Maria Luisa Miazzi: «Estranea alle vicende del dott. Sorato»

Vi scrivo per chiedervi la rettifica di un'informazione erronea contenuta nel Vostro articolo intitolato Ispettori in arrivo per il giudice smemorato di Vicenza, pubblicato in data 28 giugno 2019 sul sito del Vostro giornale La Verità.

L'articolo in questione, infatti, riporta che il dott. Lorenzo Miazzi ha presentato domanda di astensione in ragione di un'incompatibilità legata a sua sorella, ossia alla sottoscritta, che, a Vostro dire, assisterebbe direttamente l'ex amministratore delegato della Banca Popolare di Vincenza, il dott. Samuele Sorato, in una causa civile. In particolare, si riferisce: «... giudice che ha dovuto astenersi dal processo a Gianni Zonin e soci per il crac della Popolare di Vicenza, perché ha scoperto che la propria sorella è avvocato di uno degli imputati... Sua sorella Maria Luisa, avvocato del lavoro a Padova, dal 2015 difende Samuele Sorato».

In realtà, tale informazione non è vera poiché a prestare la propria assistenza legale al dott. Şorato è un avvocato socio del mio Studio, ma non assolutamente la sottoscritta, la quale è sempre rimasta e tuttora rimane totalmente estranea a tale vicenda.

Avv. Maria Luisa Miazzi

Un anno di Trump: qualcosa già scricchiola
Donald Trump (Ansa)
Luci e ombre nel primo anniversario della rielezione alla Casa Bianca: promosso in Medio Oriente, rimandato sull’Ucraina. Borsa ai massimi ma «sopravvalutata». L’inflazione cresce e la Fed mantiene i tassi alti. Stallo record sulla legge di bilancio.

Gli elettori della Virginia chiamati a scegliere il nuovo governatore si sono espressi: «Trump you are fired! (sei licenziato, ndr). In uno stato però tendenzialmente blu, che nel 2024 aveva scelto Kamala Harris. E confermando il trend, ha optato per la democratica Spanberger. Sebbene il governatore uscente fosse repubblicano. Colpa dello shutdown a detta di molti. Cosa sia lo vedremo alla fine. E comunque negli ultimi 20 anni i democratici alla guida della Virginia sono stati scelti cinque volte su sette. Ma al netto delle elezioni in Virginia, e dando per scontato che la città di New York e lo Stato del New Jersey votassero democratico (per intendersi sono un po’ come Bologna e la Toscana per il Pd), a un anno esatto dalla sua rielezione alla Casa Bianca qual è il bilancio della seconda presidenza Trump?

Buchi nella sicurezza, errori di pianificazione e forse una o più talpe interne. Questi i fattori che hanno sfruttato i ladri che hanno colpito al Louvre di Parigi. Ma dove sono i gioielli e chi sono i responsabili?

Sul carro italiano di Zohran non c’è più posto
Elly Schlein (Ansa)
Nicola Fratoianni lo chiama per nome, Elly Schlein vi vede una «speranza», Stefano Patuanelli rilancia la patrimoniale.

Brutte notizie per Gaetano Manfredi, Silvia Salis, Ernesto Maria Ruffini e tutti gli altri aspiranti (o presunti tali) federatori del centrosinistra: il campo largo italiano ha trovato il suo nuovo leader. Si chiama Zohran Mamdani, ha 34 anni, è il nuovo sindaco di New York, che del resto si trova sullo stesso parallelo di Napoli. La sua vittoria ha mandato in solluchero i leader (o sedicenti tali) della sinistra italiana, che vedono nel successo di Mamdani, non si riesce bene a capire per quale motivo, «una scintilla di speranza» (Alessandro Alfieri, senatore Pd). Ora, possiamo capire che l’odio (si può dire odio?) della sinistra italiana per Donald Trump giustifichi il piacere di vedere sconfitto il tycoon, ma a leggere le dichiarazioni di ieri sembra che il giovane neo sindaco di New York le elezioni le abbia vinte in Italia.

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