2023-04-19
Lollobrigida lancia l’allarme denatalità. La Schlein spara: «È un suprematista»
Elly Schlein (Getty Images)
Il ministro evoca la «sostituzione etnica», poi precisa: «Voglio aiutare le famiglie». La dem: «Disgustoso, Meloni si dissoci».È ancora una volta la questione migratoria, e nella fattispecie le parole che vengono utilizzate per descriverla e analizzarla, a monopolizzare il dibattito politico italiano. Ieri il primo a intervenire sul tema è stato il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida: «Bisogna contrastare l’illegalità anche a livello europeo per fermare un’ondata migratoria che, secondo noi, ha superato limiti oggettivi. Ma anche per aiutare le nazioni di provenienza a svilupparsi». E ancora: «Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. Per queste ragioni», ha dichiarato Lollobrigida durante il congresso della Cisal (Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori), «vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque, di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica». Infine il ministro di Fratelli d’Italia ha aggiunto: «Io ritengo l’immigrazione un fatto naturale, fisiologico, sono nipote di un emigrante, quindi mi guardo bene dal pensare che l’emigrazione e quindi l’immigrazione siano un problema. Anzi diventano un’opportunità di crescita per una nazione».Affermazioni che hanno scatenato una lunga coda di reazioni. Ad alimentare il fuoco della polemica è stata subito la segretaria del Pd, Elly Schlein: «Le parole del ministro Lollobridiga sono disgustose, sono parole inaccettabili da chi ricopre il suo ruolo. Ci riportano agli anni Trenta del secolo scorso, sono parole che hanno il sapore del suprematismo bianco». Ma non è finita qui: «Mi auguro che Giorgia Meloni e il governo prendano le distanze da queste dichiarazioni, fatte per altro nel giorno in cui il presidente Mattarella si trova in visita ad Auschwitz». Poco dopo il leader di Azione, Carlo Calenda, su Twitter ha scritto: «Riesumare il vecchio refrain della “sostituzione etnica” riporta il governo ad una postura incompatibile con una presenza autorevole in Europa. Siamo di fronte ad un’involuzione sbagliata e pericolosa per l’Italia». Tranchant il commento dei parlamentari grillini Vittoria Baldino e Alessandra Maiorino, che hanno etichettato le esternazioni di Lollobrigida come «sconcertanti e disgustose» e che «mostrano la destra italiana per quello che è. Loro ci provano a indossare il vestito buono, a darsi un contegno ora che sono al governo, ma inevitabilmente perdono il controllo e vengono fuori al naturale». Sulle dichiarazioni di Lollobrigida è intervenuto a gamba tesa pure il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova: «Irresponsabili le parole del ministro Lollobrigida, che accosta immigrazione e sostituzione etnica, contrapponendovi le politiche per la natalità. Un linguaggio da cospirazionista, inaccettabile da parte di chi sta al governo di un paese in cui le libertà e l’uguaglianza tra tutti senza distinzione di razza, lingua e religione sono garantite dalla costituzione. La cosa migliore sarebbe quella di scusarsi». Nel tardo pomeriggio è arrivata la replica via Facebook dello stesso Lollobrigida: «La sinistra evidentemente in difficoltà e priva di argomenti solleva il solito polverone su una mia dichiarazione in cui spiegavo che a mio avviso per contrastare la denatalità in Italia, che rischia di far sparire il popolo italiano, bisogna aiutare chi intende mettere su famiglia con figli, attraverso agevolazioni e un sistema di welfare che lo sostenga, che dia la possibilità di coniugare il lavoro e la famiglia. E la sinistra invece solleva il polverone, parla di razzismo, di suprematismo».Oltre alle interpretazioni linguistiche, sempre a proposito della questione migratoria, ieri, il commissario delegato per lo stato d’emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti, si è recato a Lampedusa dove ha incontrato il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, il questore Emanuele Ricifari e il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino, per fare il punto sulla situazione legata agli sbarchi sull’isola. Al termine dell’ispezione del locale hotspot di contrada Imbriacola Valenti ha detto: «La visita di oggi la facciamo insieme alla Croce rossa e all’Unhcr perché insieme vogliamo migliorare la gestione di questo centro. Dobbiamo fare in modo che i migranti che arrivano a Lampedusa possano essere trasferiti sulla terraferma nel più breve tempo possibile». Fiducioso il sindaco di Lampedusa, Mannino: «Sulle problematiche più importanti, hotspot e trasferimenti sembra esserci una svolta». Valenti è giunto intorno alle 9 sulla piccola isola siciliana. Proprio nelle stesse ore c’è stato l’ennesimo sbarco: una quarantina di persone, tra cui donne e bambini, dopo una tregua di qualche giorno. Dopo gli ultimi trasferimenti, nell’hotspot sono rimasti poco meno di 550 stranieri.
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