2023-10-07
Ancora un marocchino arrestato per stupro
La violenza è avvenuta ad agosto in un parco di Guidonia. La vittima, 16 anni, lo aveva conosciuto via social.Un incontro organizzato dopo una serie di contatti sui social si è trasformato in un dramma per una giovane di 16 anni, violentata in un parco a Villalba di Guidonia, Comune nei dintorni di Roma. Un giovane marocchino di 25 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale, dopo un’indagine meticolosa protrattasi per un mese, condotta dalla polizia di Stato e coordinata dalla Procura di Tivoli.L’inizio di questa tragica vicenda risale a diversi mesi fa, quando la sedicenne inizia a conoscere l’uomo grazie al Web. I due dapprima si scambiano dei messaggi su Instagram. Poi, a fine agosto, si accordano per incontrarsi di persona, in un bar. Dopo aver consumato qualcosa, escono dal locale per fare una passeggiata e finiscono per sedersi su una panchina nel parco, trascorrendo una serata apparentemente tranquilla a chiacchierare. La tranquillità, però, viene presto spezzata dall’improvviso atto di violenza del marocchino, secondo quanto riportato nella denuncia della giovane. Fortunatamente la minorenne, a un certo punto, riesce, benché spaventata, a divincolarsi e a fuggire. Nonostante le minacce ricevute di non rivelare l’accaduto a nessuno, la minore racconta tutto a una cugina e a un’amica, che l’hanno sostenuta e aiutata a raccontare la terribile esperienza ai suoi genitori.Mamma e papà hanno sporto denuncia presso il commissariato locale, dando il via all’inchiesta. Durante un’audizione protetta, la vittima ha fornito un dettagliato resoconto di quanto accaduto, permettendo agli investigatori di raccogliere le prove necessarie. Le testimonianze raccolte, infatti, concordano perfettamente con la versione fornita dalla giovane. L’indagato, accusato di violenza sessuale, è stato individuato dagli agenti nel quartiere di Villalba e arrestato.Quello di Guidonia è l’ennesimo esempio di violenza che vede responsabili giovani e adulti di origine nordafricana. È di settimana scorsa la notizia di un ventunenne di origine marocchine che, in provincia di Bologna, è stato denunciato per aver tentato in pieno giorno di stuprare una ragazzina di 14 anni. I fatti risalgono al 23 di settembre, durante la sagra di San Luigi Gonzaga a San Giorgio di Piano. Secondo quanto riferito dalla giovane, l’uomo l’avrebbe avvicinata mentre si trovava sulle giostre e successivamente l’avrebbe molestata toccandola e cercando di baciarla. La ragazza ha cercato disperatamente di opporsi, ma l’aggressore ha ignorato il suo rifiuto e l’ha trascinata con forza verso un’area vicina al cimitero con l’intento di compiere abusi sessuali, ma l’intervento di alcuni passanti ha evitato il peggio. Quest’estate, invece, si è saputo di un altro uomo di 27 anni, sempre di origini marocchine e irregolare in Italia, fermato con l’accusa di aver violentato una donna di 40 anni a Locate Triulzi, alle porte di Milano. L’uomo - che poi si è scoperto essere il pusher della zona - ha confessato tutto davanti al gip, sostenendo che in quel momento era ubriaco e dicendosi pure «dispiaciuto». La vittima è stata brutalmente aggredita alle spalle mentre stava correndo e portata in una boscaglia per essere violentata. Successivamente, ha contattato i carabinieri e fornito una breve descrizione dell’aggressore. I clienti del pusher, tra l’altro, hanno fornito importanti informazioni per l’indagine, confermando la presenza dell’uomo nei luoghi in cui si è verificata l’aggressione.Insomma, benché la violenza sulle donne sia un fenomeno che alle volte riguardi - e la cronaca ce lo insegna - anche giovani italiani, la sequenza di fatti mostra che l’immigrazione senza controllo porta con sé un incremento significativo di eventi di questo genere. Un effetto collaterale di cui nessuno può negare l’esistenza.