
Il sindaco sospeso di Riace nell'ateneo che aveva chiuso le porte a Joseph Ratzinger. I tifosi del plurindagato invocano la strage di italiani.Che quello della Sapienza fosse il suo pubblico lo si è capito quando, nonostante il discorso lungo, macchinoso e inconcludente, ha incassato calorosi applausi. Il re dell'accoglienza Domenico Mimmo Lucano da Riace, Comune che ha portato al fallimento (è stato sancito il dissesto finanziario), già cocco di Laura Boldrini, è stato ricevuto con gli onori dallo stesso ateneo che negò l'ingresso a Joseph Ratzinger quando era ancora in carica come papa Benedetto XVI. All'indagatissimo sindaco esiliato dalla magistratura è stata tributata una lunga standing ovation. E come sottofondo musicale Bella ciao. Dopo essersi presentato come un martire, ha messo le mani avanti, visto che i procedimenti giudiziari proprio non gli stanno andando bene (neanche un mese fa è stato rinviato a giudizio e qualche giorno dopo ha ricevuto un secondo avviso di conclusione delle indagini preliminari): «Tutti possiamo sbagliare, ma dobbiamo assumerci le responsabilità e, a testa alta, affrontare i processi senza trovare escamotage. Io non mi nascondo e quello che dico qui è ciò che dirò nelle aule giudiziarie». Lucano è accusato di associazione a delinquere, truffa, abuso d'ufficio, peculato, concussione, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per aver organizzato matrimoni tra giovani immigrate e gli anziani del paese calabrese.E un attimo dopo è passato alla propaganda: «Se oggi avrò convinto anche sola una persona a scegliere l'umanità, avrò raggiunto una vittoria». Quella che definisce umanità è la sua fallimentare idea di accoglienza, basata, come sostiene la Procura di Locri, su irregolarità, illegittimità e illegalità. Ma Lucano non è lì per difendersi. Ufficialmente è stato invitato per parlare di «Convivenze» ai dottorandi in Storia, antropologia e religioni della facoltà di lettere, ma è alla Sapienza per fare politica. Finalità ben diverse da quelle contestate all'epoca da un gruppuscolo di professori (67 su un totale di circa 4.000) che compresse il diritto del Pontefice a esprimersi in una delle più importanti università italiane, invocando il solito laicismo radicale.E infatti, le sue parole sono queste: «Se la sinistra riparte dagli ultimi, dai braccianti di Rosarno, può risalire. Non ci vuole molto a far prevalere un senso di umanità e di uguaglianza». E ancora: «Dicono che il sindaco di Riace vuole mettere in atto una sostituzione etnica, ma le persone che sono arrivate non hanno preso il posto di nessuno. Parlano di premeditazione di progetti. Ma non c'era nessun progetto, solo spontaneità, giorno dopo giorno». Nulla a che vedere con il tema delle convivenze. Che ha sfruttato invece per prendersela con Matteo Salvini: «Il ministro dell'Interno è uno degli autori che ha creato in Italia questo clima di odio e divisione», ha detto l'ex sindaco di Riace parlando agli studenti radunati in presidio antifascista in piazzale Aldo Moro, poco prima della lezione, per «garantire l'ingresso di Mimmo Lucano» alla Sapienza. E lì l'ex sindaco ha aggiunto: «Siamo l'onda rossa che contrasta l'orda nera che sta oscurando anche i nostri orizzonti».Contemporaneamente è scattato un presidio, vietato dalla Questura, di una quarantina di militanti di Forza nuova a Castro Pretorio, davanti alla sede della Biblioteca nazionale. C'è stato anche qualche attimo di tensione, quando gli studenti hanno cercato di raggiungere i militanti di estrema destra, ma sono stati convinti a tornare indietro dalle forze dell'ordine. Le due manifestazioni si sono sciolte subito.Ma i cori sono continuati: «Dieci, cento, mille Acca Larentia», urlavano i sostenitori di Mimmo Lucano. «Aspetto parole di dura condanna da parte di tutte le forze politiche. Aspetto espressioni chiare e decise da parte del rettore dell'Università di Roma», ha detto invece il senatore forzista Maurizio Gasparri, che ha condannato subito chi ha inneggiato alla strage dei ragazzi di destra del 1978 e ne ha chiesto l'identificazione e il processo. «L'odio non può governare l'Italia e verrà sconfitto», ha commentato il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, tralasciando qualsiasi commento, però, sugli inni per Acca Larentia.La presenza di Lucano è stato l'ennesimo motivo di divisione. E mentre a Fiumicino annunciano che tra qualche giorno l'ex sindaco di Riace sarà loro cittadino onorario, il governatore calabrese Mario Oliverio, indagato per associazione a delinquere finalizzata a pilotare gli appalti regionali più importanti ha commentato: «Mimmo Lucano è il simbolo della Calabria positiva che con Riace oggi si propone come punto di riferimento in Europa e nel mondo». Ipse dixit.
