
- Le grandi case editrici pubblicano sempre più libri per viaggiatori. Nonostante gli ultimi aggiornamenti di Google Maps mettano il mondo in palmo di mano, il fascino della carta è difficile da dimenticare.
- Tratte dall'Atlante dei luoghi maledetti, tre luoghi da visitare quando organizzate il vostro soggiorno a Tokyo, a New York o nell'incantevole Scozia.
- La giovane orafa Ilaria Bonardi ha creato una collezione di gioielli chiamata «Città tra le dita». Anelli, collane e fermagli dei capelli che ricreano le mappe di 22 città del mondo.
- Cinque regali per gli amanti dei viaggi e della topografia. Dalle mappe da grattare a quelle da usare in tavola, passando per le silhouette da appendere in camera.
Lo speciale contiene nove articoli e gallery fotografiche.
Negli ultimi mesi si sono susseguiti una serie di annunci riguardo le nuove funzionalità dell'applicazione Google Maps. Con un paio di clic è possibile avvertire gli automobilisti di incidenti, rallentamenti, lavori in corso e anche della presenza di autovelox mobili mentre, grazie ai dati di posizionamento degli smartphone, si possono stimare quante persone si trovano sull'autobus e organizzarsi di conseguenza. Non solo, Google Maps sembra aver deciso di puntare tutto sulla realtà aumentata. Inquadrando il percorso con la telecamera del telefonino, infatti, frecce e indicazioni vengono sovraimpresse via software su quello che si sta guardando conducendoci alla meta nel minore tempo possibile. Cosa è rimasto allora della famosa frase: «Non è la destinazione, ma il viaggio che conta»? La tecnologia ci aiuta ad accorciare le distanze, ma a che prezzo?
Sembra che la risposta a queste domande si trovi sugli scaffali delle librerie. Sono sempre più numerosi i libri che ci mostrano luoghi lontani e sconosciuti, facendo viaggiare la nostra fantasia. Atlanti e guide continuano a essere amatissime, nonostante il web offra ogni tipo di informazione. Il fascino della carta, insomma, non sembra scemare. Esempio principe di questo trend è Lonely Planet che, a 27 anni dalla sua nascita, continua a essere punto di riferimento per i viaggiatori, con oltre 120 milioni di libri venduti. È molto significativo anche il successo del volume pubblicato da «Altas Obscura» per la prima volta lo scorso anno. Arrivato alla seconda edizione, questo libro mostra luoghi segreti e inusuali in giro per il mondo ed è presenza fissa nelle classifiche dei «più venduti».
A poco più di un mese dal 2020, siamo tornati a concepire il viaggio come una scoperta e sono specialmente i giovani - bombardati dalle immagini e informazioni dei social network - a cercare una valvola di sfogo «offline». Anche a 10 anni dall'ultimo film, il fascino di Indiana Jones continua a essere intatto e la sensazione di una mappa tra le dita è irrinunciabile.
E se anche l'Australia, grazie a un paio di voli, ci sembra a portata di mano, ecco perché riscoprire il fascino dell'atlante diventa un modo per sentirsi grandi avventurieri. La casa editrice Bompiani ha così pubblicato una serie di libri che ci portano in luoghi davvero unici. Partiamo con l'«Atlante delle città perdute» che vuole raccontare 40 città oggi scomparse, come Sanzhi a Taiwan, «nata dall'immaginazione di impresari edili appassionati di design futurista» o la città sumera di Mari, «sperduta nel cuore della Siria». Ci sono poi i 40 affascinanti luoghi raccontati dall'«Atlante dei luoghi maledetti», dove spicca la celebre foresta dei suicidi del Giappone, oppure l'«Atlante dei paesi sognanti» dove si racconta di Citerea, la patria di Afrodite o Colchide, terra del Vello d'oro. L'«Atlante delle isole remote» ci conduce invece in 50 isole remote, lontane da tutto e da tutti che «non troverete mai con Google Earth», da Tristan da Cunha fino all'atollo di Clipperton, dall'Isola di Natale a quella di Pasqua.
