
Dall'intimo rosso italiano al «salto del nuovo anno» in Danimarca, ecco come portare fortuna e prosperità nel nuovo anno.Il Capodanno è una celebrazione universale che segna il passaggio verso un nuovo inizio, carico di speranze, desideri e simbolismi. Le tradizioni con cui i diversi Paesi festeggiano questa transizione riflettono culture uniche, ma spesso condividono un tema comune: augurare felicità, fortuna e prosperità per l’anno a venire. Ecco alcune delle tradizioni più affascinanti e particolari che si svolgono in giro per il mondo.In molte culture, il cibo riveste un ruolo fondamentale durante il Capodanno. In Italia, mangiare lenticchie alla mezzanotte è simbolo di abbondanza e prosperità, grazie alla loro forma rotonda che richiama le monete. In Spagna e in molti Paesi dell’America Latina, invece, si usa mangiare 12 chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dell’orologio, per assicurarsi fortuna nei 12 mesi successivi. Anche la scelta dell’abbigliamento contribuisce ai riti propiziatori: in Italia e in Cina il rosso è considerato un colore di buon auspicio, mentre in Venezuela il giallo è associato alla prosperità e alla felicità.In Scozia, la notte di San Silvestro è nota come «Hogmanay», e una delle tradizioni più sentite è il «first-footing». Questo rito consiste nell’accogliere la prima persona che varca la soglia di casa dopo la mezzanotte, la quale porta simbolicamente fortuna per l’anno nuovo. Tradizionalmente, il «first-footer» ideale è un uomo dai capelli castani, che porta in dono oggetti simbolici come biscotti, whiskey o carbone – quest’ultimo rappresenta calore e felicità per i mesi futuri.Per gli amanti dei viaggi, la Colombia offre una tradizione perfetta: portare una valigia vuota in giro per casa o nel quartiere a mezzanotte. Questo rito, diffuso anche in altri Paesi dell’America Latina, simboleggia il desiderio di un anno ricco di avventure, viaggi e scoperte. Una valigia in mano diventa dunque un augurio di libertà e opportunità.In Finlandia, un’antica tradizione predittiva aggiunge un tocco di mistero alla notte di Capodanno. Conosciuta come «tinanvalanta», consiste nel fondere piccoli ferri di cavallo di latta e gettarli in acqua fredda per osservare le forme che si creano. Ogni figura è interpretata come un presagio per l’anno nuovo: un’ancora può significare stabilità, mentre una forma minacciosa, come uno squalo, può rappresentare pericoli in arrivo. Questo rituale è un esempio di «molibdomanzia», un’arte divinatoria che affonda le sue radici nell’antica Grecia.In Catalogna, il folklore di fine anno ruota attorno all'«Home dels Nassos», o «l’uomo dei nasi». Questa figura mitica ha tanti nasi quanti sono i giorni dell’anno, perdendone uno ogni giorno fino al 31 dicembre. I bambini vengono incoraggiati a cercarlo l’ultimo giorno dell’anno, immaginando di trovare qualcuno con centinaia di nasi, quando invece l’«uomo dei nasi» potrebbe essere qualsiasi passante – un gioco che unisce magia e divertimento.In Danimarca, si celebra il Capodanno con il «salto nel nuovo anno» (hoppe ind i det nye år), un gesto scaramantico e gioioso. Allo scoccare della mezzanotte, le persone si posizionano su sedie o divani per poi saltare giù, simboleggiando il passaggio verso l’anno nuovo. Questo gesto rappresenta un modo simbolico per abbandonare il passato e accogliere il futuro con entusiasmo.
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