2019-01-08
Malfunzionamenti e sistema in tilt. La fattura elettronica è un pasticcio
L'accusa dell'Associazione commercialisti: «I problemi non riguardano solo l'Agenzia delle entrate ma toccano anche i diversi software privati a pagamento». Anche il Codacons denuncia gravi difficoltà.La fattura elettronica continua a non decollare. Nella giornata di ieri sono infatti continuati i disservizi sulla piattaforma online messa a disposizione dall'Agenzia delle entrate, per compilare e inviare le fatture digitali. A denunciarlo è stata proprio l'Associazione nazionale dei commercialisti, che ha sottolineato come, nella mattinata di ieri, hanno continuato ad esserci «gravi malfunzionamenti e blocchi sul sistema fattura elettronica». I problemi, sottolinea però l'Associazione, non riguardano solo il sistema messo in campo dell'Agenzia delle entrate, ma toccano anche i diversi software privati a pagamento. Da sottolineare come le due realtà sono collegate fra di loro, dato che la fattura elettronica una volta compilata dovrà essere inviata al Sdi (Sistema di interscambio) dell'Agenzia delle entrate. I problemi che dunque si sviluppano sul software dall'Amministrazione fiscale, avranno ripercussioni anche sui diversi programmi privati a pagamento. «Quello che avevamo previsto e denunciato si sta puntualmente verificando», afferma il presidente dell'Associazione nazionale dei commercialisti, Marco Cuchel, «e ciò che qualcuno ha generosamente considerato rallentamenti e difficoltà dovuti all'applicazione di un nuovo sistema si sta rivelando la regola. Anche il Codacons ha denunciato, da parte sua, la situazione di grave difficoltà e l'Associazione nazionale commercialisti sta valutando, assieme al mondo imprenditoriale un'azione comune di protesta che abbia un impatto significativo, tale da rappresentare con forza il disagio di tutti». Venerdì scorso il Codacons aveva infatti smentito il comunicato pubblicato dall'Agenzia delle entrate, nel quale si affermava che il sistema fattura digitale stava procedendo a gonfie vele. «Sulla fatturazione elettronica cominciamo male», dichiara il presidente Carlo Rienzi. «Incredibile che l'Agenzia delle entrate smentisca un'evidenza confermata dalle foto di centinaia di utenti. Ora garantiscano agli utenti una proroga dei termini, così da restituire ciò che disservizi e problemi tecnici hanno sottratto loro». Per chi invece è riuscito a inviare la fattura digitale i problemi non finiscono. Se infatti il cliente a cui si è inviata la fattura non si è in precedenza identificato sul sistema informatico dell'Agenzia delle entrate, la «e-fattura» non gli arriverà. O meglio, gli sarà recapitata nella sua area privata, ma il mittente dovrà comunque inviare una Pec, al cliente, per segnalare la non avvenuta ricezione della fattura elettronica. Insomma, oltre che compilare una «e-fattura» dovrà anche avvisare il destinatario dell'arrivo o meno di questa. E se dunque da una parte c'è chi sta combattendo con i vari sistemi per inviare fatture elettroniche, dall'altra c'è chi ha deciso di prendersela con calma, a seguito della moratoria da sanzioni concesse dal governo gialloblù. Risulta infatti esserci tempo fino al 16 febbraio 2019 per inviare le fatture elettroniche di gennaio, senza incorrere in sanzioni di nessun genere. Molti esercizi commerciali, anche di grandi dimensioni, hanno dunque deciso di non emettere, per il momento, alcuna fattura elettronica. Al suo posto stanno rilasciando la copia di cortesia, che non ha nessun tipo di valenza fiscale a partire da quest'anno. Maurizio Postal, consigliere dell'Ordine nazionale dei dottori commercialisti, sottolinea come questo modo di operare potrebbe essere frutto di una strategia, con il fine di «prendersi più tempo per adeguarsi». Secondo Postal, inoltre, i problemi che molti professionisti stanno riscontrando, nell'invio delle fatture elettroniche, sono da ricollegarsi quasi esclusivamente ai software a pagamento. Il sistema dell'Agenzia delle entrate, secondo il consigliere, verrà messo veramente alla prova nei primi 15 giorni del mese di febbraio, quando probabilmente si concentrerà l'invio massivo di fatture da parte della quasi totalità delle attività commerciali italiane.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)