2023-12-24
L’anno d’oro di Ricci. «Trovato il cashmere più sottile al mondo»
Niccolò Ricci (Imagoeconomica)
L’imprenditore innamorato dei viaggi: «Lo abbiamo scoperto in Mongolia». Fatturato record nel 2023: 200 milioni (+46%).Il super lusso raccontato nei luoghi più impervi, ma anche i più belli, del mondo.Stefano Ricci è un imprenditore con la passione dei viaggi che, ogni volta, parte alla scoperta di terre che, apparentemente, nulla hanno a che vedere con quell’abbigliamento impeccabile realizzato nei materiali più preziosi dalla mani esperte di artigiani toscani, ormai rari da trovare. Questa volta va in scena la Mongolia sul grande schermo del teatro di Fiesole: un film, più che un video, che tiene incollate le persone alle poltrone. Si scopre quello che è stato il più grande impero della storia, la terra di Temujin, che il mondo ha conosciuto come Gengis Khan; la terra degli «eagle hunters» che hanno tramandato nei secoli una tradizione di falconeria e protezione di un territorio difficile come la catena dell’Altai. Su tutto domina l’aquila, icona del brand. E poi il deserto del Gobi dove sono stati rinvenuti più di 80 generi di dinosauri compreso il Tyrannosaurus rex.«II vero lusso è un bicchiere d’acqua nel deserto», racconta Stefano Ricci, «il lusso è un amore, un amico, un lavoro ma alla fine il vero lusso è un bicchiere d’ acqua nel deserto». È stato il primo a coniugare la moda con il viaggio. «La mia vita è stato un viaggio continuo, ho vissuto quattro anni in Africa, il Circolo polare artico lo conosco come le mie tasche. Ho bisogno sempre di ampliare i miei orizzonti e ora questo virus l’ho trasmesso ai miei figli e nel momento in cui rientrano da una spedizione mi dicono: e adesso? Questo è il modo per vivere la vita un po’ più a lungo». Una missione ma anche un modo di gestire le proprie emozioni e di tramandare uno stile. «Il lusso non è l’ostentazione di un benessere ma il viaggio in tenda, a cavallo per cercare l’acqua pulita, è spirito d’adattamento come appropriarsi delle culture. La curiosità della vita, scoprire nuovi mondi, esplorare il mondo per esplorare sé stessi». Un mese e mezzo di lavoro, dai primi scatti al cataloghi finiti e stampati. «Il progetto SR explorer nasce proprio dal desiderio di parlare di moda attraverso gli occhi di chi ama la natura in un percorso iniziato in Islanda e Galapagos», racconta Filippo Ricci, «Prima si parlava di natura ora anche dei popoli che vivono in questi luoghi straordinari. Un percorso possibile grazie a un lavoro di squadra di sei giorni veramente intensi, che hanno coinvolto 22 persone, 8 voli e centinaia di chilometri in fuori strada per raccontare questi luoghi che sono l’ispirazione della collezione fall winter 2024/25 sia nelle forme sia nel contenuto».I droni hanno raccontato la vastità della Mongolia, Paese cinque volte l’Italia ma con soli 3 milioni di abitanti. Qui viene preservata l’aquila nella sua libertà. «Nel corso di questo viaggio abbiamo avuto la possibilità di condividere un’esperienza unica vivendo e mangiando con i nomadi nelle loro tende all’interno delle quali si svolge la loro vita. Il nomadismo rappresenta oltre il 30% della popolazione della Mongolia e i loro spostamenti ci ricordano l’importanza di questi tracciati sui quali le carovane, un tempo, hanno sviluppato il commercio tra Occidente e Oriente. Siamo in quel passaggio a Nord-ovest della Mongolia dove nei secoli passavano i mercanti sulla Via della seta».In questi paesaggi sono stati immortalati piumini bicolore con fodere cashmere, altri capi 50% cashmere 50% cincillà, maglie preziose, capi di alta fattura, giacche destrutturate e anche abiti da sera. E poi il nuovo progetto Stefano Ricci Alpha Yarn. «In uno dei territori naturali più estremi e remoti, come la Inner Mongolia, dove le escursioni termiche variano da -50° a +50°, abbiamo scoperto il cashmere più sottile esistente al mondo: un’esclusiva mondiale. Questa fibra di un bianco naturale, estremamente fine e strutturalmente perfetta, proviene dal sottopelo delle capre Hircus dell’Alashan. La fibra misura 13.5 micron in diametro e viene raccolta attraverso un’antica tecnica di pettinatura, effettuata delicatamente a mano su capre di età non maggiore ai 10 mesi con un pedigree d’eccellenza durante la stagione primaverile con grande attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale di produzione».L’attenzione ai luoghi è alla base di Stefano Ricci. «Dopo l’accordo raggiunto con la Charles Darwin foundation per la protezione delle tartarughe giganti», spiega Niccolò Ricci, ceo di Stefano Ricci spa, «ora il nuovo accordo è con la Kazakh falconry association per la tutela della golden eagle. Significa ridare ai posti dai quali si è ricevuto». Così come i Ricci, pongono l’attenzione alle 250 persone che lavorano con loro nell’azienda di Caldine a Firenze. «Siamo insieme ogni giorno in un ambiente accogliente tra il verde, è la nostra casa».Forse anche il segreto dei risultati raggiunti. «Concludiamo un anno con fatturato mai raggiunto, oltre 200 milioni, con un aumento del 45%, un obiettivo che guardavamo da lontano. La pandemia ci ha concesso di rallentare per pensare a nuove strategie e scelte di investimento, che ci hanno premiato. Da sottolineare la performance in Cina, con +114% rispetto a l’anno scorso. Guardiamo al 2024 con grande cautela ma continuando a investire ma più sulla difensiva. Nuove aperture (tra le quali Ho Chi Min, Huston, Pechino) e una nuova logistica di 4.000 mq vicino a Peretola, spostando i nostri sarti che sono ancora nella sede storica. La sfilata evento di Luxor ci ha aperto al pianeta».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.