2018-07-24
Londra vieta di pregare vicino alla cattedrale
Nella City un uomo che leggeva ad alta voce il Vangelo di fronte alla chiesa di Saint Paul è stato allontanato dai poliziotti. A richiederne l'intervento sono stati i responsabili dell'edificio di culto, che tollerano turisti cafoni e attivisti, ma non i fedeli.Secondo i Vangeli Gesù predicava anche davanti al Tempio. All'ingresso del luogo sacro a volte incontrava la folla che voleva conoscerlo, o compiva gesti che erano segni della sua grandezza. Un'abitudine che adesso non sarebbe consentita di fronte all'ingresso della Saint Paul Cathedral di Londra, dove un uomo è stato scacciato dalla polizia perché leggeva a voce alta dei passi del Vangelo. Un allontanamento che ha addolorato Allan Coote, cinquantacinquenne autista di autobus londinese. Dotato di una voce potente, l'uomo ama farla sentire. Convinto che si tratti di una vocazione, poi, ha l'abitudine di recarsi di fronte agli edifici religiosi e leggere passi del Vangelo. Vede questa attività come il suo modo di servire alla missione suggerita a ogni cattolico di predicare e «diffondere il Vangelo». Il suo progetto, però, non ha ottenuto il consenso dello staff della cattedrale, che ha deciso di contattare le forze dell'ordine perché costringessero l'uomo a interrompere la sua lettura.«Non facevo altro che pregare», ha spiegato Coote ai poliziotti, «e ho l'impressione che la richiesta di mandarmi via testimoni il fatto che i responsabili della chiesa hanno perso di vista il loro vero obiettivo». Secondo lui, insomma, Saint Paul è diventata un'attrazione turistica più che uno spazio di fede. E in effetti l'edificio religioso, che è di una bellezza straordinaria, rappresenta una delle mete preferite per chi visita la capitale inglese. La cupola è imponente e si può passeggiare sulla balconata circolare e osservare la cattedrale dall'alto in tutta la sua ricchezza. Una visita che incanta tanto chi ha fede, quanto chi è solo interessato all'estetica e alle linee architettoniche. Ma che secondo il fervente autista rischia di distrarre dal vero obiettivo di una chiesa, ovvero la preghiera e la proclamazione dei testi sacri. L'uomo stavolta è stato fermato dalla polizia, ma secondo la sua ricostruzione c'erano già state richieste di allontanamento anche in passato. In almeno altre due occasioni, però, la polizia non aveva preso provvedimenti. Perché in fondo Coote non faceva altro che predicare davanti a un luogo di culto, il che non è affatto strano. Pervaso da un ottimismo non comune, il predicatore messo a tacere ha dichiarato ai giornalisti che spera che questo episodio diventi l'occasione per un risveglio della Chiesa anglicana, che a suo parere vede la cattedrale più come un museo che come uno spazio dove cercare di fare proseliti attraverso la predicazione. Come in fondo sperava di fare lui, che quando è arrivata la polizia stava leggendo il Discorso della montagna, che approfondisce il tema dei comandamenti e secondo molti contiene proprio i principi chiave della fede cristiana. Voleva ricordare agli uomini come si comportano coloro che credono nel Signore, come agiscono, rispettano gli altri, non commettono abusi. Ed è stato vittima di un gesto davvero imprevedibile.Come ha raccontato l'autista, poi, nessuno dei passanti o dei visitatori si era lamentato. Certo, alcuni camminavano distratti e frettolosi, al punto che forse non lo hanno neppure notato, mentre altri ascoltavano sorridendo. A richiedere l'intervento della polizia sono stati i responsabili della cattedrale. Anni fa di fronte a Saint Paul c'erano stati accampamenti di manifestanti impegnati in battaglie per i diritti civili o per questioni sociali. Ma da qualche tempo chi si occupa della gestione dell'edificio ha deciso di impedire ogni manifestazione religiosa o pubblica sul sagrato. L'obiettivo di questa scelta è quello di mantenere pace e un ambiente di raccoglimento, ma con orde di turisti armati di selfiestick e megafoni, la quiete sembra davvero impossibile da preservare. In un contesto simile, anzi, il Vangelo declamato da Coote è solo l'ultimo dei problemi e forse anche un evento in tema con il luogo e il suo autentico spirito. A meno che a infastidire i responsabili dell'edificio sia stato il fatto che il pover'uomo esprimeva in maniera troppo esuberante la fede in Dio. Conoscendo la tendenza dei britannici ad accogliere e a rispettare le differenze, viene il dubbio che qualcuno abbia temuto che la sua lettura potesse offendere chi professa altri credo e da Saint Paul passava solo per ragioni turistiche? E poi, la difesa della Parola non dovrebbe essere una ragione di vita per i custodi della fede? Come appare evidente anche dal Vangelo di Giovanni, quando lo stesso Gesù caccia dal tempio i venditori, rovesciando i loro banchetti con monete e altri valori, e ribadendo che la «casa del Padre suo non può diventare un mercato» ma serve alla preghiera. Un capitolo che riporta a una prospettiva decisamente opposta a quella di Saint Paul e che forse sarebbe il passo ideale da proclamare per mister Coote. Sempre che gli sia concessa una seconda occasione. Al suo fianco si è schierata in queste ore anche un'associazione chiamata Barnabas fund, che ha lanciato una raccolta firme e minaccia di portare la questione in Parlamento. La loro richiesta è che non venga più allontanato dalla cattedrale chi sostiene la fede e la Scrittura. E che alla voce potente di Coote sia concesso spazio. Se non ogni fine settimana, almeno una volta al mese.
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