2019-05-22
Le liste di Gad Lerner? Porcate intellettuali
Giampiero Mughini si indigna per le sue liste di proscrizione che hanno accostato Maurizio Belpietro, Mario Giordano e altri giornalisti a nomi del passato legati al fascismo: «Elenchi idioti e sfacciati: paragonare le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza di Salvini è da terza media».Caro Dago, vedo che Gad Lerner ci tiene a far conoscere per intero l'articoletto che aveva scritto per Il Venerdì e che aveva suscitato qualche turbamento tra noi cittadini repubblicani, inclini alla tolleranza e al rispetto per chi la pensa diversamente da noi. Lerner invita a leggerlo riga per riga, parola per parola, nome per nome. L'ho fatto e ne sono rimasto allibito, allibito da tali porcate intellettuali degne di un semianalfabeta. Ossia compilare una lista di alcuni presunti energumeni del fascismo e del razzismo - Interlandi, Preziosi, Evola, Almirante - e definirli comparabili ad alcuni presunti energumeni di convinzioni nel presente che non piacciono a Lerner - Del Debbio, Giordano, Belpietro, Cruciani, Feltri.Ancora ancora si possono giustificare dei ragazzi della scuola media che tentano una comparazione tra le orride leggi razziali del 1938 e il decreto sulla sicurezza del 2019 targato Matteo Salvini. Sono dei ragazzi, per l'appunto, inevitabilmente inclini alla semplificazione intellettuale, ancora ignari dell'arte dell'interpretazione storico-politica che sta all'opposto dell'enunciazione di parte. Ma che un presunto intellettuale faccia degli elenchi talmente sfacciati e idioti, lascia di stucco.Quanto agli energumeni degli anni Trenta, già è uno sbraco mettere assieme Preziosi e Evola. Preziosi era un farabutto intellettuale, uno dei pochi antisemiti calzati e vestiti del nostro Novecento, e del resto le sue colpe le ha pagate buttandosi giù dal balcone assieme alla moglie. Evola è tutt'altro personaggio, a cominciare dalla sua cruciale esperienza di pittore dadaista. Da saggista ha scritto alcuni libri di gran calibro, che in Italia gli pubblicava un editore adamantino quale Vanni Scheiwiller. Il suo Metafisica del sesso è un testo che non dovrebbe mancare in nessuna biblioteca personale degna di questo nome. Così come non dovrebbe mancare in questa biblioteca l'eventuale libro di chi avesse raccontato l'intreccio di rapporti editoriali e intellettuali al cui centro stava il Telesio Interlandi degli anni Trenta, direttore di giornali che hanno ospitato il fior fiore della nostra cultura, un libro che Leonardo Sciascia avrebbe voluto scrivere se non lo avesse ucciso un raro tumore del sangue.Quanto a Giorgio Almirante non c'entra nulla con tutto questo. Era un ragazzotto che debuttò nel quotidiano di Interlandi dove gli era accanto il mio carissimo Antonello Trombadori, futura medaglia d'argento al valor militare della Resistenza. L'Almirante del dopoguerra, quello che conta, è un tutt'altro personaggio. Ma quella che è pazzesca solo ad averla pensata è la lista dei reprobi del presente. Che c'entra Cruciani con Del Debbio, e a parte il fatto che sono entrambi miei amici, persone da cui posso dissentire cento volte ma rispettarli tutte e cento le volte? Di che cosa è accusabile un bravissimo giornalista come Belpietro, se non di avere idee diverse da quelle di Lerner?E quale abisso di settarismo e fanatismo è necessario per raffrontare personaggi abissalmente distanti come Feltri e Preziosi? E quanto a Mario Giordano, sono più le volte che duelliamo che non le volte che concordiamo, il che non toglie nulla al fatto che quando lo incontro su un set televisivo lo saluto e lo abbraccio. Mai e poi mai avrei creduto che nel terzo millennio qualcuno potesse fare delle liste di proscrizione talmente sciatte e sciagurate.