2020-08-07
«L'Azerbaigian non ha aggredito l'Armenia»
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Pubblichiamo la lettera dell'onorevole Azer Karimli, membro del Parlamento della Repubblica dell'Azerbaigian, in merito agli scontri avvenuti lo scorso 12 luglio.Egregio Direttore, Invio questa mia nota in risposta alla lettera del deputato del Parlamento dell'Armenia e presidente dell'Intergruppo parlamentare di amicizia Armenia-Italia, Maria Karapetyan, pubblicata il 6 agosto, che dimostra chiaramente come la parte armena distorca intenzionalmente la verità sui fatti avvenuti. Il Ministro della Difesa della Repubblica dell'Azerbaigian, Zakir Hasanov, durante la sua intervista al canale CBC, ha parlato di questioni relative agli incarichi di sua competenza e queste questioni non hanno nulla a che fare con le operazioni militari avvenute nel mese di luglio. Il Ministro ha affermato che gli armeni si sono ritirati dalla linea di contatto, instaurando dei sistemi di sorveglianza, e hanno evacuato le zone delle abitazione adiacenti alla linea di contatto degli eserciti, per poter commettere provocazioni contro le unità dell'esercito e le abitazioni dell'Azerbaigian.Le prime informazioni sull'inizio dei combattimenti lungo il confine di Stato tra l'Armenia e l'Azerbaigian, nella direzione del distretto azerbaigiano di Tovuz, sono state date da parte dell'Azerbaigian, il che dimostra inconfutabilmente che i combattimenti sono stati provocati proprio dall'Armenia. Anche la pretesa dell'Armenia di assenza del sistema di sorveglianza lungo la linea di confine è completamente infondata, poiché è chiaramente evidente che la maggior parte del materiale video fornito da parte armena è stato registrato proprio dai sistemi di sorveglianza installati sulla superficie.Anche l'affermazione secondo cui il militare armeno Ashot Mikaelyan sia stato ucciso da un fuoco cecchino, proveniente dalla parte dell'Azerbaigian il 27 luglio 2020, non è corroborata da alcun fatto. Non si esclude che A.Mikaelyan possa essere stato uno dei militari armeni morti a seguito delle ultime provocazioni militari dell'Armenia. La parte armena, nascondendo le sue perdite, ha reso pubbliche le informazioni sull'omicidio di A. Mikaelyan 10 giorni dopo. Come non si esclude l'esistenza di combattenti di origine armena provenienti dalla Siria e da vari paesi del Medio Oriente tra le perdite da parte dell'Armenia. Poiché questa categoria di persone non è ufficialmente registrata in Armenia, è più facile per la leadership militare armena nascondere queste perdite. Le esercitazioni tattiche e di volo su larga scala congiunte Azerbaigian-Turchia vengono svolte ogni anno, reciprocamente sia in Azerbaigian, che in Turchia, in conformità con l'accordo sulla cooperazione militare tra la Repubblica dell'Azerbaigian e la Repubblica di Turchia, secondo un piano annuale predefinito e sono volte a garantire la pace e la sicurezza nella regione.L'Azerbaigian non ha alcuno scopo militare al confine di Stato con l'Armenia. L'obiettivo dell'Azerbaigian è quello di liberare quanto prima la regione azerbaigiana del Nagorno Karabakh e i sette distretti circostanti, tutti occupati dall'Armenia, e riportare più di 1 milione di rifugiati e sfollati azerbaigiani nelle loro terre native: tutto ciò richiesto anche da numerosi documenti delle organizzazioni internazionali, tra cui quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Gli obiettivi dell'Armenia nell'iniziare le ultime provocazioni militari contro l'Azerbaigian sono chiare: 1) distogliere l'attenzione dalla complicata situazione politica, economica e sociale interna, 2) conquistare nuovi territori e posizioni, come affermato dal Ministro della Difesa armeno poco prima di queste provocazioni militari, 3) coinvolgere terze parti nel conflitto, 4) creare instabilità in un territorio di rilevante importanza come il distretto di Tovuz, dal quale passano infrastrutture strategiche di trasporto di energia, che contribuiscono alla sicurezza energetica dell'Europa. Non può nemmeno essere considerata una coincidenza il fatto che l'Armenia abbia intrapreso una simile avventura militare pochi mesi prima della piena operatività del Corridoio Meridionale del Gas.L'Armenia non è riuscita a raggiungere nessuno di questi obiettivi e, a seguito delle misure di ritorsione prese dall'esercito dell'Azerbaigian, l'avanzata delle forze armate dell'Armenia è stata impedita.Nel ringraziare per l'attenzione, chiedo gentilmente di pubblicare questa mia lettera.Cordiali saluti,Onorevole Azer KarimliMembro del Parlamento della Repubblica dell'Azerbaigian, Presidente del Gruppo di Lavoro sulle relazioni Interparlamentari di Amicizia Azerbaigian-Italia nel Parlamento della Repubblica dell'AzerbaigianPresidente della delegazione dell'Azerbaigian presso l'Assemblea Parlamentare EuroNest
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