2020-05-27
Macron mette 8 miliardi nell’auto e la Merkel salva le sue ferrovie
Emmanuel Macron e Angela Merkel (Kay Nietfeld/picture alliance via Getty Images)
Intesa approva il maxi prestito a Fca. Adesso manca il sì di Sace e Corte dei conti.La Francia di Emmanuel Macron vara un piano da 8 miliardi di euro per mettere benzina nel mercato dell'auto rimasto a secco con il Covid-19 e la Germania di Angela Merkel dopo aver promesso 9 miliardi di aiuti a Lufthansa diventandone azionista con una quota del 20% si prepara a ricapitalizzare le ferrovie di Deutsche bahn (già al 100% dello Stato). Berlino ha infatti siglato un accordo con azienda e sindacati dichiarandosi «pronto a proporre al legislatore» di prendersi in carico le perdite accusate dal gruppo che le misure di sostegno all'economia non saranno in grado di assorbire. L'intervento statale sarà soprattutto attraverso un aumento di capitale che potrebbe aggirarsi tra i 6,9 e 8,4 miliardi ma avrà bisogno dell'approvazione della Commissione finanze del Bundestag e della Commissione europea. Quanto a Parigi, ieri il presidente francese, Emmanuel Macron ha annunciato un intervento monstre dell'Eliseo: il primo pilastro riguarda il «sostegno alla domanda». Alla luce del fatto che restano ferme sui piazzali circa 400.000 vetture prodotte prima della crisi e rimaste invendute, dal 1° giugno verranno messi in campo degli incentivi agli acquisti delle prime 200.000 che saranno vendute. In cambio degli aiuti, le imprese dell'automotive hanno accordato «come contropartita un impegno forte»: Renault ha assicurato che triplicherà al 2023 la produzione di vetture pulite e la quadruplicherà al 2024. Il prestito da 5 miliardi che le sarà accordato sarà inoltre condizionato da garanzie per i lavoratori degli stabilimenti di Maubeuge e Douai. Anche Psa si è impegnata ad aumentare la produzione di veicoli puliti in Francia e ha assicurato che metterà in campo un piano di investimenti di 335 milioni al 2022 nel Paese. Resta da capire come queste promesse impatteranno sulle nozze imminenti con Fca che proprio ieri ha incassato il via libera del cda di Intesa Sanpaolo al prestito da 6,3 miliardi. L'operazione avrà, però, efficacia solo una volta ottenuta la garanzia pubblica sull'80% del finanziamento, riconosciuta da Sace. A quanto si apprende da fonti finanziare, il board della banca guidata da Carlo Messina ha approvato la delibera relativa al finanziamento in favore di Fca Italy considerato il ruolo fondamentale del finanziamento stesso per la filiera italiana dell'automotive che occupa oltre 1 milione di persone, impiegate in circa 200.000 Pmi, con un fatturato pari a circa il 19% del Pil e una contribuzione al gettito fiscale per oltre 76 miliardi, pari al 16% delle entrate tributarie totali dello Stato. Una volta completato l'iter contrattuale e incassato l'ok di Sace, la garanzia al prestito sarà oggetto di decreto del Mef e pubblicata in Gazzetta Ufficiale previa approvazione da parte della Corte dei conti, così come previsto dal decreto Liquidità dell'8 aprile. L'accordo riguarda esclusivamente le attività italiane di Fca Italy. Una volta perfezionato il contratto e ottenute le garanzie pubbliche, Intesa attiverà un meccanismo che prevede l'utilizzo di conti correnti dedicati per la retribuzione dei dipendenti, i pagamenti dei fornitori e il supporto degli investimenti in Italia.Nel frattempo, il mercato dei veicoli commerciali in Europa registra un calo delle vendite del 67% in aprile, primo mese di totale chiusura per il lockdown dovuto alla pandemia. Secondo l'Acea, l'associazione dei costruttori europei, la flessione interessa tutti i 27 Paesi dell'Unione europea e tutti i segmenti. I cali maggiori sono in Spagna (-87,8%), Italia (-85,5%) e Francia (-82,4%).
Il fiume Nilo Azzurro nei pressi della Grande Diga Etiope della Rinascita (GERD) a Guba, in Etiopia (Getty Images)