2025-10-08
Landini scrive all’Ue per sabotare il progetto del Ponte di Messina
La Lega all’attacco: «È così che la Cgil oggi tutela i lavoratori... li lascia a casa».Ancora polemiche sul Ponte sullo Stretto. La Cgil ha chiesto alla Commissione europea di ritirare il progetto, ma la Lega ha subito rispedito al mittente: «Folle intimidazione». Il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo ha spiegato che cosa, a loro dire, non torna su questo progetto e perché bisogna intervenire subito: «Ribadiamo che il governo dovrebbe ritirare il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina dopo i sostanziali rilievi della Corte dei Conti sugli iter di approvazione perseguiti con la massima fretta per l’avvio dei cantieri. Per questo abbiamo scritto al vicepresidente della Commissione europea, Stéphane Séjourné, chiedendogli un incontro e, poiché è stato riattivato un appalto di oltre vent’anni fa che ha subito un incremento di prezzo di oltre il 300%, la verifica del pieno rispetto della direttiva sugli appalti pubblici». In particolare, il dirigente sindacale ha evidenziato gli aspetti che non tornano: «Questa verifica preventiva era stata già suggerita al governo dall’Anac qualche mese fa. Riteniamo davvero irresponsabile, in particolare in questa fase di difficoltà industriale e sociale, che l’esecutivo scelga di esporre il Paese al concreto rischio di sprecare ingenti risorse e di ricadere in infrazioni e irregolarità che possono portare a penali e a danni rilevanti negli anni futuri. È inoltre irresponsabile bloccare 13,5 miliardi di euro in questo progetto mentre servono urgentemente risorse per le infrastrutture necessarie al Mezzogiorno, per completare i progetti in corso e far lavorare con continuità le imprese del settore delle costruzioni». Il sindacato va giù pesante: «Basta leggere il recente rapporto sulle opere strategiche infrastrutturali della Camera dei deputati (Silos) per vedere che per quelle di Calabria e Sicilia programmate e in corso di realizzazione a oggi mancano risorse per un ammontare di 18 miliardi, di cui oltre 8 per le opere ferroviarie e 10 per strade e autostrade. Allo stesso tempo occorre un forte impegno politico e tecnico per realizzare le tante opere in corso, molte delle quali registrano rallentamenti preoccupanti, mentre le imprese denunciano difficoltà a reperire manodopera specializzata». La Lega è intervenuta immediatamente sulla vicenda contestando fermamente la lettera inviata alla Commissione europea dalla Cgil: «Che la Cgil provi a intimidire la Commissione, che ha inserito il Ponte nel corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo, e che dica di no a decine di migliaia di posti di lavoro per operai, tecnici e ingegneri, è una follia. D’altronde da Maurizio Landini non ci aspettiamo nulla di propositivo, viste le barricate delle ultime settimane. La miglior risposta l’hanno data i cittadini calabresi con voto pro Ponte di domenica. Centrodestra trionfante e, proprio a Reggio Calabria, la Lega è il secondo partito con un incredibile 15%». Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato al ministero i tecnici e gli uffici competenti del Ponte sullo Stretto. Dalla riunione è emerso che il lavoro prosegue spedito e in settimana saranno recapitati tutti i chiarimenti alla commissione europea e alla Corte dei conti. Salvini è da sempre convinto che il Ponte sia un’opera straordinaria: «È chiaro che cambierà la vita di lavoratori e di pendolari. Solo qualcuno che non conosce questa terra può dire che vanno bene i traghetti, le code, lo smog e i ritardi», aveva detto tempo fa.
Mario Venditti. Nel riquadro da sinistra: Maurizio Pappalardo, Silvio Sapone e Antonio Scoppetta (Ansa)
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(Totaleu)
Lo ha dichiarato l'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Sergio Berlato, durante un'intervista al Parlamento europeo di Strasburgo.