Anche Rizzoli ha pubblicato diversi volumi, dall'«Atlante dei luoghi insoliti e curiosi» ricco di fotografie e mappe esclusive, all'«Atlante dei luoghi inaspettati» che ci conduce tra le metropoli sulle acque del Mar Caspio in Azerbaigian, le esotiche isole galleggianti degli Uros sul lago Titicaca e le rocce colorate del Parco geologico di Zhangye in Cina.
Se quello che desiderate è fare un viaggio nella fantasia, scegliete l'ultimo libro di George RR Martin, «Le terre del Ghiaccio e del fuoco» che vi trasporterà ancora una volta nei sette regni di Westeros.
Palace Hotel Tokyo

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A pochi passi dal Palazzo Imperiale, il Palace Hotel Tokyo si affaccia sui suoi splendidi giardini, curati nel minimo dettaglio. Questa nuova struttura offre una selezione di dieci bar e ristoranti, ampi spazi comuni e la prima Evian Spa del Giappone. Gli interni della struttura sono giocati interamente sui colori dalla natura, con un costante richiamo al verde che la circonda.
Tre dei dieci bar e ristoranti presenti sono stati premiati con stelle Michelin. Tra loro spicca Amber Palace, famoso per i suoi dim sum all'anatra, capace di unire il buon cibo alla musica della tradizione, suonata durante tutta la giornata in un ambiente accogliente e raffinato.
La Evian Spa, situata al quinto piano, occupa ben 13.000 metri quadri della struttura alberghiera e offre una suite, cinque stanze per trattamenti, una piscina interna e una terrazza. I trattamenti sono tutti unici e pensati appositamente per questo luogo, da «Celestial restoration» a «Mineral enrichment» passando per il «Vitalizing segnature» un mix tra le tecniche di massaggio giapponesi e svedesi.
La foresta dei suicidi

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Si chiama Aokigahara, ma è meglio conosciuta come «la foresta dei suicidi». Situata alla base nord-occidentale del Monte Fuji in Giappone, questa foresta di 35 chilometri quadrati è stata negli anni teatro di migliaia di suicidi. Le statistiche variano di anno in anno, ma è documentato che dal 1950 a oggi si siano verificati almeno 30 suicidi ogni anno nella foresta. Un numero che sembra tristemente alzarsi ogni anno.
Il luogo deve la sua popolarità al romanzo del 1960 Nami no tō (波の塔?) di Seichō Matsumoto che narra le vicende di due amanti che finiscono entrambi suicidi nella foresta. Tuttavia i suicidi sembra siano cominciati già prima rispetto alla data di pubblicazione del romanzo. Aokigahara è salita agli onori della cronaca nel 2017, dopo che il famoso youtuber Logan Paul ha pubblicato un video in cui mostrava di aver trovato un corpo senza vita nella foresta. Il giovane è stato aspramente criticato per il filmato definendolo irrispettoso verso le vittime. Nonostante questo la foresta continua ad attrarre milioni di turisti ogni anno.
The Gleneagles Hotel

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Iconica tenuta di campagna ai piedi delle splendide colline di Ochil, il Gleneagles Hotel è una rinomata destinazione di lusso da quasi un secolo. Paradiso dei golfisti, grazie ai suoi tre campi da campionato, la proprietà volta 344 ettari di terreno che riflettono l'aspra bellezza naturale per cui è famosa la Scozia. Il Gleneagles offre un mondo di esperienze indimenticabili: falconeria, equitazione, tennis, escursioni in fuori strada, addestramento di cani da caccia, tiro e pesca.
L'Andrew Fairlie è l'unico ristorante di Scozia a vantare due stelle Michelin. La sua cucina mixa sapientemente la tradizione francese a quella scozzese e utilizza soltanto ingredienti locali. Tra i piatti più famosi c'è sicuramente l'aragosta affumicata dello chef, con infusione di whiskey.
