2023-06-23
Landini sogna la marea giallorossa ma si ritrova da solo senza Cisl e Uil
La Cgil domani radunerà a Roma movimenti di sinistra, Pd e M5s per la sanità di Stato.«Per dirla con uno slogan: quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto». Questo l’incipit della manifestazione per la sanità pubblica, ma soprattutto contro il governo attuale e dimenticando i tagli alla salute di quelli precedenti, che domani vedrà impegnato tutto l’arco movimentista e parlamentare della sinistra. Elly Schlein ha fatto sapere per tempo («Ci piacerà andare a dare il nostro sostegno») che non mancherà. I 5 stelle parlano addirittura di adesione di massa: «Saremo certamente in piazza», ha fatto sapere Mariolina Castellone, vicepresidente pentastellata del Senato, «crediamo che in questo momento tutte le forze progressiste debbano unirsi in questa battaglia». Dovrebbe esserci Giuseppe Conte e per l’occasione si rivedrà anche l’ex sindaco di Roma, Virginia Raggi, che di certo ha governato male, ma che da quando c’è il dem Roberto Gualtieri al Campidoglio ha recuperato qualche punto, se non altro perché c’è stata la plastica dimostrazione che si poteva fare anche peggio. E non era scontato. In una nota la Raggi ha ringraziato la Cgil per aver accettato di ospitare la raccolta delle firme sul referendum a tutela della sanità pubblica: «Iniziativa», ha spiegato, «che sto portando avanti insieme al comitato referendario».Ci saranno, tra gli altri, le Acli, l’Anpi, Antigone, Arci, Articolo 21, Emergency, fondazione Gimbe e fondazione Nilde Iotti, Greenpeace, gruppo Abele, Legambiente, Libertà e Giustizia, Sunia, Medicina democratica, Forum per il diritto alla Salute, Forum salute mentale e chi più ne ha più ne metta. Tant’è che il titolo dell’ennesimo rassemblement di piazza organizzato da Landini e compagni recita: «Cgil e 60 associazioni insieme. Cominciamo dalla sanità». Insomma, una bella ammucchiata di sinistra su un tema che viene buono, se c’è un governo di destra, per tutte le occasioni. Una fotografia della sinistra massimalista che sia dal punto di vista politico che da quello sindacale sta segnando una frattura profonda con le forze riformiste. Lo dimostra il fatto che Italia viva e Azione non ci hanno pensato neanche a aderire e che Cisl e Uil non parteciperanno. Di motivazioni ufficiali non ce ne sono, ma è chiaro che Sbarra (Cisl) e Bombardieri (Uil) vogliono evitare l’effetto abbraccio della politica che invece è tanto caro a Maurizio Landini. «Non si può stare i n piazza e al tempo stesso al tavolo delle trattative con il governo», aveva sintetizzato il segretario della Cisl, Luigi Sbarra. L’ex segretario della Fiom gioca in casa. Piazza e tv sono i suoi terreni di conquista e oggettivamente la manifestazione con Pd e 5 stelle, più una nutrita schiera di movimenti, è un bel colpo mediatico per Landini, che dice: «È il momento di intensificare la mobilitazione e non di rallentarla, visto che i risultati ancora non ci sono».Peccato che il leader della Cgil batta molti meno colpi vincenti nelle fabbriche e tra i lavoratori. Delle sconfitte in siti simbolo soprattutto dei metalmeccanici, come può essere l’ex Ilva, si è scritto a più riprese. Ma le débâcle sono all’ordine del giorno. L’ultima è arrivata al voto per il rinnovo dell’assemblea dei delegati di Fondoposte, il fondo di previdenza complementare dei dipendenti del gruppo Poste. La lista Slp-Cisl, con il 60,48% dei consensi ha confermato 18 seggi su 30, la Uil con l’11,86% ne ha ottenuti quattro e la Cgil con il 10,97% si è fermata a quota tre.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.