Abbiamo fatto i conti in tasca alle aziende: a fine campagna sfioreremo i 2 miliardi di euro per le consegne di Pfizer, Astrazeneca, Moderna, Curevac, J&J e Sanofi. La situazione delle scorte, intanto, continua a peggiorare: in frigorifero abbiamo 2,5 milioni di fiale.Quasi 80 milioni di euro. È quanto sono costati i vaccini consegnati finora all'Italia. E il conto è destinato a sfiorare quota 1,8 miliardi quando sarà finita la campagna di immunizzazione. I nostri calcoli sono stati fatti al netto della quota italiana data come anticipo (per le dosi già consegnate l'anticipo non è compreso, per quelle totali sì) e con il contatore Git-Hub del ministero della Salute che procede a singhiozzo e non ha ancora registrato le consegne Pfizer di lunedì 1 marzo, che sono sostanziose (più di 650.000). Considerando quindi solo le dosi presenti sul cruscotto digitale e calcolando il prezzo di 13 euro a dose, per 4.537.260 vaccini Pfizer abbiamo speso 58.984.380 euro. Che diventano 67.434.400 se mettiamo nel conto anche quelle non ancora registrare da Git-Hub. Quanto ad Astrazeneca, le cui consegne sono state già contabilizzate, i vaccini sono costati 4.233.600 euro per 1.512.000 dosi, ciascuna pagata 2,8 euro. Infine, le 493.000 dosi di Moderna, a 15 euro (il prezzo è 18 dollari, ma in euro dipende dal tasso di cambio applicato al contratto, probabilmente variabile per lotto) l'importo da indicare sull'assegno è di 7.395.000 euro. Meno di quanto sarebbero costate 21 Primule dell'ex supercommissario, Domenico Arcuri. Il totale, a oggi, ci porta a quota 79.063.000 euro. Se vogliamo azzardare un altro paragone, si tratta di un conto comunque meno salato degli 81 milioni pubblici spesi da Invitalia per mettere in condizione Reithera di arrivare ad avviare la fase 3 (poi, tra l'altro, bisognerà farla trovando i partner produttivi, come ammesso dalla stessa azienda lo sorso 20 febbraio).Quanto cambiano le cifre se guardiamo al futuro, ovvero alla fine del secondo giro di consegne? Lunedì scorso la Commissione europea ha firmato con Moderna un secondo contratto per la fornitura di altri 300 milioni di dosi del vaccino messo a punto dalla casa farmaceutica. E vedremo anche come ci muoveremo con l'acquisto dei vaccini Novavax. L'ultima tabella degli approvvigionamenti pubblicata dal ministero della Salute il 12 febbraio, dovrebbe essere cambiata a breve. Spieghiamo perché: il 22 gennaio Astrazeneca aveva infatti annunciato un dimezzamento delle forniture per il primo trimestre a causa di problemi di produzione da colmare nel corso del secondo trimestre. Tanto che la stessa tabella degli approvvigionamenti era stata rimodulata al ribasso dal nostro ministero della Salute, arrivando a una stima di poco più di 10 milioni di dosi attese dal primo aprile al 30 giugno. E lo scorso 24 febbraio la società ne ha promessi oltre 20 sempre nel secondo trimestre. Quindi a «Q2», come viene indicato l'arco temporale dai tecnici del ministero, avremo 63 milioni di dosi per tutti e tre i vaccini. I totali per ora non cambiano. La Ue infatti non ha previsto ordinativi aggiuntivi alla società anglosvedese e le nuove Moderna non sono ancora in tabella, e non è detto che le preleveremo tutte (la Spagna sembra non averlo fatto). Quindi i conti finali sono questi: per 40.166.000 dosi AstraZeneca verranno spesi 112.464.800 euro; per 65.767.356 dosi Pfizer 854.975.628 euro e per i 21.257.400 vaccini di Moderna 318.861.000 euro. Andranno poi aggiunti i nuovi vaccini non ancora arrivati. Come quelli di Curevac, che dovrebbero costare 10 euro a dose, per un totale di 29.890.904 dosi al costo complessivo di 298.909.040 euro. Quanto a Johnson&Johnson, sono attese 26.571.973 dosi per un costo di 188.218.142 euro (costa 8,5 dollari a dose, applicando prudenzialmente lo stesso tassi di cambio di 1,2 del Moderna). Infine il vaccino Sanofi/Gsk (se mai ci sarà e non dovranno rinegoziare) parliamo di 40.380.000 dosi per un prezzo di 305.272.800 euro (7,56 euro a dose a contratto attuale). Il totale per 224.033.633 dosi fa 1.791.726.510 euro (Iva esclusa). Nel frattempo, come siamo messi quanto al saldo tra consegne e somministrazioni? Non benissimo, anzi. La situazione delle scorte pare peggiorata rispetto ai numeri di sabato scorso, quando viaggiavamo attorno a 1,6 milioni di dosi ancora in frigo. I dati pubblicati sul contatore Git-Hub del ministero della Salute e aggiornati alle 16.30 di ieri pomeriggio mostra questa fotografia: 1.512.000 dosi Astrazeneca consegnate e 422.794 dosi somministrate con una differenza, quindi, di 1.089.206 dosi; 493.000 dosi Moderna consegnate, 146.507 somministrate e 346.493 dosi di scorta; 5.187269 dosi di Pfizer consegnate, 4.080.998 dosi somministrate e 1.106.262 di scorta (il dato di Pfizer comprende le 650.000 dosi che sono state consegnate lunedì scorso, ma che non sono state ancora contabilizzate sul contatore Git-Hub). Il totale di vaccini ancora in frigorifero, a ieri, era quindi di 2.541.961 dosi.
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