Il faro delle isole Flann

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Le isole di Flannan sono situate sulla costa scozzese e sono formate da sette grossi scogli, anche chiamati «Seven Hunters» (I sette cacciatori, ndr). Questo piccolo complesso di isolotti deve il suo nome al Vescovo Flann, che nel 1600 decise di ritirarsi in solitudine diventando così l'unico abitante del piccolo arcipelago. Nel 1895, sull'isolotto più grande - Eilean Mor - venne eretto un faro, per aiutare le navi in quel mare di difficile da navigare. Per custodirlo e presidiarlo vennero reclutati quattro uomini di mare. Ogni 15 giorni la nave Hesperus portava viveri, rifornimenti e giornali sulle isole Flennan per poi rientrare in Scozia portando con se uno dei quattro guardiani. Trascorse le due settimane successive era la volta di un altro guardiano e così via.
Il 6 dicembre 1900 qualcosa però cambiò. Joseph Moore prese il traghetto per iniziare il suo turno di riposo, ma due settimane dopo al suo ritorno, sull'isola non c'era più nessuno. Venne immediatamente aperta un'indagine sull'accaduto. Tutta l'isola fu setacciata. Nessun corpo fu mai ritrovato. Cosa è successo a quegli uomini? È ciò che milioni di visitatori sperano di scoprire, ma il mistero è ancora irrisolto.
Greenwich Hotel New York

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Situato in uno dei quartieri più amati della Grande Mela - Tribeca - il Greenwich Hotel di New York è un deciso esempio di design artigianale. Il suo proprietario, l'attore Robert De Niro, ha chiesto che diversi artigiani provenienti da tutto il mondo si occupassero degli interni della struttura, dalle finestre in vetro piombato alle travi di quercia a vista e pavimenti in legno antico. Le camere presentano una combinazione di stili, da quello tibetano a quello marocchino, e alcune di esse dispongono di caminetto funzionante. La splendida biblioteca dell'hotel, il cortile alberato, la spa e la piscina sono aperti solo agli ospiti, facendo sentire anche i nuovi clienti come veri residenti di Tribeca.
Il suo ristorante, la Locanda Verde, ripropone la cucina di una tipica trattoria italiana, grazie all'ausilio dello chef Andrew Carmellini. La Shibui Spa è invece di ispirazione giapponese e vanta una piscina interna e una lounge il cui tetto è stato costruito con legno di bamboo di 250 anni, proveniente da una fattoria in Giappone.
112 Ocean Avenue, Amityville

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La cittadina di Amityville è situata nella contea di Suffolk, nello stato di New York. Questo luogo è però famoso per una specifica casa, visitata ogni anno da milioni di turisti. La casa in stile coloniale olandese situata in 112 Ocean Avenue è stata - nel 1974 - teatro di un brutale omicidio di sei componenti della famiglia DeFeo per mano del figlio Ronald.
Ma la sua storia non finisce qui. Solo un anno dopo, la famiglia Lutz, che si era trasferita proprio a quell'indirizzo, racconta che la casa è infestata e scappa a soli 28 giorni dal trasloco. Da quel giorno, questa dimora di Amityville è stata più volte visitata da troupe composte da reporter e demonologi che sostengono senza ombra di dubbio di sentire delle presenze a 112 Ocean Avenue.
La casa è passata più volte di proprietà nel corso degli anni, ma nel 2010 è stata acquistata da un membro della Società di Storia e Museo di Amityville, trasformando definitivamente il luogo nel perfetto set acchiappaturisti. Dopotutto, dalla leggenda di Amityville sono nati ben 14 film, l'ultimo uscito al cinema nel 2017.
Le «città tra le dita» di Ilaria Bonardi
Ilaria Bonardi nasce nel 1991 e dopo aver conseguito il diploma di laurea specialistica in Product Design, presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, decide di frequentare alcuni corsi di oreficeria alla Scuola Orafa Ambrosiana di Milano. È da qui che nasce il suo brand «Ilaria Bonardi Jewels», un marchio capace di raccogliere lo stile semplice e lineare di Ilaria mantenendo una cura estrema per i dettagli, come vuole il vero artigianato Made in Italy.
