2023-08-27
L’ex pm di Kiev: «I Biden corrotti». Spuntano bustarelle per 10 milioni
Affondo del vecchio procuratore del caso Burisma. Un memo inguaia il presidente Usa Joe Biden.Nuovi guai per i Biden. L’ex procuratore generale ucraino, Viktor Shokin, ha rilasciato un’intervista a Fox News, in cui ha attaccato il presidente americano e suo figlio Hunter. L’intervista è andata in onda ieri sera, quando La Verità era già in stampa. Tuttavia il sito dell’emittente ne aveva anticipato alcuni stralci. A dicembre 2015, Joe Biden, all’epoca vicepresidente degli Usa, minacciò l’allora presidente ucraino Petro Poroshenko di bloccare una tornata di aiuti economici americani a Kiev dal valore di un miliardo di dollari, se Shokin non fosse stato licenziato. Il procuratore, silurato a marzo 2016, aveva indagato per corruzione su Burisma: la controversa azienda ucraina, fondata dall’oligarca Mykola Zlochevsky, nel cui board Hunter era entrato, insieme al socio Devon Archer, nel 2014. «Ho detto più volte nelle mie precedenti interviste che Poroshenko mi ha licenziato su insistenza dell’allora vicepresidente Biden perché stavo indagando su Burisma», ha detto l’ex procuratore alla Fox. «[Poroshenko] capì, e così anche il vicepresidente Biden, che se avessi continuato a supervisionare le indagini su Burisma, avremmo scoperto i fatti sulle attività di corruzione in cui erano coinvolti. Ciò includeva sia Hunter Biden che Devon Archer e altri», ha proseguito. Riferendosi poi alle accuse di corruzione contro i Biden, Shokin ha affermato: «Non voglio parlare di fatti non dimostrati, ma la mia ferma convinzione personale è che sì, è stato così. Sono stati corrotti. E il fatto che Joe Biden abbia donato un miliardo di dollari in denaro americano in cambio del mio licenziamento, non è già questo un caso di corruzione?». A tal proposito, Fox News, citando il Kyiv Post, ha riportato che «nel febbraio 2016, un mese prima del licenziamento di Shokin, il suo ufficio ha presentato una petizione legale per sequestrare la proprietà di Zlochevsky, tra cui quattro case, due proprietà e un’auto sportiva Rolls-Royce». Testimoniando in luglio alla Camera, Archer aveva inoltre rivelato che i vertici di Burisma avevano assunto Hunter per avere un aiuto contro le pressioni investigative del governo ucraino. Infine, secondo un informatore dell’Fbi ritenuto «altamente credibile», Joe e suo figlio avrebbero ricevuto cinque milioni di dollari a testa da Zlochevsky. In questo quadro, i deputati repubblicani hanno chiesto agli Archivi nazionali di consegnare i documenti in cui Biden, da vicepresidente, usava degli pseudonimi: il Gop è infatti convinto che possano contenere materiale compromettente su Burisma. Le dichiarazioni di Shokin alla Fox hanno irritato la Casa Bianca, che nelle scorse ore ha parlato di «false affermazioni». Del resto, Biden ha sempre detto che le sue pressioni per cacciare Shokin erano dovute al fatto che il procuratore non avrebbe combattuto adeguatamente la corruzione in Ucraina. Una versione che comincia però a fare acqua. Lunedì, il sito Just the News ha pubblicato un memo, datato ottobre 2015, che sintetizzava la posizione dell’Ipc: la task force dell’amministrazione Obama che monitorava la lotta alla corruzione in Ucraina. La nota recitava: «L’Ipc ha concluso che l’Ucraina ha compiuto progressi sufficienti nel suo programma di riforme per giustificare una terza garanzia di aiuti». Addirittura, a giugno 2015, l’allora sottosegretario di Stato americano per gli Affari europei, Victoria Nuland, aveva inviato a Shokin una lettera, scrivendo: «Siamo rimasti colpiti dall’ambiziosa agenda di riforme e lotta alla corruzione del vostro governo». E allora per quale ragione Biden, a dicembre 2015, minacciò Poroshenko di bloccare gli aiuti, se non avesse silurato Shokin? Il vicepresidente agì per tutelare Burisma?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.