Ansa
- Massiccia invasione via terra e raid con droni ed elicotteri. Crosetto: «Decisione sbagliata». Il Papa chiama il parroco Romanelli: «Preoccupato». Ira dei parenti degli ostaggi: «Così Netanyahu li uccide».
- Mobilitazione indetta per venerdì. Liti nella Flotilla, Greta lascia il direttivo e cambia imbarcazione. Il dem Scotto, in navigazione: «Sempre in contatto con la Farnesina».
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13 agosto 2025: un F-35 italiano (a sinistra) affianca un Su-27 russo nei cieli del Baltico (Aeronautica Militare)
Schierati da poco in Estonia, gli F-35 italiani hanno avuto una parte importante nell’intercettazione di velivoli russi e nel pattugliamento in seguito allo sconfinamento dei droni di Mosca in territorio polacco. Da agosto l’Aeronautica italiana è al comando della Baltic Air Policing.
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La mattina del 13 agosto due cacciabombardieri F-35 «Lightning II» dell’Aeronautica Militare italiana erano decollati dalla base di Amari, in Estonia, per attività addestrativa. Durante il volo i piloti italiani hanno ricevuto l’ordine di «scramble» per intercettare velivoli non identificati nello spazio aereo internazionale sotto il controllo della Nato. Intervenuti immediatamente, i due aerei italiani hanno raggiunto i jet russi, due Sukhoi (un Su-27 ed un Su-24), per esercitare l’azione di deterrenza. Per la prima volta dal loro schieramento, le forze aeree italiane hanno risposto ad un allarme del centro di coordinamento Nato CAOC (Combined Air Operations Centre) di Uadem in Germania. Un mese più tardi il segretario della Nato Mark Rutte, anche in seguito all’azione di droni russi in territorio polacco del 10 settembre, ha annunciato l’avvio dell’operazione «Eastern Sentry» (Sentinella dell’Est) per la difesa dello spazio aereo di tutto il fianco orientale dei Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica di cui l’Aeronautica Militare sarà probabilmente parte attiva.
L’Aeronautica Militare Italiana è da tempo impegnata all’interno della Baltic Air Policing a difesa dei cieli di Lettonia, Estonia e Lituania. La forza aerea italiana partecipa con personale e velivoli provenienti dal 32° Stormo di Amendolara e del 6° Stormo di Ghedi, operanti con F-35 e Eurofighter Typhoon, che verranno schierati dal prossimo mese di ottobre provenienti da altri reparti. Il contingente italiano (di Aeronautica ed Esercito) costituisce in ambito interforze la Task Air Force -32nd Wing e dal 1°agosto 2025 ha assunto il comando della Baltic Air Policing sostituendo l’aeronautica militare portoghese. Attualmente i velivoli italiani sono schierati presso la base aerea di Amari, situata a 37 km a sudovest della capitale Tallinn. L’aeroporto, realizzato nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, fu utilizzato dall’aviazione sovietica per tutti gli anni della Guerra fredda fino al 1996 in seguito all’indipendenza dell’Estonia. Dal 2004, con l’ingresso delle repubbliche baltiche nello spazio aereo occidentale, la base è passata sotto il controllo delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica, che hanno provveduto con grandi investimenti alla modernizzazione di un aeroporto rimasto all’era sovietica. Dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea, i velivoli della Nato stazionano in modo continuativo nell’ambito delle operazioni di difesa dello spazio aereo delle repubbliche baltiche. Per quanto riguarda l’Italia, quella del 2025 è la terza missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e 2021.
Oltre ai cacciabombardieri F-35 l’Aeronautica Militare ha schierato ad Amari anche un sistema antimissile Samp/T e i velivoli spia Gulfstream E-550 CAEW (come quello decollato da Amari nelle immediate circostanze dell’attacco dei droni in Polonia del 10 settembre) e Beechcraft Super King Air 350ER SPYD-R.
Il contingente italiano dell'Aeronautica Militare è attualmente comandato dal colonnello Gaetano Farina, in passato comandante delle Frecce Tricolori.
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Dario Franceschini (Imagoeconomica)
L’ex ministro dem: «La maggioranza solleva odio». Walter Verini (Pd): «Sconcertante».