2025-05-07
Dopo i porporati, Macron incontra i massoni
Il leader rassicura il Grande oriente di Francia su laicità e legge sull’eutanasia.Un colpo alla botte, un colpo al cerchio. È stata un po’ così l’ultima settimana del presidente francese Emmanuel Macron. Qualche giorno fa ha incontrato alcuni cardinali elettori, suoi compatrioti e, lunedì, i massoni del Grande oriente di Francia.L’incontro con i porporati transalpini si era svolto sabato 27 aprile all’ambasciata di Francia presso la Santa Sede e aveva attirato l’attenzione della stampa francese e italiana. In primis, perché ha rappresentato una caduta di stile, visto che Macron ha ricevuto i cardinali senza nemmeno attendere che Jorge Mario Bergoglio fosse sepolto. Proprio per questo il cardinale Dominique Mamberti non ha potuto prendervi parte, impegnato a Santa Maria maggiore con la fine delle esequie. Gli articoli dedicati all’incontro non sono piaciuti ai comunicatori dell’Eliseo. Anche il cardinale corso François-Xavier Bustillo ha reagito al lavoro svolto dai giornalisti. Parlando a un canale tv cattolico d’Oltralpe, il porporato di Ajaccio ha detto di aver scoperto «che anche in Italia sono abbastanza sensibili alle polemiche» e ha elogiato «il buon legame trovato con l’ambasciata» di Parigi presso la Santa Sede precisando che «incontrarsi non significa fare un atto politico o che ci siano dei condizionamenti» da parte delle istituzioni francesi. Per Bustillo, queste relazioni rientrano in un clima «di amicizia e di rispetto» anche perché si sta parlando «del Paese della fraternità».Curiosamente, proprio questo valore repubblicano transalpino è stato citato da Macron, lunedì, nella sede della massoneria del Grande oriente di Francia, dove ha tenuto un discorso nell’ambito dei 120 anni dell’approvazione della legge di separazione tra Stato e Chiesa. Il presidente francese ha invitato i massoni ad essere «ambasciatori della fraternità» e poi ha messo in guardia contro coloro che intendono «deviare» o «tradire» la legge del 1905. In seguito Macron ha parlato del progetto di legge sul fine vita in discussione al Parlamento. Per il leader transalpino il fatto «che i massoni trattino di questo dibattito fondamentale è una buona cosa» perché non si limita solo alla «questione di sapere se si è pro o contro la vita» ma, a volte, bisogna domandarsi quale sia «il male minore». Le parole di Macron hanno suscitato una dura reazione della Conferenza episcopale francese. Il suo presidente, l’arcivescovo di Reims Éric de Moulins-Beaufort, meno conciliante dei cardinali, ha scritto su X: «No, Signor Presidente, la scelta di far morire e di aiutare ad uccidersi non è quella del male minore. È semplicemente quella della morte».