Da domani parte «Mai dire blackout», la nuova serie podcast sui rischi della transizione green

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Da domani parte «Mai dire blackout», la nuova serie podcast sui rischi della transizione green
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Parte domani mattina alle 8 un nuovo appuntamento settimanale con i podcast de La Verità. «Mai dire blackout» è la nuova rubrica audio settimanale curata da Sergio Giraldo, che ogni domenica vi accompagnerà nel mondo dell’energia. La transizione ecologica incrocia la globalizzazione e la geopolitica: il mondo può davvero fare a meno di petrolio e gas? L’auto elettrica riuscirà a imporsi sul mercato? Quali materie prime sono indispensabili allo sviluppo delle fonti rinnovabili? L’energia nucleare è un’opzione reale? Quale influenza hanno i prezzi dell’energia sulla competitività di un Paese? A queste e a tante altre domande cerca di dare risposta il podcast, curato da un esperto del settore e firma autorevole del giornale. Il blackout? No, non è all’orizzonte, per adesso è un rischio molto remoto. Però… mai dire mai. E soprattutto, mai dire blackout!

Ogni domenica dalle 8 del mattino sarà disponibile una nuova puntata sul sito de La Verità, dalle 10 su tutti i social e le maggiori piattaforme di streaming.

L’Europa: basta sentenze pro migranti
Il commissario europeo per gli Interni Magnus Brunner (Ansa)

Il commissario Brunner: «Daremo basi giuridiche affinché la Cedu possa giudicare in modo diverso». È l’iniziativa della Meloni, sottoscritta da Danimarca e Polonia e appoggiata dal «Financial Times». Il ministro francese Retailleau: «Chiudiamo le frontiere».

Mediobanca, caos di esposti e querele. Ma all’assemblea sarà un testa a testa
Alberto Nagel (Imagoeconomica)
Consob attiva per controllare eventuali concerti. Lunedì affluenza attorno all’80%.
Bimbi «dissidenti» e adozioni forzate. Così la Ddr costruiva i suoi cittadini
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In un romanzo di Jugler, basato su fatti veri, si ricostruisce uno degli orrori della Repubblica Democratica Tedesca: i figli degli oppositori politici venivano sequestrati dallo Stato e cresciuti con i crismi della dittatura.
Leone XIV nomina, Pechino approva. Finisce l’ambiguità dell’era Bergoglio
Leone XIV (Ansa)
Joseph Lin Yuntuan, prelato fedele alla Santa Sede e non alla «Chiesa» di regime, sarà vescovo a Fuzhou. La Cina ratifica. È una rottura dello schema precedente, in cui era Roma a dare l’ok alle scelte del partito.
Le Firme

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