
L’Atalanta trionfa a Dublino nella finale di Europa League e riporta il trofeo in Italia dopo 25 anni. Battuto 3-0 il Bayer Leverkusen: decide una tripletta di Ademola Lookman.L’Atalanta sul tetto d’Europa. Nella notte di Dublino, la squadra bergamasca scrive la pagina più importante della sua storia e centra finalmente, è il caso di dire, un trofeo che chiude un ciclo iniziato otto anni fa sotto la guida di Gian Piero Gasperini. Se alla vigilia della finale contro i temutissimi neo campioni di Germania del Bayer Leverkusen, fin qui imbattuti in stagione e addirittura in odor di triplete con la Bundesliga in tasca e la finale di coppa di Germania in programma sabato contro il Kaiserslautern, il dubbio era su come l’Atalanta avrebbe affrontato la finale dal punto di vista emotivo, dopo la sconfitta in Coppa Italia di otto giorni fa contro la Juventus, all’Aviva Stadium di Dublino ogni paura e incertezza è stata spazzata via dopo pochi minuti. Gli uomini di Gasperini, a differenza di quanto fatto all’Olimpico, hanno approcciato alla grande aggredendo subito i tedeschi con pressing alto e un ritmo incessante che ha prodotto nei primi 45 minuti il doppio vantaggio firmato da Ademola Lookman. Il nigeriano si è fatto trovare pronto prima al 12’ colpendo con il piattone sinistro un cross basso dalla destra di Zappacosta; poi al 26’ con un’iniziativa personale conclusa con un bellissimo destro a giro da fuori area che non lascia scampo al portiere delle Aspirine Kovar. Un doppio colpo che ha l’effetto del ko sul Bayer Leverkusen, ma la squadra di Xabi Alonso ha completato rimonte a volte anche insperate in questa stagione. Proprio per questo l’Atalanta ha il merito nella ripresa, nonostante il doppio vantaggio e un primo tempo giocato a ritmi altissimi, di non abbassarsi mai e concedere il minimo indispensabile al Bayer. Il baby fenomeno Florian Wirtz è ingabbiato nella morsa della coppia di centrocampisti atalantini formata da Ederson e Koopmeiners. L’assenza di una vera punta in attacco fa il resto e così per la retroguardia di Gasperini la serata è tutto sommato tranquilla. Il Bayer Leverkusen prova a intensificare la manovra, ma le maglie nerazzurre sono ben strette e al 76’, su un’azione di contropiede, arriva addirittura il 3-0 di uno scatenato Lookman che chiude game, set e match. Sugli spalti può iniziare con un quarto d’ora d’anticipo la festa degli 8.000 atalantini giunti a Dublino per scrivere e raccontare, anche loro, la pagina più bella e importante della storia atalantina.
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
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In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






