Il segretario di Stato americano ha incontrato al Sisi e sul tavolo è finita anche la stabilizzazione del Paese orfano di Gheddafi. L’obiettivo era al centro del recente viaggio del premier Giorgia Meloni, passa attraverso nuove elezioni e vede Roma attore interessato.
La tecnica del blitz di Isfahan riconduce a oppositori interni, i media americani puntano il dito verso Israele. In questo quadro così confuso, la guerra in Ucraina può facilmente allargarsi e diventare veramente mondiale.