voto in Puglia. Siamo sonnambuli a cavalcioni dell’atomica». Là fuori, intanto, è inferno tra Iran e Israele, Gaza brucia ancora, e il fronte ucraino rischia di cedere.Professore, iniziamo dai teatri di guerra.«Cosa vuole che le dica. Siamo sull’orlo del conflitto aperto. E siamo in mano a sciagurati».Sciagurati?«L’Occidente filo americano faccia una riflessione. Una volta superata la soglia critica, non si potrà più tornare indietro».L’Europa sta giocando di rimessa?«Non gioca neanche, conta zero. Una volta, perlomeno, ogni Stato europeo si faceva gli affari suoi. Adesso neanche quello: ci sono governi in Europa che non fanno più neanche i loro interessi nazionali».Addirittura?«Sono sonnambuli, come nel 1914 prima dell’abisso. Perlomeno all’epoca c’erano politiche di potenza contrapposte: oggi giocano tutti ad autodistruggersi».L’Ucraina ha bisogno di munizioni. Occorre assisterla, per consentirle di resistere?«E proseguire la guerra all’infinito? C’è ancora chi pensa che l’Ucraina possa sconfiggere la Russia? È delirio».Perché no?«Lo sanno anche i sassi: per sconfiggere la Russia deve scendere in campo la Nato, il che significa guerra mondiale. La finzione della guerra per interposta persona non può andare avanti».Quindi bisogna concedere dei territori a Putin, per addivenire a una pace? E quanto potrà durare?«Si tratta di andare a vedere seriamente su quali punti si può intavolare una trattativa, perché oggi la priorità assoluta è il cessate il fuoco».Non dovrebbero essere gli ucraini a decidere fin quando combattere?«No, perché non è una questione tra Zelensky e Putin. Rischiamo concretamente l’incidente nucleare: non è una storia tra loro due. Che facciamo, mettiamo l’atomica in mano a Zelensky, e nell’attesa ci facciamo massacrare economicamente?».È giusto prepararsi al peggio costruendo una difesa comune europea?«Quando avremo costruito una difesa comune europea, saremo già tutti morti. Non ci sono i tempi. La priorità è intensificare il lavoro diplomatico per arrivare a una tregua, punto e basta».Nelle università italiane, intanto, si inneggia al boicottaggio contro Israele…«Farneticano. Altro che boicottaggio. L’università è il luogo della collaborazione e del pensiero critico. E si collabora con tutti: israeliani, russi e cinesi. Stiamo scherzando?».Anche lei pensa che ci sono analogie con gli anni Settanta?«Ma non diciamo fesserie. Negli anni di piombo si usava il piombo, si sparava. Qui il problema sono gli studenti che non studiano abbastanza. Manifestino contro il governo Netanyahu che bombarda Gaza, non contro Israele».Antisemitismo dilagante?«L’antisemitismo è certamente preoccupante. Ma le manifestazioni che ho visto le ho trovate ridicole. E certe università hanno la colpa di assecondarle un po’ troppo».C’è una questione morale nel centrosinistra, visto ciò che sta accadendo in Puglia?«Senta, la parola “moralità” non dobbiamo neanche pronunciarla. C’è una gigantesca questione di qualità della classe dirigente, non all’altezza delle sfide delle grandi socialdemocrazie europee».Dalle carte pare che in Puglia si comprassero voti per 50 euro.«Ho visto. Ed è miserevole».Conte getta sul tavolo il «patto per la legalità». Schlein evoca il «codice etico».«Ho cominciato a sentir parlare di codici etici appena prima del crack finanziario del 2008. Sappiamo tutti com’è andata. Valga da monito».Cioè?«I codici etici sono manifesti moralistici fatti per non essere rispettati. Acqua fresca».Lei che è stato fautore dell’alleanza Pd-M5s, avrà cambiato idea, visti gli attriti di questi giorni…«Io non sono fautore di nulla. Mi sono limitato a dire che se quelli vogliono vincere devono allearsi, non c’è scelta. Però ho sempre aggiunto che ci vuole una piattaforma sui temi cruciali: lavoro, sanità e scuola. Altrimenti è una colossale perdita di tempo».Questa piattaforma strategica non c’è mai stata?«Non ha senso parlare di campi larghi se non ci sono intese programmatiche tra quelli che dovrebbero formarlo. Ma io questo non me lo invento oggi: l’ho detto infinite volte».Certo è che la campagna per le Europee sta avendo pessimi effetti nei rapporti tra Conte e Schlein.«Appunto, ognuno va per conto suo. Anziché accordarsi sui temi, questi parlano solo di aritmetica. È vero che non puoi giocare a tresette con le regole della briscola, ma non basta questo».Insomma, anche Cacciari archivia il campo largo?«Sopravviveremo anche senza. Con tutti i problemi che abbiamo…».
Fabrizio Cicchitto (Ansa)
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