Le nomine last minute di Brunetta

Le nomine last minute di Brunetta
Renato Brunetta (Ansa)
Il ministro ha fretta di coprire tre incarichi da direttore generale vacanti da 10 e 14 mesi. Stipendi triennali da 200.000 euro annui. Uomini vicini a lui o al suo capo Dipartimento.
  • Gli acquisti sono scesi del 16% e i prezzi sono saliti di un misero 2%, mangiato dall’inflazione. Pesano i tassi e le norme green. La morsa sul mattone piace all’Europa che preferisce patrimoni liquidi, più facili da tassare.
  • Uno studio surreale Bankitalia dà al clima perfino la colpa del calo delle compravendite: «Sopra i 25 gradi diminuiscono i click sugli annunci e le visite degli appartamenti».

Lo speciale contiene due articoli.

  • A ottobre i leader dell’Unione si incontreranno per cercare soluzioni al rischio dipendenza. Meglio tardi che mai. Il vero problema è che le case occidentali continuano a produrre buona parte delle loro vetture in Oriente.
  • Sciopero dei lavoratori dello stabilimento Stellantis a Melfi: la situazione di incertezza sugli investimenti va avanti da troppo tempo. Non ci sono i componenti per l’elettrico.

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Gas e ora l’idrogeno. Gli acquisti comuni Ue uccidono il mercato
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  • La Commissione vuole estendere lo schema nato con la guerra ad altri derivati. Salterà la concorrenza e servirà più energia.
  • Caro bollette: il 30% dei consumatori interpellati accetta un sacrificio minimo. L’eco-ansia non esiste.

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