Tra le sue collezioni c'è «Città tra le dita», una serie di anelli, collane e fermagli per i capelli che riproducono fedelmente le mappe di alcune delle città più belle del mondo. Venezia tra le dita, ad esempio, riproduce il Ponte di Rialto, la Basilica di San Marco e la Casa di Carlo Goldoni, in argento 925. Anelli e collane sono disponibili in sabbiato, brunito e con galvanica odoro rosa o giallo.
Tutti i gioielli sono creati in maniera completamente artigianale e le città aggiunte sono sempre più numerose (attualmente sono 22). Un anello da donna costa 80 euro, così come la collana. Il fermaglio per capelli costa invece 60 euro.
Cinque regali per gli amanti dei viaggi
Con l'avvicinarsi delle feste, la domanda è sempre la stessa: «Cosa regalo ad amici e parenti?» Soprattutto quelle persone cui non siete così vicine o che sapete hanno davvero gusti difficili. Ecco cinque idee per gli amanti dei viaggi e della topografia, per fare colpo senza spendere troppo.
La mappa da grattare
L'azienda italiana Benbridge offre una serie di mappe, dall'Italia al resto del mondo, per immortalare i luoghi visitati. Basta utilizzare una moneta da un centesimo per scoprire quello che si nasconde dietro la patina grigia. Ne esistono due versioni differenti: quella con le bandiere o con i luoghi più famosi. Un esempio? Cosa si può celare dietro l'Inghilterra se non una cabina telefonica rossa? E per i vostri amici più sportivi, c'è anche la mappa degli Stadi d'Italia. Riuscirete a visitarli tutti?
Le mappe da stropicciare
Quelle firmate Palomar sono le mappe più leggere al mondo: indistruttibili, morbide e impermeabili, possono essere accartocciate, schiacciate e appallottolate. Una reinvenzione contemporanea dello strumento di viaggio più elementare: sono facili da usare, più divertenti e ispirano più libertà rispetto alle mappe tradizionali. Hanno un aspetto completamente nuovo, dalle mappe stradali alla combinazione di colori e includono icone nuove e divertenti della città e forniscono dettagli su gran parte dei luoghi da visitare, tra cui strade, monumenti, musei, gallerie d'arte e molto altro. Ne esiste anche una versione bambini, per insegnare ai più piccoli le bellezze del mondo.
Il globo personale
Sempre firmato Palomar - e anche lui in vendita da Moronigomma - è il globo da colorare o infilzare con pin coloratissime. All'inizio il mappamondo «Here» sembra bidimensionale, come un atlante, ma in pochi secondi si trasforma in un globo tridimensionale. «Here» è molto leggero e può essere posizionato ovunque, su un tavolo o una libreria, ma anche sul pavimento. Ma il suo dettaglio più interessante è che le città da voi visitate possono essere colorate oppure «infilzate». Per lasciare il vostro segno.
La silhouette della città del cuore
Nata dall'idea dell'azienda francese The Line, la collezione «City lovers» offre una serie di silhouette che ritraggono le più belle città del mondo. Oltre 30 luoghi sono stati riprodotti su alluminio - in colore nero oppure oro - per mostrare i luoghi più famosi di una città. Su Londra, ad esempio, non possono certo mancare il London eye, il Big Ben e la Torre di Londra, mentre Milano si divide tra la bellezza senza tempo del Duomo e i nuovi grattacieli sorti negli ultimi anni. Ma Line non è solo per viaggiatori, alla sua collezione sono state appena aggiunte le silhouette delle canzoni che hanno fatto la storia. Perché non decorare la vostra casa con le note di «Wonderwall»?
Le tovagliette con le mappe
Seletti ha creato una serie di tovagliette di carta per la tavola raffiguranti le mappe di diverse città in giro per il mondo. A ogni pranzo e ogni cena si può ammirare un luogo diverso, da esplorare tra il primo e il secondo.





































