2022-07-29
Letta si sgola: «C’è l’ombra di Putin». Ma Gabrielli lo gela: è una fake news
Enrico Letta (Imago economica)
Matteo Salvini ironico: ma che fesseria. Il Copasir si sfila dalle polemiche: nessun intervento.La giornata delle polemiche inizia quando, ieri mattina, il quotidiano La Stampa pubblica un articolo nel quale si parla di un interessamento della Russia alle fibrillazioni politiche italiane. In particolare, secondo La Stampa, che cita «fonti di intelligence», Antonio Capuano, consigliere per i rapporti internazionali del leader della Lega Matteo Salvini, avrebbe parlato con Oleg Kostyukov, funzionario dell’ambasciata russa in Italia, alla fine dello scorso maggio, due mesi prima della caduta del governo guidato da Mario Draghi. Il russo avrebbe chiesto a Capuano se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo.Il segretario del Pd, Enrico Letta, va all’attacco: «Le rilevazioni sulla Stampa sui legami tra Salvini e la Russia di Putin», dichiara Letta, «sono inquietanti, la campagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi». Letta annuncia che interesserà del tema il Copasir e preparerà interrogazioni parlamentari: «Se così fosse», aggiunge Letta, «sarebbe una cosa di una gravità senza fine. Salvini non è riuscito neanche a smentire con una dichiarazione che conferma tutti i suoi legami oscuri».«Sono fesserie», commenta Salvini a Radio24, «io ho lavorato e lavoro per la pace e per cercare di fermare questa maledetta guerra. Figurati se vado a parlare di ministri e viceministri, mi sembra la solita fantasia in cui c’è Putin, il fascismo, il razzismo, il nazismo, il sovranismo. Non penso che Putin stia dietro al termovalorizzatore di Roma. La politica internazionale prescinde dai governi», argomenta Salvini, «siamo orgogliosamente alleati ai Paesi liberi occidentali democratici. Siamo seri, a breve ci sarà una smentita a livello istituzionale». Smentita che arriva puntuale da parte del sottosegretario Franco Gabrielli, Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica: «Le notizie apparse sul quotidiano La Stampa», scrive Gabrielli, la cui nota viene diffusa direttamente da Palazzo Chigi, «circa l’attribuzione all’intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli, apparsi nei mesi scorsi».Arriva anche la precisazione di una fonte dell’ambasciata russa in Italia che non commenta quanto pubblicato, ma si limita a riferire che «l’ambasciata non ha nulla da aggiungere a quello che è già stato detto in giugno», ovvero di avere «assistito Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei» per il suo viaggio a Mosca previsto per il 29 maggio, poi cancellato.Il Copasir, invocato da Letta, si chiama fuori: «Ha già chiarito il sottosegretario Gabrielli», dice Adolfo Urso, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, «con una dichiarazione che non lascia adito a dubbi. Il Comitato si è occupato di questa vicenda in tempi non sospetti ottenendo informazioni e rassicurazioni dall’autorità di governo e dall’intelligence. Credo che la dichiarazione di Gabrielli», aggiunge Urso, «sia sufficiente a evitare che il Copasir sia usato per campagne elettorali. Noi siamo un’istituzione e dobbiamo garantire anche questo».I ministri del Carroccio, Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia e Erika Stefani, commentano lapidari: «Dimissioni su richiesta di Putin? Sì, su Marte… Qualcuno ha preso un colpo di sole molto serio: sarebbe da ridere», affermano Giorgetti, Garavaglia e Stefani, «se non ci fosse una guerra di mezzo e migliaia di morti. Smentiamo con forza e diffidiamo chiunque a ripetere a qualsiasi titolo questa idiozia». «La Stampa conferma che i documenti visionati dal nostro giornale sono una sintesi informale del lavoro d’intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali», sottolinea la direzione del quotidiano.
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